Pensieri sparsi dopo il decimo turno di Eurolega
I nostri pensieri sparsi dopo il doppio turno di Eurolega:
- Partiamo dalla fine: da Virtus-Efes. Della Segafredo si è già detto: la squadra di Scariolo migliora partita dopo partita, è coesa ed è agguerrita. Uno dei tanti simboli di questa squadra è Cordinier che rimane a tirare un'ora dopo la partita per migliorare la sua efficacia dall'arco. Lo ha confermato anche Ataman nel postpartita: "La Virtus è una squadra da playoffs".
- Due cose sull'Efes: una ovvia e l'altra meno. Sono una squadra di fenomeni: quando c'è da risolvere la contesa dispongono di tre fenomeni assoluti e questo Clyburn è veramente materiale da MVP. L'altro aspetto è sui comprimari. Sappiamo quanto Ataman abbia costruito i due titoli anche attraverso l'apporto decisivo dei cosiddetti gregari: Singleton, Pleiss, Sanli, Moerman, eccetera. L'impressione è che Amath M'Baye sia già in quella direzione e se lo diventeranno anche Polonara e Zizic si può parlare veramente di gregari di lusso.
- Lo Zalgiris dopo le prime due sconfitte consecutive ha vinto 6 delle ultime 8 partite. Chi l'avrebbe mai detto? Che scrive diceva di non sottovalutare i lituani, ma di certo dopo 10 turni non se li aspettava così in alto. Un mix di solidità, umiltà e buon coaching. Caleranno? Probabile, ma intanto sono lì.
- Perfetto il Barça. La caduta sul Bosforo era arrivata comunque dopo un'ottima prova. Col Baskonia la conferma che i blaugrana stanno crescendo costantemente e producono una buona pallacanestro offensiva: 48.1% da tre, dominio a rimbalzo, 25 assist. E inizia a salite di colpi anche Jan Vesely: uno che, se in condizione, fa tutta la differenza del mondo.
- Il Pana contro la Virtus martedì aveva giocato la migliore partita della stagione. Conferma del fatto che la caduta bianconera era stata tutt'altro che inopinata viene dal risultato di OAKA di ieri sera: dominio green in lungo e in largo contro l'Asvel e +19 finale. Anche la squadra di Radonjic sta crescendo e avere in più un primo violino come Bacon è certamente d'aiuto.
- Il Bayern perde di uno, dopo aver vinto di una lunghezza martedì all'Astroballe. Tanto rammarico per gli uomini di Trinchieri per essere arrivati a un nonnulla dal prendere uno scalpo prestigioso come quello del Monaco. Diciamo sempre che in questa competizione, solitamente, chi vince a rimbalzo è il candidato forte per vincere la partita. Il Bayern ha raccolto 10 rimbalzi in più del Monaco...però ha collezionato anche ben 19 palle perse.
- Qualche settimana fa c'era la tempesta (mediatica) sulla panchina del Real Madrid con Mateo dato traballante e a rischio. Dopo quel momento è come se i riflettori si fossero spostati altrove e del Real si è parlato molto poco nelle ultime tre settimane. I blancos, però, zitti zitti, hanno piazzato quattro vittorie consecutive. Sfoggiando, tra l'altro, un'ottima fase offensiva. Badare bene che le merengues sono cresciuti tanto in questa metacampo: se, guardando alla gara col Partizan, distribuisci 19 assist e raccogli 10 rimbalzi in più allora a questo gioco vinci sicuramente.
- Per il Partizan una sola gara vinta lontano dalle mura amiche; per il Maccabi nessuna. Se ci sono due squadre che guardano ai playoffs ma che, contemporaneamente, sono estremamente legati al proprio pubblico sono queste due. La differenza tra gare in casa e in trasferta non è solo nel risultato, ma anche nelle prestazioni. Altra intensità e altro impatto.
- Tre partite e tre vittorie consecutive per la Stella Rossa di Dusko Ivanovic. Con tutti e tre i trionfi che sono arrivati con uno scarto di 4 punti o inferiore. Probabilmente è la squadra con l'Asvel con meno talento di tutta la competizione, ma il marchio di Ivanovic è chiaro: lavoro duro e cattiveria agonistica fino alla morte. Venerdì prossimo al Pionir c'è la Virtus Bologna: test importante sia per la Stella che per le vu nere. Gli uomini di Scariolo dovranno dimostrare di avere quel cinismo in più per vincere contro una squadra in striscia nel suo fortino.
- La classifica è veramente una tonnara; mai visto un equilibrio simile. Quattro squadre a 3-7; cinque squadre a 4-6; tre a 5-5; una a 6-4 e quattro a 7-3. Poi ce n'è una che va a velocità diverse: il Fener di Itoudis con un impressionante 9-1. I gialloblu impressionano per la compattezza e l'identità che sono riusciti a creare in così poco tempo, considerando anche che i margini di miglioramento sono ancora davvero ampi. E considerando che manca all'appello ancora uno come Nemanja Bjelica. Quando si dice aver fatto un mercato con le idee chiare.
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