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Otto punti, quattro vittorie nelle prime cinque, secondo posto condiviso con Barcellona, Valencia e Fenerbahce: la Virtus Bologna sta vivendo un sogno e tutto grazie alle proprie forze. In una gara sporca, agonisticamente cattiva, piena di imperfezioni, in cui offrire la propria miglior pallacanestro è quasi impossibile, la Segafredo porta a casa i due punti e si dimostra molto più solida rispetto a quanto non si potesse pensare ad inizio stagione.

E' proprio di solidità che parla coach Luca Banchi nella sua intervista post gara: "Eravamo molto ben preparati mentalmente per giocare questo tipo di partita, e sono anche molto orgoglioso del modo in cui abbiamo giocato in maniera solida e precisa negli ultimi minuti, nel momento più difficile."

Nel corso del quarto quarto, quando l'incontro si conferma punto a punto e Villeurbanne dimostra di non cedere a nessun costo, le Vu nere si stringono attorno ad una difesa aggressiva, sempre al limite del fallo, cercano comunque il tiro migliore e sparano conclusioni, soprattutto dalla lunga distanza, mantenendo ottime percentuali.

Il coach bianconero analizza, poi, l'inizio di gara dei suoi e l'emergenza derivata dai troppi falli commessi dal reparto lunghi nei primi minuti: “Siamo molto contenti di un’altra vittoria in trasferta con una prestazione molto consistente, gestendo l’emergenza fin dall’inizio con i nostri lunghi in difficoltà per i falli, cercando di mantenere la linea sempre stabile di fronte a una squadra così fisica e atletica che stasera voleva dimostrare."

La compagine transalpina porta le proprie avversarie a giocare male, a non offrire il loro miglior basket, poiché molto fisica, atletica e ruvida su entrambi i lati del campo, ma la Virtus è riuscita ad amministrare bene le energie di tutti i protagonisti del match, in particolar modo dei membri del backcourt, senza far commettere loro errori di poca lucidità: Cacok ha contribuito alla causa in una prima fase dell'incontro, Dunston si è rivelato prezioso in qualche occasione, Mickey e Shengelia hanno fatto il resto.

La conclusione dell'intervista post partita di Luca Banchi è dedicata alla descrizione delle difficoltà incontrate dalla Segafredo nell'affrontare un team reduce dal cambio di guida tecnica: "Abbiamo risposto bene e quindi è bello vedere che la squadra ha mostrato lo stesso livello di energia, aggressività e desiderio nonostante fossimo di fronte a un team che ha cambiato l’allenatore solo due giorni fa e che voleva davvero ottenere la sua prima vittoria in questa stagione. Quando l’Asvel ha segnato delle triple incredibili per rimanere in partita, abbiamo risposto ogni volta con grande personalità ed è questo che mi rende più orgoglioso per la prestazione e la vittoria.”

I francesi di coach Gianmarco Pozzecco hanno fatto davvero di tutto per mettere in luce la loro fame di vittoria davanti al nuovo allenatore, finendo per superarsi al tiro e nella precisione dalla lunga distanza, ma le Vu nere non hanno ceduto e si sono confermate più talentose ed adatte alla massima competizione continentale.

C'è tempo anche per una riflessione sul numero 00, Isaia Cordinier, nel momento migliore della propria carriera, sia a livello fisico e tecnico che mentale: "La partita di Cordinier? Dal mio arrivo sta giocando sempre così. Crediamo davvero in questo ragazzo, per come gioca e come fa vedere sul campo la voglia di crescere.

Ha grande potenziale Siamo davvero contenti di lavorare con lui. Ha fatto una grande partita in trasferta in Francia, ancora. Purtroppo la Francia ha solo due squadre in Eurolega, ora vediamo se riuscirà a giocare partite così anche in paesi diversi…” La battuta finale esce spontanea dalla bocca di un allenatore sereno, fiducioso, conscio dei mezzi della propria squadra e certo di poter fare bene insieme ai ragazzi che guida.

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