L'Olimpia Milano trova lo spunto nel finale: Asvel KO
La squadra di Ettore Messina vince a Lione una gara non certo bella ma assai importante.
Notte di Eurolega dalle tante attese e dalle importantissime aspettative nella splendida cornice della LDLC Arena di Lione dove l'Olimpia Milano ha fatto visita all'Asvel.
Una sola gara separava le rivali prima della palla a due, 8/10 per i francesi, 9/9 per gli italiani. Gli uomini di Pierric Poupet hanno vissuto un momento molto positivo con 5W in 6 gare prima della pessima prova di Bologna, dove sono stati stritolati dalla difesa virtussina, mentre per Messina e soci dopo le 8 vittorie in 9 gare sono arrivate le tre sconfitte contro Pana, Bayern e Olympiacos,le ultime due particolarmente dolorose, entrambe mancando il tiro della vittoria. Giova ricordare come lo sorso anno l'Asvel abbia vinto solo 9 gare in tutta la stagione, 1 sola in più di quanto fatto sino ad oggi, a testimonianza di una crescita che non lascia spazio a dubbi.
Padroni di casa senza il recentemente fondamentale apporto di Mbaye Ndiaye oltre a Charles Kahudi, mentre gli ospiti sono giunti in terra transalpina senza Josh Nebo, sul cui recupero non vi sono troppe note positive, oltre a Fabien Causeur, fermato nelle ultime ore da un risentimento muscolare che il club ha comunicato verrà rivalutato in questi giorni.
La sfida tra Theo Maledon e Nikola Mirotic, sebbene duello ovviamente non diretto, rappresentava il piatto forte della serata, visto che si trattava del primo e del secondo giocatore per valutazione dopo 18 turni: 23,5 il dato dell'ex OKC, Charlotte e Phoenix, 23,2 quello del montenegrino formato in Spagna.
I due ci provano ma chi ci riesce è l'ex Barça, ad un'altra prova molto solida in quella che è una delle sue migliori stagioni da quando è tornato in Europa. Troppe le perse del talento francese che sbatte contro la difesa meneghina dopo quella bolognese.
Il tabellone ha detto 66-75 risultato che riporta Milano oltre il 50% di vittorie in piena lotta per la postseason.
La gara
Il primo quarti scorre senza sussulti particolari, non fosse per il talento di Maledon che però perde 3 palloni oltre a segnare 7 punti: 19-19.
Ecco Mirotic nel secondo periodo ed ecco un momento di “vintage Euroleague” quando anche Nando De Colo prende le redini di un Asvel che prova a rimanere a contatto ed è miracolosamente solo a -4 a metà gara con 14 perse. Attacco francamente inguardabile e 5 di quei palloni buttati al vento sono proprio di Maledon che nonostante ciò si porta a quota 13.
L'impressione è che Milano ne abbia molto di più sebbene il tabellone dica soltanto 32-36. Non la gara del secolo viene da dire.
Il terzo quarto è uno scempio vero e proprio. L'Olimpia rientra male dagli spogliatoi, l'Asvel va avanti senza troppa convinzione e quando si ritrova a +5 permette subito il rientro milanese per il 51 pari del 30'.
Non ci fossero i 9 punti del vecchio campione, al secolo Nando De Colo, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli per quanto visto in questi 10'. Lo stesso Messina parlerà molto onestamente di difficoltà nel terzo quarto.
Si prosegue senza grossi momenti qualitativi sino al 58-59 pari con 4'03" da giocare, dopodiché emerge la maggior qualità biancorossa, come da sensazioni della prima metà gara. #airball di Shields raccolto da un Mirotic attento per il +3, tripla di Ricci per il massimo vantaggio (come nel primo tempo): 58-64. Maledon prova ricucire ma un doppio leDay dall'arco manda i titoli di coda.
Le chiavi
10 assist e 21 perse sono un dato che non si può nemmeno leggere per i transalpini. La squadra ammirata prima della trasferta bolognese di settimana scorsa si è sfaldata improvvisamente contro le difese italiane: 16 assiste 19 perse anche alla Segafredo Arena per un totale di 26/40 che mette i brividi. Sono naturale conseguenza i soli 135 punti segnati in due gare. Meriti delle retroguardie affrontate ma anche una gestione scellerata che coinvolge, va detto, anche l'ottimo Maledon il quale pare essere entrato in una dimensione troppo individuale e di troppa leggerezza.
Ed è proprio la difesa di Milano il dato migliore per Messina, in una serata in cui non si faceva mai canestro anche perchè la costruzione dei tiri non faceva impazzire, per usare un eufemismo.
Sono bastati 4 minuti di qualità e la gara ha preso la direzione lombarda. Bene l'Olimpia anche sotto i tabelloni, dove ha dominato raccogliendo 37 palloni contro 28 soprattutto grazie al solito Mirotic.
Contano poco le leggermente migliori percentuali lionesi: come detto non è stata certamente una gara godibile.
MVP
Magari ha fatto meglio in altre occasioni, tuttavia il Nikola Mirotic che stiamo vedendo quest'anno è in una delle versioni più solide dal suo ritorno in Europa.
18+8 con 4/7 da due e 2/4 da tre, 24 di valutazione +7 di plus/minus: il montenegrino c'è e c'è da diverso tempo. Selezione dei tiri ottima, mai una forzatura ed anche un minimo contributo difensivo, mentre a rimbalzo siamo su livelli ottimi. Sta viaggiando a 18,4 punti e 6,8 rimbalzi contro i 16,9 con 5,7 carambole della passata stagione piuttosto che i 15,4 e 4,3 del 2023 chiuso con l'infruttuoso e per certi versi disastroso viaggio alle Final 4 di Kaunas.
Tra i francesi Theo Maledon ne mette 18 con diversi sprazzi di talento puro che peraltro non avevamo bisognosi scoprire oggi, tuttavia quelle già menzionate 7 perse sono un dato gravissimo che contribuisce ad una serata in cui l'Asvel è stato inguardabile, non fosse per la classe di Nando De Colo.
Per quel titolo di MVP il giovane francese ha tutto ma deve consolidare il talento con efficacia e maggior durezza. Pochi dubbi che ci riuscirà.
Ora per Milano trasferta a Belgrado contro il Maccabi prima di un doppio turno casalingo da far assolutamente fruttare con Alba e Partizan, mentre i lionesi voleranno ad Istanbul, sponda Efes, prima di un doppio impegno lionese in 48 ore nel quale affronteranno proprio le stesse avversarie dei biancorossi in ordine inverso, ovvero prima i serbi e poi i tedeschi. Quasi superfluo sottolineare come si tratti di due settimane assolutamente fondamentali per avere un quadro preciso delle ambizioni di entrambe. Quelle milanesi sembrano di livello ben più alto.