Milano soffre ma vince ancora nel match interno di campionato contro una rimaneggiata Trento.

Le assenze, per stagione finita, di Grazulis ed Udom non hanno condizionato la prova dei ragazzi di Galbiati che hanno accarezzato l'idea del grande colpo.

Decisivo un buon secondo tempo in una giornata in cui la contemporanea vittoria di Bologna a Venezia fa perdere una posizione in classifica ai milanesi.

Analizziamo rapidamente la sfida in tre punti, tradizione ormai consolidata di Eurodevotion.

LA PARTITA

Il primo periodo è un autentico show degli ospiti che rispettano in maniera impeccabile il piano partita giocando in velocità evitando di attaccare la difesa schierata di Milano e non permettendo ai padroni di casa di esplorare il post basso. Risultato, 33 punti realizzati, 6/9 al tiro sia da due che da tre e ben tredici punti di vantaggio. L'Olimpia si rivolge alla "second unit" per provare a rientrare in partita e trova risposte soprattutto dall'eterno Kyle Hines che chiuderà la gara contro la Energia Dolomiti con 12 punti e 9 rimbalzi. Gli ospiti sono però sempre in controllo per tutta la prima frazione anche grazie alle prestazioni dei due ex Alviti e Biligha su cui ci soffermeremo nel prossimo punto. L'EA7 cambia interpreti nel quintetto del secondo tempo lasciando fuori Shields e Mirotic per lasciare spazio ad Hines e Hall. La ripresa è condizionata da due break rispettivamente di 10-0 e 12-0 in favore del team di Messina. Il primo decisivo per riagganciare gli avversari, il secondo per scavare quel piccolo divario che si rivelerà decisivo. Risultato finale di 91-86 con tutti e dodici i giocatori del roster a scendere in campo. Difficile trovare un MVP di serata: Mirotic, Hines, Hall, Melli e Napier sono stati importanti in momenti diversi della contesa prendendosi iniziative in una serata in cui il collettivo non ha brillato come venerdì in Eurolega contro la Virtus.

Milano soffre

GLI EX DI SERATA

Decisamente migliore l'impatto degli ex in maglia Energia Dolomiti, premiati prima della palla a due dalla società milanese. Alviti, nonostante tre falli nel primo tempo, ha chiuso con 16 punti (4/8 dalla lunga distanza), 5 rimbalzi e 3 assist. Solida e continua come sempre anche la prova di Paul Biligha autore di 11 punti e 12 di valutazione. 3 punti in 13 minuti per Flaccadori in casa Olimpia mentre non indimenticabile il match di Shields. 5 punti in 29 minuti con 2/8 al tiro, 1/3 dalla lunetta e 6 assist, numeri non il linea con le medie del danese.

Milano soffre

DENZEL VALENTINE

Uno dei motivi di maggiore interesse era rappresentato dall'esordio in maglia EA7 di Denzel Valentine, ex Chicago, Cleveland e Utah in Nba. ll giocatore, nei cinque minuti di impiego, è sembrato un pesce fuor d'acqua come confermato anche da Messina in sala stampa. La complessità della partita ha portato il coach milanese a non riproporlo più nel parquet nonostante la duttilità, ribadita dallo stesso coach, che gli permette di poter giocare in tre ruoli. Una caratteristica che potrebbe aprirgli una opportunità nei prossimi play-off. Milano, inevitabilmente, dovrà scegliere i sei stranieri che si giocheranno lo scudetto. Mirotic, Shields e Napier sono certi di una canotta, Lo sembra invece quello maggiormente tagliato fuori dai giochi. Hall ed Hines anche ieri hanno confermato la propria importanza ed a questo punto potrebbe esserci un rush finale tra Voigtmann, Poythress e Valentine per l'ultimo slot. Il tedesco potrebbe essere favorito ma tutto probabilmente si deciderà in queste ultime gare, la prima della quale domenica prossima a Treviso.

Milano soffre
Round 34 Eurolega: "injury report" del 12 aprile
Segnali di super Virtus: la Reyer naufraga in casa (-19)