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La Virtus Bologna vince gara 3 con grande carattere e determinazione portando la serie sul 2-1. Milano si è dimostrata in grande difficoltà nella manovra offensiva; non è stata più brillante quella bianconera ma sicuramente più efficace per la varietà di soluzioni. Ma soprattutto è la difesa dei padroni di casa ad aver fatto la differenza: rocciosa e asfissiante.

E' tempo, però, di sala stampa e della parole dei due coach. Se coach Messina era stato guardingo dopo il 2-0, a seguito della prima sconfitta della sua squadra non può che essere ancora più rannuvolato e insoddisfatto della prestazione dei suoi.

"Complimenti alla Virtus. E' stata una partita difficile, giocata con grande energia fisica. Noi non abbiamo fatto una partita sufficiente per vincere, nonostante tutto siamo sempre rimasti a rimorchio, ma abbiamo fatto troppi errori, troppe palle perse e abbiamo tirato troppo da fuori. Speriamo di giocare una migliore partita venerdì".

Noi abbiamo provato a interrogare il coach milanese sull'attacco della sua squadra. Dopo gara 2 aveva affermato che erano necessari dei passi in avanti nella metacampo offensiva; passi in avanti che non sono arrivati in gara 3. Anzi, se possibile, ci sono stati dei passi indietro. E uno dei motivi è stata ancora una volta l'ottima difesa Virtus su Napier che non è mai riuscito a mettere in ritmo sé stesso e i compagni. Senza di lui, com'è noto, l'attacco dell'Olimpia languisce e fatica nel trovare vantaggi. Ecco la risposta di coach Messina.

"Condivido totalmente. Ovviamente sono preoccupato: dobbiamo aiutarlo di più e lui deve aiutarsi da solo. Hackett e Pajola gli stanno mettendo addosso una grande pressione, noi dobbiamo permettergli di avere spazi migliori e un po' di pazienza".

Un'altra questione è poi affiorata nei riguardi del coach catanese. Le squadre in gara 3 sono state decisamente meno brillanti e allora sorge spontanea la domanda se, oltre alla tensione, inizia a farsi sentire un po' di stanchezza dopo le tante partite giocate in stagione.

"Ci pensavo durante la partita. Però credo che il fattore nervoso sia superiore a quello fisico. Sono partite dominate da una grande tensione e in cui tutti sentono l'importanza del risultato. E' vero che la stagione è stata lunghissima e entrambe le squadre sono stanche, però in questo momento il fattore nervoso penso abbia una rilevanza maggiore. Alla fine non c'è nessun giocatore che gioca sopra i 30 minuti. Davanti a una posta in palio così alta non credo che senti la stanchezza, la tensione sì".

Una riflessione, giustamente, è stata riservata anche all'importanza del pubblico che fino ad ora, in questa serie, sta decisamente avendo un impatto sulle due squadre. "E' difficile vincere fuori casa contro questo tipo di supporto da parte del pubblico, vediamo la prossima".

Poi il volto del coach milanese è quello di chi pensa già alla prossima con tranquillità e concentrazione. Preoccupato sì, ma anche consapevole di essere avanti 2-1, di avere la possibilità di sbagliare e del fatto che la pressione sarà per gara 4 ancora sulle spalle degli avversari.

messina virtus olimpia

E' il turno quindi di coach Scariolo che, nonostante le due sconfitte milanesi, al termine di entrambi i KO era rimasto sereno e contento delle buone cose viste da parte dei suoi. Come aveva fatto notare, c'era da correggere il dato dei rimbalzi, parte del gioco in cui la Virtus ha prontamente risposto in questa gara 3 dopo un primo quarto difficile.

Il temperamento del coach bresciano non cambia: tranquillo, fiducioso e consapevole che il percorso è ancora lungo. Anzi, proprio nella partita in cui è arrivata la vittoria ha ravvisato la prestazione peggiore dei suoi. "Non abbiamo giocato bene come nelle prime due partite, però abbiamo difeso con continuità e abbiamo corretto il trend negativo dei rimbalzi del primo quarto, cosa che per noi è un aspetto fondamentale. La prossima partita dobbiamo giocarla meglio in attacco, ma la base deve essere sempre l'efficienza difensiva e il controllo dei rimbalzi sotto il nostro canestro".

Dalla sala stampa arriva la constatazione che la Virtus è stata brava a vincere una partita in cui avrebbe potuto anche sprofondare, ma Scariolo è prontamente scattato in difesa della sua squadra. "Se l'hai vista giocare in tutto l'anno era una previsione fondata sul nulla. Non siamo mai sprofondati: possiamo perdere partite, ma questa squadra non è mai sprofondata". Una presa di posizione non usuale del coach bresciano che sottolinea l'appartenenza che c'è tra gruppo e allenatore. "Avevamo fatto due buone partite. Poi ognuno fa il suo, si cerca di correggere gli errori e si guarda alla prossima".

C'è un giocatore che ha accesso la squadra più degli altri? "Dopo due partite così così Milos è stato molto più efficace". Non sono mancate, poi, parole di ringraziamento per i tifosi che, effettivamente, hanno reso la Segafredo Arena una vera bolgia che ha sospinto la squadra per tutto l'arco dei 40 minuti: "Ringraziamo i nostri tifosi che sono stati veramente di supporto come pensavamo. Ecco il motivo per cui uno teoricamente preferisce giocare in casa che fuori. Anche se, a volte, il fattore campo diventa un fattore di pressione. Per il momento incassiamo il supporto dei nostri tifosi con grande gratitudine e li aspettiamo venerdì ancora meglio".

Fra 48 ore, infatti, è già tempo di gara 4 che potrebbe significare serie che torna a Milano in perfetto equilibrio o con una seria ipoteca in favore dell'EA7.

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