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L'urlo di Causeur, Olimpia
Causeur, Olimpia

Nel round 13 di Euroleague, prima fermata del doppio impegno casalingo dell'Olimpia Milano al Forum arriva la Stella Rossa appaiata in classifica. Lo scontro che può valere almeno per una notte, la zona play-in va ai biancorossi milanesi, 101-86.

Le chiavi del match

Assente dell'ultimo minuto Uros Plavsic, che toglie cm e peso al front court ospite e in parte, pone il piano partita su corde molto dolci a Milano e in particolare alla coppia Mirotic-Leday.  E nel caso crea un'occasione per eventuali contributi di Diop e dell'ex Gillespie.

La partita si accende alla prima transizione, a metacampo gli attacchi tendono ad una “calcistica” fase di studio. Mannion con due triple, apre il primo break coronato dal 2+1 di Mirotic, tutto rigorosamente a ritmi alti, ritmi Olimpia. Teodosic festeggia le 300 presenze con una caldissima "accoglienza" ad hoc del Forum, che vista l'espulsione finale (doppio tecnico) forse ha pesato anche per lui.

Mannion, Olimpia attacca Petrusev, Stella Rossa
Mannion fondamentale impatto per l'Olimpia - photocredit: Olimpia Milano X

Miller-McIntyre cerca di tenere la Stella Rossa li attaccando subito. Ma Milano tocca anche il +14. La Stella Rossa mancherà di peso e intensità (John Brown alert?) non difetta di esperienza, e due triple fondamentali e dal timing perfetto di Canaan tengono sotto la doppia cifra i biancorossi di Belgrado.

La Stella Rossa va piccolissima con Mitrovic e Davidovac, per scelta e per necessità. Gillespie prova a far sentire il divario di kg e cm. E in contumacia lunghi e Miller-McIntyre, Sfairopoulos si affida a Yago Dos Santos e il ritmo non si abbassa. Milano ha contributo da tutti, anche in un quintetto che pochi avrebbero immaginato solo qualche settimana fa con Mannion e Dimitrijevic. L'attacco funziona, crea buoni tiri, segna, ma la Stella Rossa, per quanto accusi diversi colpi, trova sempre un modo per tornare vicina.

Mannion (13 nel primo tempo) conclude un parziale di 6-0 che tiene le scarpette rosse avanti in doppia cifra all'intervallo. La vera spallata arriva ad inizio ripresa, con il +21 che sembra prospettare 15' sereni. 

La Crvena Zvezda però guidata da Yago dos Santos riesce a riportarsi a anche a -10. L'energia del brasiliano, di cui sicuramente abbonda l'ex Ulm, non è una guida lineare ma a tratti funzionale almeno a spaventare il Forum. L'Olimpia però ha un Mirotic in versione mvp, Causeur chirurgico e che sembra aver già giocato prima la partita. Decisivi a dir poco, Milano regge l'urto e suggella una vittoria che la lancia in zona play-in.

Una nuova Milano. Cosa è cambiato

Una nuova Milano, o meglio una conferma della Milano che in Eurolega si vede da qualche settimana, una Milano da 4 vittorie consecutive. Partite sempre più continue, con tanti passaggi positivi e anche qualche momento ancora più difficile. 

Ma è in questi momenti che si vede la nuova Milano. I momenti negativi sono assorbiti, sono accettati come parte della partita, importante è seguire il piano. E questa Milano ne ha uno, ben preciso e lo segue. La squadra è convinta e ancor di più la panchina è convinta. Lo si vede nelle scelte e anche nell'atteggiamento. Questa Olimpia deve cercare la transizione, la difesa deve dare energia, possessi e linfa per poter prendere ritmo nell'altra metacampo. Durezza mentale, esaltazione delle caratteristiche dei singoli e chiarezza tattica.

La Milano che tanto impiegava ad entrare nei giochi, ad attaccare sembra un lontano ricordo. Dinamismo, ritmo e spaziature ottimali. Negli angoli Causeur è una sentenza (4/4 da 3), Le minacce sono molteplici e difendere con queste spaziature sarebbe complesso per chiunque, per la difesa della Zvezda ancora di più. 

E le note positive non si limitano alla metacampo offensiva. L'intensità è replicata in fase di non possesso. Non è e non può esser il sistema difensivo elite della prima Milano messiniana e al netto di qualche pausa, sia nei singoli che nella catena di aiuti ci sono voglia ed intensità. Tutto importante per poter ribaltare il fronte.

E ancora, buona costruzioni, buoni tiri e percentuali ancora ottimali dall'arco. Tutti coloro che sono entrati a segno, 20 assist con sole 7 palle perse e anche 8 rubate. Statistiche parlanti, che raccontano l'evoluzione della squadra. 101 per la seconda volta in stagione, come la notte di Berlino, ma questa volta manifesto di una vittoria meritata.

Segnali anche da Shields, che trova licenze dal palleggio funzionali al momento della partita e per il resto è discretamente coinvolto anche lontano dalla palla, con tagli e giochi a due e con tante piccole cose oltre i punti che lo rendono un grande giocatore di squadra.

I protagonisti del match

Si parte da Mirotic, formato mvp. Dagli inusitati assoli di Berlino, ad un giocatore quasi esiziale nella sua produzione. Non rinuncia a nessun tiro, coinvolge i compagni. Sempre più interessanti le giocate a due con Shields che paiono cucire addosso dei due un'intesa letale. Una capacità di leggere le difese. Pick and pop, post alto, ghost screen. Un arsenale che con questo focus, come si diceva, è un mvp caliber. 23 anche stasera.

Causeur, elogiato anche da coach Messina nel post partita. 20 punti, chirurgico, decisivo. L'apporto che ti aspetti da un campione. Segnali anche nei momenti neri di inizio stagione, esaltante per squadra e pubblico in questo momento magico. 6/6 da tre importante e ma per la copertina. Tanto altro, leadership e dettagli.

Mannion, 20 e la conferma di un impatto devastante. Questa Milano è tagliata per le sue caratteristiche e il suo primo passo sta facendo la differenza anche in Euroleague.

Lato ospite, sicuramente Yago dos Santos e Canaan. 17 e 6 assist il primo e 14 il secondo, messo un po' fuori dalla partita dai falli. Fuori dalla partita Petrusev, che arrivava al match con altre aspettative e Miller-McIntyre, lasciato seduto per gran parte della ripresa. Coach Sfairoupoulos non è stato contento della loro energia. Male anche Teodosic beccato costantemente e che conclude malamente nel fortino nemico con un espulsione. Contando in una migliore accoglienza venerdì a Bologna.

Photocredit: Olimpia Milano X

 

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