Zalgiris ancora beffato in casa, passa l'ASVEL Villeurbanne
L'ASVEL piazza il colpaccio a Kaunas confermando il suo ottimo momento
Zalgiris-ASVEL vede prevalere con merito i francesi 72-78, e confermare i rispettivi trend: la squadra di Trinchieri non è alla prima partita di sofferenza con il pronostico in suo favore, Villeurbanne è in un momento di forma che la rende boccone indigesto per chiunque. E in Lituania l'ha vinta da squadra vera, sempre avanti nel primo tempo e brava a rimettere la freccia proprio quando i biancoverdi avevano completato una laboriosa rimonta.
Favorita a chi?
Stanno diventando parecchi i casi per continuare a ritenerli tali: lo Zalgiris Kaunas è una squadra quando ha il favore del pronostico, e un'altra (più forte) quando la pressione è sulle spalle degli avversari. La sconfitta contro l'ASVEL, pur se i francesi continuano a guadagnarsi credito settimana dopo settimana, fa il paio con quella sempre interna con il Baskonia: due partite totalmente diverse per andamento, con in comune però l'aver lasciato lì due punti che prima della palla a due sembravano alla portata. Ma di successi pesanti i lituani in questa Eurolega ne hanno già disseminati tanti: Real Madrid, Efes e Panathinaikos le vittime più recenti. Il 10-7 rimane un record superiore a ogni rosea aspettativa della vigilia, ma aleggia nell'aria la sensazione che si potesse addirittura far meglio.
Ex Cenerentola
Assieme all'ALBA Berlino, l'ASVEL è quella squadra che negli ultimi anni viene tendenzialmente esclusa già ad agosto dalla corsa di squadre che possono arrivare alla post-season. Stavolta occhio ad aver parlato troppo presto: anche su uno dei parquet più complicati del continente la squadra di Poupet ha mostrato entusiasmo, idee chiare e personalità, con diverse frecce nel proprio arco offensivo. Se quella di Theo Maledon rimane la più appuntita, a Kaunas ha fatto strabuzzare gli occhi anche il 2004 Melvin Ajinca, di gran lunga alla miglior esibizione stagionale (17 con 4/7 dall'arco). E poi, passano gli anni ma Nando De Colo rimane sempre un giocatore sopraffino che ha spaccato l'ennesima partita della sua carriera.
Senza Lonnie
Dopo la vittoria di Madrid in cui Lonnie Walker IV aveva segnato 21 punti nel primo e tanti erano rimasti a fine partita, coach Trinchieri definì il suo americano di punta ancora al 50% del suo potenziale. Probabile che nella partitaccia contro l'ASVEL abbiano pesato imperfette condizioni fisiche, ma di fatto il suo rendimento stavolta non si è praticamente schiodato dallo zero: cinque errori su altrettante conclusioni dal campo in 14 evanescenti minuti, al di là dei 4 assist. Neanche il miglior Sylvain Francisco della stagione in termini di cifre con i suoi 22 punti (i due restano coppia intrigantissima, ma non facile da far girare assieme) è riuscito a sopperire: il sistema messo in piedi con tutti gli altri sono le fondamenta su cui si poggia lo Zalgiris, ma per costruire il palazzo c'è bisogno della sua prima punta.