La Reyer saluta con un sorriso nel R#18, Amburgo a secco in casa
La Reyer saluta l'Eurocup espugnando Amburgo, chiudendo il proprio torneo con 8 vittorie e 10 ko: un successo meritato per la formazione di Spahija, il terzo nelle ultime quattro partite ed il secondo consecutivo dopo quello roboante, di cuore ed orgoglio con Prometey della settimana scorsa. Alla Edel-Optics.De Arena finisce 83-90, con i tedeschi che non sono riusciti dunque a levare lo zero dalla casellina di "vittorie interne".
La formazione di coach Barloschky porta 4 giocatori in doppia cifra, con i 22 di Christmas a guidare, seguito dai 15 di Dziewa e dagli 11 a testa del duo Hughes-Hinrichs. I lagunari portano 3 giocatori in doppia cifra: Spissu è il miglior marcatore con 25 punti, ben coadiuvato da Tessitori a quota 15 e da un Tucker che pur senza accelerare chiude a quota 10. Degli 11 giocatori a referto giocano in 10 e tutti realizzano almeno 4 punti.
La partita
Avvio di partita in grande equilibrio con la Reyer che poggia su Tessitori e Tucker per portarsi in vantaggio creando un break già abbastanza importante sul 12-18 ad 1'44" dal suono della prima sirena. La reazione tedesca - però - non si fa attendere con Hinrichs, Reece ed una tripla di Meisner: al 10' il punteggio è fissato sul 20-21.
Nella seconda frazione coach Spahija ruota i suoi uomini e fa esordire nel match anche chi in questa stagione ha avuto meno spazio come Janelidze ed O'Connell. Proprio il lungo ex Mantova è protagonista insieme a Spissu e Simms nell'allungo che tra il 15' ed il 20' porta Venezia avanti addirittura in doppia cifra. Amburgo concede troppo in difesa ed all'intervallo si trova sotto di 11 lunghezze sul 35-46.
Nella terza frazione i tedeschi entrano in campo con altra aggressività e precisione, forzando Venezia a deragliare: l'impatto di Dziewa, Hughes e del giovane Krause mette in crisi gli oro-granata, che si fanno recuperare troppo facilmente (+1 al 25'). Christmas tiene lì i suoi sul nuovo tentativo di allungo lagunare firmato da Spissu ed al 30' i tedeschi trovano il canestro del sorpasso con lo stesso Krause.
Nell'ultimo periodo i tedeschi perdono l'abbrivio con il rientro in campo di Tessitori: Venezia stringe la difesa, Spissu e "Tex" sono il soffio della tempesta sul fuoco che porta i padroni di casa - di fatto - ad ustionarsi. 10 punti siglati dall'asse play-pivot della nazionale spezzano l'equilibrio, altri 5 punti di Spissu indirizzano definitivamente il match verso la parte oro-granata. Al 40' il finale è 83-90.
La Reyer chiude con il sorriso e con segnali d'azzurro
Una partita che - di fatto - serviva alla Reyer solo come allenamento in vista dei prossimi impegni decisamente più importanti come il match contro Pistoia in LBA e la Coppa Italia che vedrà gli oro-granata impegnati contro la stessa sorpresa toscana allenata da coach Brienza. Gli oro-granata in Germania hanno - però - onorato al meglio l'ultimo impegno di Eurocup lasciando a zero i tedeschi nella casellina "vittorie casalinghe", giocando una partita seria e di qualità.
Il giocatore più utilizzato ad Amburgo è Spissu, vero dominatore di un ultimo quarto da 13 punti, con 26 minuti in campo. Coach Spahija ha ruotato al meglio i suoi uomini dando 21' anche ad O'Connell e 14' a Janelidze, riducendo la possibilità di fatiche ulteriori a Tucker e Tessitori, due degli uomini più utilizzati della formazione oro-granata.
Per quanto concerne la partita, il successo è meritatissimo ed arriva al termine di un match ben giocato e portato avanti con l'energia di Casarin ed O'Connell, oltre al solito binomio Spissu-Tessitori. L'asse azzurro gioca tanti pick and roll o finti pick and roll permettendo a Spissu di crearsi lo spazio necessario per colpire dall'arco. La fisicità di Tex, Simms e Brooks mette in difficoltà i tedeschi, che soffrono tantissimo e concedono il 64% da due punti ad una Reyer sgombra mentalmente.
Un'eliminazione che certamente lascia amaro in bocca ad una squadra che avrebbe potuto giocarsi carte importanti contro le big del torneo: troppa poca continuità e troppi infortuni hanno penalizzato la formazione di Spahija, che ha fatto intravedere il suo potenziale soltanto a strappi. Una crescita che - però - può portare frutti nella stagione prossima se ci sarà continuità progettuale come sembra.
Amburgo a secco in casa e poco qualitativa
Nell'avanzare dell'Eurocup si è visto il reale valore delle formazioni in campo ed i tedeschi di Amburgo hanno dimostrato davvero troppo poca qualità per poter ambire a qualcosa di differente da un nono o decimo posto nel torneo. Fisicità poca, così come sono pochi i giocatori in grado di garantire punti importanti: il più solido è certamente Aleksander Dziewa, lungo polacco che ha prodotto cifre interessanti nel torneo.
I tedeschi con il ko di oggi sono rimasti a secco tra le mura amiche, perdendo 9 partite su 9: un cammino non certo invidiabile che fa il pari con quello di Lubiana, anch'egli rimasti a quota zero nel torneo in termini di vittorie casalinghe. Pochi gli elementi di qualità tra gli esterni, con i soli Durham e Christmas in grado di portare vantaggi e giocate importanti.
Nell'ultimo match contro una Reyer già eliminata è arrivato il ko numero 16 del torneo, frutto di una sofferenza continua e costante nei duelli fisici contro i lunghi oro-granata, in particolare Tessitori. Il lungo azzurro ha chiuso con un ottimo 5/6 dal campo, dominando difensivamente ed offensivamente nelle situazioni spalle a canestro.
La squadra di coach Barloschky ha mostrato il meglio di sé soltanto in transizione, situazione che si è vista a lungo nel corso del terzo periodo ed a strappi nei primi 10'. In assenza di Durham, infortunatosi nel corso del primo periodo, i tedeschi hanno attaccato con prevedibilità ed a fatica la difesa rocciosa degli oro-granata, trovando spesso e volentieri canestri da rimbalzo in attacco.