Rimonta Fenerbahce, Barcellona settimana magra
Rimonta Fenerbahce, i turchi esultano conquistando la terza vittoria consecutiva, tra le mura amiche, nella serata in cui ha trovato il primo canestro il nuovo arrivo Tyler Dorsey.
Il Barcellona chiude il doppio turno con due sconfitte anche se le trasferte di Atene contro l'Olympiacos e di ieri ad Istanbul sono una attenuante da non sottovalutare.
Una sfida di alto livello che ha permesso ai ragazzi di Itoudis di ribaltare anche il differenziale nello scontro diretto, dettaglio da non sottovalutare visto anche l'equilibrio nelle posizioni di vertice di questa Turkish Airlines Euroleague.
L'inizio di serata è stato da brividi dal punto di vista emozionale con il giusto tributo ad uno dei più grandi della storia recente del club turco, Jan Vesely.
Un coinvolgimento emotivo che anzichè bloccare il ceco e la sua squadra ha generato l'effetto contrario.
Il primo quarto ha rappresentato quello che potrebbe essere il Barcellona, intenso e con una pulizia tecnica offensiva da far rabbrividire tutte le competitor al titolo.
Un massimo vantaggio toccato dopo nove minuti sul 30-13 con quasi il 70% al tiro ed un irreale 80% (4/5) dalla lunga distanza con Mirotic, Laprovvitola e l'altro ex Kalinic sugli scudi.
Un Fenerbahce insolitamente molto falloso da fuori non ha potuto nulla contro l'ondata blaugrana dei primi dieci minuti anche a causa di una difesa fragile e lacunosa.
La costante delle due sconfitte catalane è stata l'incapacità di gestire ampi vantaggi costruiti sia ad Istanbul che al Pireo, un aspetto che ha toccato anche Jasikevicius nell'immediato dopo partita: "Anche se in entrambe le partite siano stati in vantaggio in maniera importante non è facile capire cosa sia successo e rispondere adeguatamente a questa domanda. Dimenticare il valore degli avversari sarebbe sbagliato, Fenerbahce e Olympiacos rappresentano l'eccellenza della competizione ed essere stati in partita sempre per tutti i quaranta minuti un elemento positivo da portare a casa. Abbiamo costruiti buoni tiri sbagliandoli soprattutto nei momenti decisivi ma non posso incolpare i miei giocatori nel momento in cui i tiri vengono costruiti correttamente. Difficilmente contro squadre così forti puoi chiudere anzitempo le contese ma se ad Atene un grosso problema sono stati i tanti rimbalzi offensivi concessi oggi ad uccidere la partita è stata la tripla decisiva di Wilbekin".
L'istantanea del canestro di Wilbekin racconta effettivamente l'ultimo turning point di una partita che nella ripresa ha vissuto sulla sottile linea dell'equilibrio con tanti cambi al comando delle operazioni. Il canestro, di puro talento, dell'ex Maccabi a poco più di quattro minuti dalla sirena ha fissato il punteggio sul 70-68, aprendo un break di 14-5 che ha sancito la fine delle speranze catalane di uscire indenni da una Ulker Sports Arena letteralmente infuocata come confermato anche da Dimitri Itoudis.
"Oggi qui c'era una atmosfera incredibile, i tifosi ci hanno supportato tantissimo, soprattuto quando eravamo sotto di diciassette punti. Dal primo minuto i tifosi sono stati costantemente in gara e non posso fare altro che ringraziarli, il supporto dei fans è estremamente importante".
La rimonta non è arrivata chiaramente soltanto grazie all'assistenza del pubblico ma per una grande intensità difensiva miscelata con una maggiore attenzione offensiva, da ricercare soprattutto alla voce palle perse come confermato anche dal tecnico greco: "Siamo scesi in campo con una mentalità completamente diversa nel secondo quarto, abbiamo perso soltanto tre palloni. Il primo quarto è stato disastroso, passivo in difesa. I giocatori si sono resi conto che stavano giocando male e che niente di ciò che avevamo preparato era stato messo in pratica. Abbiamo cambiato diverso difese, aumentato l'intensità ed attaccato i loro punti deboli rientrando in partita. Il cambio di mentalità avuto è un grande viatico verso il finale di stagione per una squadre che è quasi completamente rinnovata".
Wilbekin, un commovente Nigel Hayes-Davis che ha dovuto fare anche le veci dell'infortunato Pierre, ed un Dorsey curiosamente più efficace in difesa rispetto al lato offensivo in cui chiaramente deve ancora inserirsi.
Tre dei fattori della vittoria sono stati sicuramente questi giocatori anche se la sfida di ieri ha confermato per l'ennesima volta come probabilmente l'elemento più determinante, sui due lati del campo, continui ad essere Johnathan Motley.
Nella sfida contro il recente passato Vesely non soltanto l'americano è andato in difficoltà ma è stato l'MVP di serata: "Sono motivato ad ogni partita ma normale che questa sera ci fosse qualcosa in più. Vesely ha conquistato una Eurolega qui, spero di costruire qualcosa di simile. Abbiamo vinto di squadra, Ho fatto malissimo nel primo quarto, sono rientrato e ho fatto il massimo per aiutare la squadra a vincere".
Parole da leader in una sfida conclusa con 16 punti, 17 di valutazione, 3 assist, l'ultimo dei quali per la giocata di serata, una schiacciata in alley-oop di Booker.
Hayes-Davis, Motley, Guduric, giocatori di qualità e sistema perfettamente integrati con talenti del calibro di Wilbekin e di Dorsey, possibile jolly spariglia carte in questo finale di stagione.
Il Fenerbahce è sicuramente cresciuto nella corso dei mesi, inevitabile quando al timone di una squadra rinnovata vi è uno dei big della panchina come Itoudis.
Il Barcellona cade per la seconda volta in stagione ad Istanbul ed il record con le migliori squadre del seeding non è il migliore.
I dettagli sono spesso quelli che in queste notti fanno la differenza, lavorare sul miglioramento di questi un passaggio fondamentale per arrivare fino in fondo alla competizione.
Ieri sera, a distanza di pochi km e quasi in contemporanea, alla Sinan Erden Arena il dominio recente dell'Efes potrebbe essere giunto alla conclusione.
Fenerbahce e Barcellona sono due delle più serie candidate per raccoglierne l'eredità.