Copa del Rey che ha chiuso i quarti coi successi di Tenerife e Joventut rispettivamente su Gran Canaria e Baskonia, entrambe assai deludenti. 10 flash in vista delle semifinali di oggi.

  • 4 squadre di Eurolega e dopo i quarti ne resta solo una in corsa, peraltro cosa ovvia visto che ne sfidava un'altra. Altissimo livello di Liga, situazione tipica da partita secca oppure divario tra le protagoniste di EL e le altre che si è ridotto? Bella domanda, meriterà riflessioni approfondite.
  • "Imputato Jasi, si alzi!" Per tutto l'ambiente catalano il colpevole è lui e solo lui. Al Coach lituano si imputa l'incapacità di toccare le corde giuste, sia psicologiche che tecniche, coi giocatori, uscendo da quello che è il suo credo al quale si dice non voglia minimamente rinunciare. Non siamo d'accordissimo, ne vedremo delle belle.
  • E se di imputati si deve parlare, ecco che Joan Penarroya avvicina lo status di Jasi. Il Coach del Baskonia è parso incredibilmente deluso in sala stampa (ed è normale) dopo la sconfitta, tuttavia pare più grave che non vi sia stata una sola idea tecnica per provare a ribaltare l'inerzia che era finita tutta a favore della Penya.
  • Penya bellissima con tutta la squadra che gioca un "partidazo". Carles Duran è parso in perfetto controllo sia nel momento di difficoltà iniziale che nella gestione del vantaggio acquisito dopo il terzo quarto.
  • 40-17 i punti del trio Tomic-Brodziansky-Ellenson rispetto a quello Kotsar-Costello-Enoch. Se cercate la differenza per giustificare lo score finale eccola qui. In una gara dove le percentuali sono state quasi perfettamente le stesse.
  • La Copa, dopo i quarti, ha un chiaro MVP che risponde al nome di Jaime Fernandez. Granca, colpevolmente assente, non ha alcuna chance soprattutto grazie alla continuità del 30enne nativo di Madrid. Semplicemente straordinario, dopo Eurobasket ha acquisito una fiducia che si tramuta in onnipotenza sul campo. Per lui, per Diaz, per Brizuela ed altri quel famoso monumento a Scariolo va eretto.
Copa del Rey | Eurodevotion
  • Malaga, assolutamente la squadra più "appoggiata" dagli addetti ai lavori, come si direbbe ai picchetti dell'ippodromo, ha dimostrato di sapere vincere in Liga segnando oltre 100 punti così come in altre occasioni subendone meno di 70. E' un po' quello che sa fare al meglio anche il Real, quindi chi imporrà cosa? Di solito in questi casi vince il più forte.
  • Tavares e Poirier devono fare il vuoto, il Real può dominare proprio lì. peraltro come nel 90% della gare che gioca, ancor più contro una squadra che come lunghi schiera solo Osetkowski, Thomas e Kravish, il bulgaro dell'Illinois. I giocatori di Navarro devono attaccare gli esterni madrileni furiosamente e sin da subito. Questo può creare problemi ad una difesa che a quel punto non può prescindere da Adam Hanga.
  • In semifinale NE per Causeur e solo 5' di Rodriguez. Mancando Llull è evidente che tanto debba arrivare da loro, visto che NWG continua a non convincere a dovere. Rientrare Rudy, ancora out Abalde, ieri entrambi presenti all'allenamento.
  • Tenerife ci pare favorita contro la Penya, ma occhio perchè anche la struttura del Baskonia ci pareva avvantaggiata. Molto dipenderà dallo stato fisico di alcuni uomini isolani ben oltre la trentina, sebbene il facile successo in semifinale abbia permesso a Vidorreta di gestire al meglio minutagggi e sforzo. Badalona sulle ali di un'arena eccezionalmente entusiasta e con la leggerezza di vedere la storia senza esserne schiacciata.
Euroleague Power Ranking #4: in testa scatta l'Olympiacos
F8 Virtus-Derthona: le parole del post partita