PARTNERS

Il Bayern vince il derby contro l'Alba Berlino battezzando nel migliore dei modi l'esordio sulla panchina di Turkish Airlines Euroleague di Pablo Laso.

Un grande secondo tempo alla base del successo dei padroni di casa dominanti per tutto l'arco della contesa alla voce rimbalzi.

Gli ospiti si spengono lentamente schiacciati dall'energia di Bonga e Francisco.

Risultato finale di 80-68 che andiamo ad analizzare in punti nella consueta struttura di Eurodevotion.

LA GARA

Inizio di serata con la celebrazione dei tre campioni del mondo della Germania presenti nei due roster, Obst, Thiemann e Bonga.

Il Bayern
Photo Credits: Begüm Unal

Proprio l'ex Los Angeles Lakers è il migliore nelle fasi iniziali con cinque punti immediati che permettono una prima mini fuga interna (5-0). Bolmaro, uno dei più attesi in questa stagione bavarese, perde subito due palloni favorendo l'ingresso di Francisco, il giocatore che si rivelerà l'MVP di serata. Il primo quarto anticipa quello che sarà il leit motiv di serata, il dominio del Bayern sotto i tabelloni certificato da un differenziale di 16-5 già dopo dieci minuti. L'Alba Berlino però, sfruttando una maggiore fluidità offensiva, si mantiene a contatto e grazie ad un ottimo secondo quarto (vinto 27-17) riesce a toccare anche il +11 (33-44), suo massimo vantaggio. Nonostante le difficoltà a rimbalzo sono i due lunghi, Olinde e Thiemann, a ritagliarsi un ruolo da protagonisti offensivi con dieci punti a testa all'intervallo lungo. Gli ospiti sono però travolti al rientro dagli spogliatoi ed un parziale a cavallo delle due frazioni di 17-2 ribalta completamente l'inerzia. L'energia di Isaac Bonga, la fisicità di Ibaka e finalmente un Bolmaro all'altezza delle aspettative scavano un solco di dieci lunghezze tra le due formazioni a fine tempo (61-51). Due le istantanee del quarto, il solo rimbalzo conquistato dai berlinesi in tutto il periodo (a pochi secondi dalla fine) ed il controllo del pitturato di Ibaka, sia offensivo che difensivo come dimostrato da una azione conclusa da una stoppata dopo il canestro in tap in pochi secondi prima. L'ultimo quarto è pura accademia con ancora il rookie Silvain Francisco a far tramontare le residue speranza dell'Alba.

DOMINIO A RIMBALZO

49-17 il risultato complessivo, 20 rimbalzi offensivi che hanno permesso ben 13 tiri in più dal campo. Difficile poter vincere una gara soccombendo in questa maniera sotto le plance. Gli ospiti sono riusciti a fare corsa di testa o comunque a rimanere in partita grazie alle poche palle perse, figlie di una ottima circolazione di palla ed efficienza offensiva. La ripresa ha visto il team di Laso alzare la propria intensità difensiva e questo aspetto è stato quello decisivo per cambiare l'inerzia di una sfida che nei primi venti minuti sembrava arridere a Thiemann e compagni. Il Bayern ha curiosamente vinto in uno dei terreni storicamente più congeniali all'Alba Berlino, l'offensive rating. Il 117.7 dei padroni di casa è in controtendenza con quello che si è visto anche nelle prime due giornate di Bundesliga.

Il Bayern
Photo Credits: Begüm Unal

IL ROOKIE E IL VETERANO

Due i giocatori che meritano la copertina nella notte dell'Audi Dome. Il francese Francisco e lo spagnolo Serge Ibaka. Il primo, all'esordio assoluto nella competizione, ha chiuso con 17 punti, 6/11 al tiro, 3 assist e 2 rimbalzi in quasi 19 minuti di impiego. Il secondo, che non giocava una partita di Eurolega dalla stagione 2011-12 (per via del suo percorso importante in NBA) ha mostrato quanto possa essere ancora in grado di fare la differenza nel vecchio continente. 8 punti, 9 rimbalzi, 3 stoppate e la sensazione di essere stato probabilmente il tassello giusto per completare una squadra con un chiaro obiettivo, il raggiungimento quanto meno del play-in. Le due squadre torneranno in campo entrambe giovedì prossimo, i vincitori in casa del Panathinaikos, i perdenti ospitando il Baskonia in un derby italiano tra Procida e Spagnolo da una parte, Mannion dall'altra.

Il Bayern
Photo Credits: Begüm Unal
Maccabi-Partizan è monologo israeliano sulle note di Lorenzo Brown
Barça: solidità difensiva e offensiva portano alla vittoria sull'Efes