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Monaco-Olimpia conferma tutto ciò che già sapevamo di entrambe le squadre, nel bene come nel male. Oggi appartengono a due mondi differenti.

Posizioni di testa e di coda della classifica a confronto e questa sarebbe già una notizia viste le attese di inizio anno che vedevano i biancorossi milanesi ben più quotati dei pari colore monegaschi.

Monaco-Olimpia è stato all'andata l'unico reale sorriso degli ultimi tre mesi milanesi, una sorta di illusoria parentesi che ha fatto credere come quel 79-71 potesse essere momento di respiro per chi da settimane viveva un'apnea apparentemente senza fine, pinneggiando a vuoto nel tentativo di lasciare abissi infiniti.

OLIMPIA, RIMONTA CLAMOROSA: MONACO KO

Dall'espulsione di Hines in poi il Forum trovò energie sino ad allora sempre celate e tutto parve all'apparenza rinascita. La realtà però, non poteva far dimenticare 28' di pallacanestro che altro non era che la conferma di una crisi profonda, tecnica come emotiva. Ciò che è accaduto nelle settimane seguenti lo conosciamo bene e non ha fatto che confermare il disastro europeo in corso.

SHABAZZ NAPIER SAREBBE UN GRAN BEL COLPO...

In attesa di Shabazz Napier, l'uomo che si vorrebbe immaginare come quello della svolta, il play che dovrebbe finalmente portare quei vantaggi che l'attacco milanese oggi non ha idea di come ottenere, arriva la trasferta nel Principato, contro una squadra che certamente fa parte dell'élite continentale ma con altrettanta certezza non sta attraversando da settimane il suo momento migliore.

La sfida del Gaston Medecin ci racconta che c'è una squadra di alto livello ed una che è giustamente ultima in Eurolega: il 101-88 finale deriva da una gara che a questi ritmi può vincere solo la compagine di casa.

LA GARA

All Star Game, non viene in mente altro. Si difende poco, ci sono una marea di tiri aperti ed alcuni momenti che francamente si vedono di rado in Eurolega. Mike James aveva recentemente parlato della necessità di tale manifestazione ma non ci attendevamo che arrivasse così presto...

C'è un po' di intensità fisica ed atletica, soprattutto da chi di tutto ciò ne fa la sua forza, ovvero la squadra di Obradovic, Milano risponde bene ed in totale mancanza di tensione agonistica mette insieme una metà gara da 50 punti, quota solitamente superata solo nell'ultimo quarto e non senza difficoltà.

Il problema è che se fai 9/17 da tre e sei sotto 57-50 all'intervallo, che tu perda è praticamente scontato.

L'esperienza e le capacità di lettura offensive di Kyle Hines tengono a galla l'Olimpia, ma quando i padroni di casa si accendono e piazzano il 10-2 che porta il punteggio sull'80-72 la gara vede lo striscione del traguardo.

L'ultimo quarto è pura accademia.

LE CHIAVI

Le percentuali monegasche sono perfino migliori di quelle già discrete milanesi: 65,9% contro 56,7 da due e 52,9% contro 40% da tre. Derivano come detto da concetti di difesa decisamente leggeri da entrambe le parti ma soprattutto sono chiara dimostrazione che giocare una gara del genere, a questo ritmo, forse non è la scelta del secolo contro un avversario come il Monaco di Obradovic, squadra che conferma un momento abbastanza prolungato non proprio eccellente, dopo un avvio di stagione decisamente più solido.

Reduci da due sconfitte consecutive (4 nelle ultime 6), verrebbe da pensare che una partita più lenta e sporca avrebbe potuto creare qualche apprensione maggiore a James e soci, mentre una serata leggera come quella del Gaston Medecin è parsa ideale per riprendere il percorso. La dimostrazione di tutto ciò era nota sin dalla già citata partita di Milano.

In sostanza una serata di Eurolega con ben poco basket tipico di questa manifestazione ed uno sforzo minimo locale sufficiente per portare a casa una W che era l'unica cosa che interessava.

MVP

Difficile scegliere tra i vincitori. Sicuramente Mike James gioca con estrema tranquillità e senza nessuno sforzo extra una gara molto bilanciata tra tiro, assist e rimbalzi, tuttavia sono tanti quelli che danno un contributo positivo.

In casa milanese detto di Kyle Hines, emergono i 19 di Luwawu-Cabarrot, positivo soprattutto nella prima metà della sfida. Bene, inizialmente anche Devon Hall, principalmente quando non snaturato a portare palla. Quello che uno dei migliori esordienti della scorsa Eurolega avrebbe potuto dare se utilizzato come sostituto di Shavon Shields resta probabilmente il più grande rimpianto della stagione della squadra di Messina.

Deshaun Thomas produce alcune cose positive e non è certo un caso che arrivino da situazioni a lui gradite da sempre (post etc...).

Monaco si porta a 13/8, record encomiabile in una competizione dal grande equilibrio che però non va necessariamente di pari passo con la qualità, che continua a non convincerci a fondo.

Milano resta desolatamente ultima con un assurdo 6/15 che oggi è ancora più brutto dopo i successi di Asvel e Pana che portano francesi e greci a quota 8/13. Sarà veramente dura gestire al meglio i restanti 76 giorni in giro per l'Europa senza obiettivi e qui lo staff dovrà superarsi perchè il rischio deriva esiste, perfettamente accompagnato da qualche vittoria che potrebbe portare a rimpianti stracolmi di "se" e "ma" altrettanto pericolosi. Perchè, e lo ripeteremo sino alla nausea, le attenuanti ci sono eccome ma le responsabilità sono nettamente superiori.

(Photo credit Twitter As Monaco - Olimpia Milano)

Shabazz Napier è un giocatore dell'Olimpia Milano
Round 21: vincono Asvel, Panathinaikos e Valencia

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