Valencia fa 2 su 2, Fenerbahce piegato e sconfitto
Altro giro altro regalo: Valencia concede il bis in Euroleague e dopo aver regolato il Monaco, ferma anche il Fenerbahce a La Fonteta in un doppio turno casalingo sfruttato alla perfezione dai taronja. Partita incredibile quella giocata in terra spagnola, con i padroni di casa che vanno in fuga e poi subiscono la rimonta turca in un match a strappi, vinto poi 77-74 dalla squadra di Alex Mumbru.
A decidere la partita sono due tiri liberi di un Semi Ojeleye da 8 punti e 7 rimbalzi, dopo che Wilbekin aveva lasciato sul ferro il libero della parità a 5" dal termine. Per i taronja però il miglior marcatore è una vecchia conoscenza del basket italiano: Brandon Davies - infatti - ne ha messi 18 risultando il migliore per PIR oltre che per punti totali. Ai giallo-neri non bastano i 17 di Dorsey (poi espulso) ed i 14 di un Wilbekin impreciso in lunetta (1/3).
La partita
Avvio deciso e determinato quello dei taronja, che difendono fortissimo ed impongono una quantità innumerevole di palle perse (6) alla squadra di Itoudis in un primo quarto che si può riassumere con la parola "dominio": 22-9 al 10' con i padroni di casa che trovano canestri importanti da tanti giocatori, soprattutto Tourè. Turchi che non realizzano un singolo punto negli ultimi 4'01" di partita e precipitano a -13.
Nel secondo quarto rientro deciso di Wilbekin e soci, con un infuocato Dorsey (11 punti al 20') che domina e ricuce lo strappo quasi da solo, grazie - anche - alla difesa al ferro di Sertac Sanli: negli ultimi 4'52" saranno ben 15 i punti per i turchi, che si trovano a -6 dopo aver toccato il -14 al 13'. Un affare, visto l'andamento del match.
Il terzo quarto si apre in maniera equilibrata prima della fiammata ospite accesa da Madar e sospinta da Sestina e Dorsey per la prima parità a quota 45 al 24'. Un nuovo inizio? In realtà no, perché lì si spegne nuovamente la luce giallo-nera grazie ai 5 punti consecutivi di Davies per il 9-0 locale che garantisce il 54-45. Negli ultimi minuti limita i danni il Fenerbahce, che riesce a trovare il -5 dell'ultimo mini-intervallo.
Ultimo quarto da batticuore, Valencia ha corpo da Ojeleye e qualità da Davies e Jones trovando il nuovo +10 in apertura (31'), ma la fuga è rintuzzata dalla crescita di un Hayes-Davis che tra triple, liberi ed attacchi al vetro firma il sorpasso ospite al 36'37". Sembra la beffa per i taronja, che trovano in quel momento l'energia per reagire con Inglis rimettendosi al comando. Nella girandola di liberi sbaglia Wilbekin, non Ojeleye: è 2 su 2 per la squadra di Mumbru.
Valencia, successo di energia e cuore
Successo meritato, meritatissimo per Valencia, che stende in casa il Fenerbahce giocando una partita estremamente solida per 40' e ribattendo colpo su colpo alle folate di qualità dei frombolieri turchi. L'immagine cruciale è la risposta taronja al vantaggio ospite, il primo dopo innumerevoli minuti (almeno 30): Damien Inglis attacca di forza il ferro, subisce il contatto di Hayes-Davis e realizza convertendo poi il libero aggiuntivo. Forza e lucidità.
Nel successo della squadra di Mumbru - però - non c'è solo questo, non c'è solo reazione alle difficoltà: c'è anche e soprattutto una pallacanestro ben giocata, che esalta le qualità di Davies e di "killer" di Chris Jones, c'è una difesa ferrea da cui trova grande linfa un attacco comunque pericoloso. La chiave sta però nell'aver concesso appena 33 punti al Fenerbahce al 20', di cui solo 9 nei primi 10': i successi partono sempre dalla difesa.
Nella serata da bingo per Valencia c'è spazio per il netto controllo dei rimbalzi (42-32) con 6 giocatori che hanno catturato almeno 4 palloni sotto i 2 tabelloni. In una serata dove Jones fatica da oltre l'arco, è fondamentale la precisione in lunetta degli ultimi possessi e la difesa su Wilbekin, che sbaglia (e non solo a cronometro fermo). C'è - poi - la presenza offensiva di un Brandon Davies forse liquidato troppo presto da Milano: l'ex Barcellona è determinante nell'ultimo quarto chiudendo con 18 punti e 4/4 in lunetta.
Fenerbahce, avvio da incubo: 2 indizi fanno una prova?
Seconda sfida in Euroleague e seconda volta che il Fenerbahce rimane con la testa negli spogliatoi: se nel primo quarto del match d'esordio con Milano è stato più che contenuto il divario sul -4 ma dopo notevoli difficoltà iniziali, stavolta non è successo altrettanto visto che il tabellone de La Fonteta recitava 22-9 taronja al 10'. Difficoltà di approccio che si ripetono, è solo un caso: di certo coach Itoudis dovrà lavorarci.
Se le palle perse spaccano il ritmo già compassato dei turchi (almeno 6 i turnovers al 10'), è evidente che le accelerazioni e le fiammate di un Dorsey da 17 con 4/7 dalla lunga rimettono in carreggiata i giallo-neri. Alla fine le palle perse saranno solo 9, ma il senso di "squadra che va a strappi" determina la notte di Valencia, con i tanti errori che tornano a pesare nei due momenti cruciali: sul 45 pari e - poi - in occasione del vantaggio a 3' dal termine.
La serata complicata della squadra di Itoudis è completata dalla poca concretezza dall'arco (29%, 0/6 Guduric), dalla lotta a rimbalzi che favorisce i padroni di casa e da una strana imprecisione ai tiri liberi, con Wilbekin che fa 1/3 e Motley 1/4. Un 2/7 terrificante di due giocatori importanti per il Fenerbahce che fa il paio con lo 0/6 dal campo di Pierre e lo 0 assoluto di un Calathes che è stato in campo soltanto 4'. C'è da lavorare sull'approccio e su una qualità di gioco che ad oggi non si vede nella squadra di Istanbul.
Foto credit Valencia, Fenerbahce ed Euroleague