Euroleague, è la sera di Hommes e del Baskonia: Valencia, questo è un fracaso total (-39)
Partita letteralmente senza storia. Alla Fernando Buesa Arena nel round 26 di Euroleague il Baskonia di coach Penarroya ha letteralmente seppellito Valencia con un 114-75 che descrive alla perfezione quanto successo in campo. Primo tempo a favore di Thompson e compagni, che hanno preso il vantaggio con un break di 9-0 dal 12-17 al 21-17: da quel momento in poi nessuno si è più voltato indietro, con i taronja demoliti con il passare dei minuti ed usciti dal match nel terzo quarto.
Al derby spagnolo di oggi i ragazzi di Penarroya arrivavano con due ko consecutivi in trasferta, l'ultimo in casa della Virtus Bologna, mentre quelli di Mumbru hanno perso in casa dello Zalgiris ed in casa con l'Olympiacos. Qualche assenza: Sedekerskis in casa Baskonia ed il terzetto Alexander, Jimenez e Van Rossom per Valencia.
4 giocatori in doppia cifra per gli ospiti, con i 15 di Harper, i 13 di Lopez Arostegui ed i 10 di Webb e Rivero. 5 giocatori invece oltre i 10 punti per coach Penarroya: 24 di Hommes, 16 di Thompson, 15 di Costello, 14 di Giedraitis e Marinkovic. A quota 0 in soli 7' di utilizzo Markus Howard, con 0/5 dal campo, 3 falli e 2 palle perse.
La partita: altra valanga Baskonia in Euroleague
Partita sostanzialmente senza storia alla Fernando Buesa, con Valencia che regge l'urto per oltre 15' prima di cedere alle folate offensive di un Baskonia ispiratissimo e - poi - incontrollabile in un secondo tempo davvero a senso unico. Partono meglio i taronja grazie ai 6 di un ispiratissimo Lopez Arostegui: il +5 del 6' sarà il massimo vantaggio e - pure - l'ultimo di un match dominato dall'atletismo e dinamismo di un Hommes già a quota 10 alla prima sirena.
Nel secondo periodo il Darius Thompson show prende in mano la situazione: l'ex Brindisi ne mette 10 dopo averne realizzati 6 nel primo quarto e manda in fuga i suoi sul +11 (57-46) prima dell'ultima parola firmata Lopez Arostegui. 16 del play visto in Italia, 12 di Hommes (8/8 in lunetta) ed 8 di Marinkovic: la squadra di Penarroya ne mette 30 nei secondi 10' e prova a dare il primo strappo, che si rivelerà poi essere quello decisivo visto il secondo tempo inesistente da parte di Prepelic e compagni.
La terza frazione è aperta dalla nuova accelerata di un Baskonia che non vuole regalare chance di rientro ai taronja, con ancora Hommes protagonista, in coppia con Giedraitis: 8 del lituano e 4 dell'ex Cremona spediscono Prepelic e soci al nuovo massimo svantaggio del 30' (+20, prima che Harper fissasse il -17 dell' 81-64). La squadra ospite è tutta nelle mani di Harper, che ne mette 9 sui 16 complessivi: troppo poco per restare in partita.
L'ultimo quarto lo apre Lopez Arostegui con il cesto del -15, ma è l'ultimo sussulto prima della valanga: un break devastante di 21-0 in 4'15" sigillato da Costello, Hommes, Marinkovic e Giedraitis manda i titoli di coda definitivi ad una partita già indirizzata nel terzo quarto. Ai locali entra tutto ed è tempo di show time con giocate in campo aperto e triple da ogni posizione, la squadra di Mumbru si disunisce, prende l'imbarcata ed è pesantemente distrutta con un -39 che non ammette repliche.
Il record di Hommes guida la valanga di Penarroya
Una notte da record. Alla Fernando Buesa Arena ci si ricorderà a lungo di questo 3 marzo 2023, è la notte del record di Daulton Hommes: l'ex ala di Cremona distrugge la difesa di Valencia con una prova pazzesca in nemmeno 20' di utilizzo, fatta di 24 punti e 6 rimbalzi, oltre ad un assist, 1 stoppata e ben 7 falli subiti. Il record del #34 di coach Penarroya non è dato tanto da queste cifre, quanto da quel 15/15 a cronometro fermo che lo pone in cima alle classifiche all time della squadra basca in Euroleague: spodestato dal primo posto Arvydas Macijauskas.
La squadra di casa parte un po' contratta perdendo qualche pallone di troppo e non trovando tiri puliti, ma è - appunto - Hommes a suonare la carica: l'energia del lungo visto in Italia è doppia rispetto a compagni ed avversari, ciò si traduce in seconde opportunità e tiri liberi conquistati nella tonnara sotto le plance, tutti poi convertiti egregiamente.
La valanga rosso-blu è guidata sapientemente da un Darius Thompson che sul parquet prima fa il realizzatore e - poi - si diverte a mandare in buca (o meglio, a canestro) i compagni: 16 saranno i punti dell'ex brindisino, numero già raggiunto in un secondo periodo giocato da marziano e dominatore assoluto. Nella ripresa meno tiri e tante assistenze: alla fine sarà doppia cifra anche in quella voce (11), per una prova complessiva da 7/9 dal campo e 3 rimbalzi in 24'.
Un Baskonia perfetto: ritmo altissimo, massacrante a rimbalzo difensivo ed offensivo (doppiati i taronja in entrambe le voci per un 43-21 complessivo), una condivisione di palla ottimale con 23 assist ed un crescendo di qualità che è aiutato sì da un Valencia oggettivamente ridotto a mo' di fantasmino Casper sul campo, ma certamente imponente negli ultimi 15' di gioco.
La squadra di casa nel break di 21-0 ad inizio ultimo quarto fa vedere tutto il proprio repertorio: transizioni offensive cui è impossibile star dietro anche guidando una F1, canestri a ripetizione nei primi 10" dell'azione, triple costruite in maniera perfetta da Thompson e compagni e voli sopra al ferro di giocatori atletici come Hommes, Raieste e Costello, che stampa un'altra prova eccellente da 15 punti ed 8 rimbalzi.
Alla voce plus minus un pauroso +195 di squadra con +37 per Marinkovic a guidare il dato, ma ciò che descrive alla perfezione tutto è il 147 di valutazione con 7 giocatori sopra quota 10 (4 sopra quota 20). 39/65 dal campo, 23/27 in lunetta, 67% da 2 e 50% esatto dall'arco: la squadra dei Paesi Baschi non è nuova a questo tipo di partite nella massima competizione europea, ma farlo nella serata da 0 di Howard fa ancor più impressione.
Valencia in linea e poi seppellito: secondo tempo inspiegabile
Un buon avvio quasi illusorio poi la lenta fuoriuscita del Baskonia divenuta inarrestabile tra 15' e 35'. Si può riassumere così la serata di Euroleague per Valencia. Devastati i ragazzi di Mumbru, che nel post partita chiede scusa ai tifosi dichiarando che in questo modo non si può perdere: la sfida dei taronja sta nelle parole del suo coach, logicamente non contento di una prestazione che è stata buona solo per pochi minuti.
A nulla è servita la buona prova di Harper e Lopez Arostegui, con il resto della squadra travolto dall'energia basca con il passare dei minuti senza appello e senza scuse. Il massacro valenciano trova padri e madri già nel primo tempo, con la squadra di Penarroya che ne mette a referto 57 nei primi 20': concedere fiducia ad un team come quello rosso-blu è tale e quale al sanguinare davanti ad uno squalo, puoi fare mille scongiuri ma finirai sempre per essere sbranato, divorato.
Certamente quando il Baskonia trova queste serate è squadra ingiocabile ed incontrollabile probabilmente per chiunque, ma l'atteggiamento valenciano è stato passivo e questo determina il massacro della Fernando Buesa. Valencia sbranato a rimbalzo e letteralmente fatto sparire dal campo nell'ultimo quarto, ma quando incassi 57 punti nei primi 2 tempi ed altrettanti nei secondi due è anche difficile analizzare, commentare e trovare chiavi di volta di un no-game. Massacro totale in terra basca.
Ripetiamo, in una situazione del genere parlare dei rimbalzi o delle percentuali concesse ai baschi è quasi inutile, se non "singolare": certamente alla squadra di Mumbru è mancata energia, ma anche aggressività ed attenzione. Si potrebbe dire che è mancato oggettivamente tutto, perché quando si prendono queste batoste è logico che da una parte esiste una squadra-valanga e dall'altra una che non è in campo.
Foto credit Baskonia ed Euroleague