Il doppio turno va in archivio, quello in cui abbiamo assistito alla rinascita di alcuni giocatori che fino ad ora, per motivi diversi, avevano deluso o semplicemente erano stati poco impiegati.

L'elemento che più mi ha colpito in questa settimana di Turkish Airlines Euroleague è proprio questo.

Il primo che andiamo ad analizzare, in questa anomala versione di Euroleague Man of the week per Eurodevotion, è Johannes Voigtmann.

Il tedesco, alla sua settima stagione consecutiva in Eurolega, era stato fino ad ora un oggetto misterioso a Milano dopo annate positive con le maglie di Baskonia e Cska Mosca.

Una involuzione difficile da giustificare con il solo cambio di maglia o la stanchezza per il campionato Europeo giocato a settembre con la nazionale tedesca.

Una crisi soprattutto a livello psicologico con il lungo incapace di essere performante anche in una sua specialità, il tiro dalla lunga distanza.

Dopo ben 23 errori consecutivi, verso la fine del secondo quarto del match interno contro il Baskonia, finalmente una "bomba", anche probabilmente esplosa in positivo nella testa del giocatore.

Nel prosieguo della gara altre tre realizzazione pesanti consecutive con un bottino alla sirena di 16 punti e 8 rimbalzi.

https://www.youtube.com/watch?v=OdZgUejmgCc

Nella gara successiva contro la Stella Rossa il canestro decisivo in faccia a Ben Bentil, l'ex rimpianto in questi mesi deludenti del teutonico.

Due vittorie consecutive per l'Olimpia Milano che probabilmente non cambieranno il destino europeo deludente di questa stagione ma che potranno aiutare tutto il gruppo.

Maggiore serenità, l'arrivo di Napier, l'opportunità per giocatori come Hall di tornare nel proprio ruolo e la ritrovata vena di Voigtmann sono comunque tasselli importanti per quanto meno provare una rimonta che avrebbe dell'incredibile.

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Mosca è stata una città che ha rappresentato sia il passato di Voigtmann che quello di Cory Higgins, l'altro atleta scelto per una menzione nella rubrica.

L'ex esterno del Cska Mosca ha deciso la partita contro il Bayern Monaco proprio come contro l'Olimpia Milano nella semifinale di qualche stagione fa.

Il giocatore, dopo tanti problemi fisici avuti, sta lentamente ritrovando un ruolo centrale nel Barcellona come dimostrato nell'ultima settimana in cui oltre al canestro finale contro i tedeschi ha fatto registrare un partita da mvp contro il Maccabi.

15 punti in 21 minuti decisivi per permettere ai catalani di chiudere il doppio turno da imbattuti.

https://www.youtube.com/watch?v=Cj4HSvG0BGI

Ultimo, ma non per importanza, Marco Belinelli da San Giovanni in Persiceto.

"E' bollito, in Eurolega non può giocare" è stato spesso il ritornello ascoltato in questa campagna europea.

Dubbi e perplessità anche avallate dallo scarso minutaggio dell'ex campione NBA con la maglia dei San Antonio Spurs.

Soltanto undici presenze, tanti match senza mettere piedi in campo, non hanno scalfito il carattere della guardia bolognese.

Nella notte di Lione Belinelli ha trascinato i compagni con la miglior prestazione stagionale in ambito continentale.

21 punti, 8/14 al tiro in una sfida importantissima in cui è riuscito a compensare le assenze di Lundberg e soprattutto Teodosic.

Un doppio turno che vai in archivio lasciando tanti spunti: il solito Vezenkov, le difficoltà dell'Efes, un Hezonja stellare a Montecarlo, Zele Obradovic in quota play-off.

Difficile scegliere un protagonista assoluto, giusto premiare la rinascita e risalita di grandi giocatori.

Ennesima dimostrazione che prima del talento è probabilmente la testa a comandare le prestazioni di un atleta.

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