Il Barça in controllo su Gran Canaria: le staffilate di Lapro abbattono gli isolani
Anticipo di lusso del sabato sera della jornada 29 di Liga Endesa tra Barça e Gran Canaria: una squadra approdata ai playoff di Eurolega e l'altra in semifinale di EuroCup.
In attesa di stasera che ci sarà un'altra sfida importante tra due squadre che hanno raggiunto gli stessi traguardi: Real Madrid e Badalona. Ma intanto vi raccontiamo la notte del Palau blaugrana.
Barça-Gran Canaria: la gara
Si segna subito tanto: il Barça dopo quattro minuti non ha errori dal campo e Granca fa poco peggio. Appena gli ospiti si fermano un attimo, i padroni di casa provano subito a scappare sul 19-10 con i tiri che continuano ad essere costruiti ed eseguiti bene. Nel finale di quarto l'intensità delle difese si alza e le difficoltà aumentano nel trovare il canestro soprattutto per gli uomini di Lakovic.
Gran Canaria però non si fa scoraggiare dall'efficacia blaugrana, continua a fare la sua pallacanestro e non lascia scappare i padroni di casa nel punteggio. Intanto, però, Nico Laprovittola continua a prendersi gioco dei giocatori avversari tra finte in penetrazione e triple da abbondante distanza: ora il Barça ci prova davvero a scappare e va in doppia cifra di vantaggio. Il 43-29 sulla tripla di Sato sancisce il predominio catalano del primo tempo; i canarini sono chiamati a una proposta difensiva più convincente. Le difficoltà difensive canarine sono lampanti nell'ultimo possesso del secondo quarto: la penetrazione di Satoranky è ciò che di più semplice ci possa essere. All'intervallo è 49-34.
Il secondo tempo inizia come era finito il primo, ovvero col Barça decisamente più intenso e incisivo. La partita sembra poter dirigersi verso i binari blaugrana una volta per tutte, mentre dall'altra parte l'ancora canarina sembra essere inaspettatamente il veterano Vitor Benite. Mirotic intanto è letale dall'arco (3/3 per ora) e rintuzza anche i tentativi di rimonta degli ospiti.
Le grandi percentuali catalane al tiro, però, finalmente si abbassano e allora si apre qualche possibilità di rientro per Granca. Anzi, la possibilità c'è eccome: il Barça smette di attaccare con lucidità, l'energia isolana sale e produce un parziale da 15-3 fino a quello che fino a poco prima era un insperato -5. Ma gli uomini di Lakovic non riescono a dare continuità e allora basta davvero poco ai blaugrana per tornare sopra 68-52.
Jasi anche nell'ultimo quarto dà spazio alle seconde linee, il Barça non ammazza la partita e allora c'è spazio per un tentativo di rimonta isolana: a 7' dalla fine è solo -6. Ancora una volta lo stesso copione: i padroni di casa che allungano e gli ospiti che provano a rifarsi sotto con due triple di Slaughter e Balcerowski. Granca non è mai riuscita ad arrivare sotto i due possessi di svantaggio e mancano pochi minuti per invertire la tendenza. Il canestro che mette la parola fine (87-77) di chi può essere se non di Lapro? Tripla con parabola pazzesca, 27 punti personali e vittoria per il Barcellona. 87-79 il finale.
Granca non spaventa mai veramente, Lapro brilla
Un Barça a due facce quello andato in scena ieri sera, con la meno bella delle due che è comunque giustificabile. Gli uomini di Jasi, infatti, giocano un grandissimo primo tempo, quasi perfetto, per fluidità di manovra ed esecuzione offensiva oltre che per la solidità in difesa.
Nel secondo tempo, però, i catalani hanno abbassato un po' l'intensità lasciando prendere sporadicamente coraggio agli ospiti nell'ottica di una rimonta. Ma l'impressione, obiettivamente, è che i padroni di casa abbiano sempre avuto il controllo della situazione e che per ricacciare indietro gli isolani quando sono arrivati fino al -5 o -6 sia bastato veramente poco.
Al Barça è bastato alzare il voltaggio in determinati momenti per tenere a debita distanza gli avversari prima di assestare il colpo decisivo senza rischiare nulla nel finale di partita. Una gestione comprensibile e condivisibile che non può non essere rivolta agli imminenti playoffs di Eurolega che impongono ora, a livello di rotazioni, determinate scelte.
Jasikevicius, in questo senso, ha ruotato sapientemente i suoi giocatori dosando al meglio i minutaggi e lasciando a lungo in campo le seconde linee che comunque hanno dato buone risposte. Sono arrivate risposte positive da due uomini soprattutto: Mirotic (15+7), ma soprattutto Laprovittola, la vera e propria dinamo di questa squadra, capace costantemente di battere il proprio uomo e di segnare regalando giocate che sono un piacere per gli occhi. I suoi 27 punti in quasi 27 minuti sono la solita poesia argentina.
Gran Canaria, invece, gioca un primo tempo sottotono e un secondo tempo volitivo, molto più presente. Non basta per vincere contro il Barça che, oltre ad essere più talentuosa, è una squadra contro cui i canarini si accoppiano molto male. Gli esterni isolani, infatti, hanno sofferto drammaticamente la fisicità dei blaugrana non riuscendo quasi mai concretamente a crearsi un vantaggio: il riferimento per lunghi tratti è stato addirittura Benite e Slaughter si è destato troppo tardi.
Nonostante poi la prova balistica degli uomini di Lakovic sia salita mentre quella bluagrana scendeva (52% v 37%), la grande differenza a rimbalzo (36-26) ha reso ancora più complicato qualsiasi tentativo di rimonta. Nonostante questo gli isolani sono riusciti a correggere diverse cose rispetto ad inizio anno: su tutti l'attitudine difensiva e l'efficienza di un gioco interno che era molto pericolante. Insomma, sono pronti per la semifinale con Badalona.
Il Barça, invece, viaggia a vele spiegate verso gara 1 contro lo Zalgiris.