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In una partita dal basso punteggio, i bavaresi ci provano fino all'ultimo, ma il Real è troppo solido e porta a casa una vittoria molto importante per rimanere nei piani altissimi della classifica dopo la sconfitta di giovedì scorso contro il Monaco.

Il punteggio finale è di 64-68, con un Tavares assolutamente dominante da 14+8+6 stoppate.

BAYERN NON MALE MA ORA SERVE VINCERE

Come detto, gli uomini di Trinchieri perdono con onore, facendo sudare la vittoria agli avversari, ma è chiaro che bisogna proporre qualcosa di più a livello di qualità di gioco: 34.4% da 2 e 29.7% da 3 non sono percentuali che ti consentono di vincere una partita, più che mai contro il Real, ovviamente meritevole di aver concesso pochissimi canestri dal campo agli avversari e di aver costretto il Bayern a girare lontano dall'area.

Guardando le cifre della partita, sono infatti 34 i tiri da 2 tentati e 37 quelli da dietro l'arco per i bavaresi, e l'impressione è stata proprio quella di una squadra forzata a cercare il bersaglio grosso dalla distanza e non di una scelta tattica.

Del resto, un Tavares da 6 stoppate non aiuta a prendere coraggio in questo senso, tanto che Othello Hunter, notoriamente non un tiratore, ha tirato 4/8 da 3, abbastanza esplicativo dell'impatto del lungo capoverdiano.

La classifica ora dice 4-9, forse non veritiera fino in fondo, ma è ormai necessario iniziare a mettere qualche vittoria da parte, perchè lottare non basta più e non si può concedere terreno ulteriore alle competitors per i playoff. Il rientro di Lucic sarà in questo senso fondamentale.

IL SOLITO, DOMINANTE REAL

Difficile commentare il Real di questa sera, tanto dominante nella propria area e nella lotta a rimbalzo (vinta 42-33), quanto inefficace nel saper sfruttare la superiorità fisica in fase offensiva, dove chiude con un insolito 14/31 (45.2%) da 2 punti.

Più in generale, il gioco non è apparso fluido, come altre volte nel corso della stagione, e non inganni il 50% da tre punti, perchè 14 palle perse sono decisamente troppe se ti chiami Real Madrid. L'impressione che manchi qualcuno che organizzi la fase offensiva rimane, anche perchè Rodriguez, nonostante i rimpianti dei tifosi milanesi, è ormai un lontano ricordo del giocatore che fu (0 punti questa sera) e Llull si sta trasformando sempre più in una guardia a tutti gli effetti.

Non c'è molto altro da dire riguardo il Real, che vince una partita che doveva vincere ma lo fa senza convincere, nella più classica della vittorie della squadra favorita per evidente superiorità tecnica e varietà di soluzioni possibili, specie quando manca il miglior giocatore avversario.

Finchè si vince, è comunque un buon giorno a Madrid.

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