Al Wizink Center riecco il Real Madrid! Malaga battuta nettamente nel duello di Liga Endesa
Lo spettacolo della Liga in scena al Wizink Center: il Real supera Malaga con una grande prova di squadra.
Gara di livello assoluto per la Jornada 10 in Liga Endesa al Wizink Center dove arriva l'Unicaja Malaga, oggi probabilmente una delle migliori tre, quattro squadre europee, titolare di un record che fa impallidire qualunque avversaria: 2/0 e titolo nella Supercopa di settembre, 8/1 in Liga e 5/0 in BCL, dove ha recentemente stabilito il nuovo record di vittorie consecutive, 15, superando i perdenti 14 successi del Monaco. In più il percorso netto dell'Intercontinentale vinta…
Il Real Madrid che riceve i dominatori stagionali è in crisi nera, lo dicono i risultati e lo dice il modo in cui sono arrivati. Sconfitta proprio con gli andalusi in quella finale di Supercopa, 6/3 non travolgente in Liga, 6/8 assai deludente in Eurolega.
Ci sono mille motivi per i quali i blancos stanno vivendo una stagione complicatissima, ma l'occasione della sfida con Malaga, dopo una settimana terribile coi KO europei contro l'Asvel a Lione e col Fener sul parquet amico, appare sulla carta assai ghiotta per ripartire.
E quest'occasione i campioni non se la lascino sfuggire con una prova di squadra di ottimo valore, quasi ad urlare al mondo iberico della palla al cesto che chi vorrà sollevare il trofeo di Liga a fine stagione dovrà fare i conti con la “casa blanca”.
90-77 il punteggio finale.
La sfida Real Madrid-Malaga: prova di forza “merengue”
Il Real parte forte ma i rivali restano sempre attaccati:18-13 primo quarto e 39-34 all'intervallo lungo. L'impressione è che alla squadra di Chus serva qualche giocata per sbloccarsi, sebbene dietro si lavori alla grande. Llull determinante per stare avanti nel punteggio.
Scatto madrileno ad inizio ripresa a momento determinante sul 52-44 quando ci sono tre opportunità, tutte per Osetkowski. Due triple apertissime ed un 3 contro 1 in transizione che fruttano virgola, incredibile!
La gara finisce lì perchè Madrid si toglie un po' di polvere offensiva di dosso produce un'ottima pallacanestro sino alla fine. Tra gli altri benino Andres Feliz, finalmente verrebbe da dire, soprattutto nella versione da doppio “base” in coppia col Facu.
Chus Mateo a fine gara risponde alla sua maniera ad una domanda sulla pressione dopo tre gare consecutive perse: «Allenare il Real vuol dire pressione, ovvio che ci sia, ma noi abbiamo vinto tre titoli lo scorso anno, due quello precedente ed abbiamo giocato la finale otto volte in nove competizioni cui abbiamo partecipato. Sentiamo fiducia nel nostro lavoro». Sacrosanto.
Le chiavi della partita: Ibon “tiene un plan” ma Chus Mateo lo rende inoffensivo
La difesa madrilena sul perimetro è semplicemente perfetta e toglie il respiro ad una squadra che di tutto ciò ha sempre fatto un grande punto di forza.
La transizione difensiva poi è una seconda chiave di lettura del successo Real: togliere la rapida entrata nei giochi agli uomini di Navarro è un po' come toglier loro il respiro.
Globalmente grande prova difensiva per la squadra di Chus Mateo, decisamente il modo migliore per affrontare una macchina da canestri come quella andalusa.
A livello numerico emergono il 5/25 ospite dall'arco, i 21 assist locali e la netta differenza nei punti dal pitturato, 38-28.
Gaby Deck è l'MVP che guida il Real al successo
24 punti in 30'15", 8/10 da due, 2/4 da tre, 24 di valutazione e +17 di plus/minus.
“El tortuga” domina la gara soprattutto perchè i numeri sono importanti ma essendo maturati quasi interamente nel momento chiave della gara contano ancora di più.
L'argentino è sempre più pedina chiave nello scacchiere bianco: si moltiplicano le gare in cui il valore della sua prestazione corrisponde a quello della squadra.
Tra gli ospiti il solo Kravish è parso all'altezza della situazione.
Impossibile non menzionare il lavoro dello staff madrileno: in stagione, a parte la caduta di Manresa, nessuno aveva fermato completamente l'attacco di Malaga come accaduto oggi. Chapeau!