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Xavi Pascual sarebbe un possibilissimo candidato all'eventuale successione ad Ettore Messina sulla panchina dell'Olimpia Milano. Una storia, quella del "pino" milanese, ancora tutta da scrivere.

La panchina dell'Olimpia Milano è, come moltissime altre, oggetto di grandi attenzioni riguardo il proprio futuro, fattore che sta sostanzialmente bloccando anche il mercato dei giocatori.

Come sappiamo Ettore Messina ha contratto, rinnovato qualche tempo fa, sino al 2024 e gode della piena fiducia del Gruppo Armani, a partire dai suoi vertici. Francamente ci risulterebbe assai difficile che arrivasse una decisione in direzione cambiamento da parte dei dirigenti e quindi ogni scenario in tal senso non potrebbe prescindere da una scelta dell'attuale Presidente/Coach milanese.

In fondo di dubbi ce ne sono stati molto pochi in questi anni, perfino nel momento della famosa notte di novembre in cui l'Efes banchettò al Forum (51-80) su una squadra a pezzi, quando fu lo stesso Messina a mettere in discussione la sua posizione, informando dalla sala stampa che avrebbe parlato con il Sig.Armani ed il Sig. Dell'Orco per capire se fosse ancora il condottiero migliore per guidare i biancorossi. Prontamente arrivò una grande dimostrazione di stima da parte dei suddetti ed infatti non se n parlò proprio più. E quella fu scelta da grande club con idee chiare, senza alcun dubbio.

Come sono andate lo cose nei mesi seguenti lo sappiamo tutti. L'odissea vissuta da una squadra nata per frequentare i quartieri alti di Eurolega e che si è ritrovata ad avere come compagne di viaggio in classifica Asvel, Alba e Panathinaikos ha raggiunto il suo punto più intensamente basso il 26 gennaio, quando nel Principato è arrivata la quinta sconfitta di fila nonchè quattordicesima in 17 gare tra il round 5 ed il Round 21 della competizione.

Lì era tutto finito, come lo è anche per la matematica oggi dopo la doppia trasferta Istanbul-Tel Aviv, tuttavia vi è stata una reazione che ha portato ad una prima serie di successi (6) inframezzati però dal clamoroso rovescio in Coppa Italia, quando se ne è andato ufficialmente anche il secondo obiettivo stagionale.

Nonostante il rendimento eccellente che è seguito le speranze di riacciuffare la quota Playoff non sono mai state minimamente concrete: sarebbero serviti miracoli assolutamente non alla portata di questa squadra (e forse di nessun altra), un grandissimo aiuto dalle rivali, con entrambe le cose non verificatesi, ed ecco catalogato il terzo flop del 2022/23.

In queste convulse settimane, in cui l'effimera speranza si è scontrata con la realtà, c'è stato, come ci conferma più di una nostra fonte da diverse settimane, un contatto tra Ettore Messina e Xavi Pascual, Coach catalano vincitore dell'Eurolega 2010 col Barça, attualmente allo Zenith, dove il suo contratto scade a fine stagione e con i cui colori ha disputato la scorsa campagna continentale (e quella precedente) con ottimi risultati sino all'esclusione delle squadre russe.

Il nativo di Gavà è stato individuato dall'attuale allenatore dei meneghini come il profilo ideale per sostituirlo in caso di sua uscita. Grande mente cestistica, persona di eleganza naturale e di grandissimo equilibrio, con lunga e vincente esperienza a questi livelli, è stato pensato come uomo ideale per il futuro biancorosso.

E Pascual ha una grande voglia di Eurolega, così come la stessa Eurolega ha voglia di ritrovare Pascual se è vero che le sirene verso un possibile ritorno in "blaugrana" così come quelle di un possibile, clamoroso approdo sulla panca dei rivali di sempre del Real sono suonate diverse volte in stagione. Ed anche queste porte non sono certo chiuse al momento.

Ma lo stesso Pascual quell'Eurolega la vuole subito ed ecco che dopo il primo contatto con Messina qualcosa potrebbe esser cambiato, se è vero che vi sarebbero ancora dubbi sulle decisione del Coach di Catania, cosa che ovviamente porterebbe ad un nulla di fatto se la proposta al collega catalano dovesse ricomprendere un ulteriore anno di attesa.

Andrebbe poi considerata, nel caso, la permanenza dello stesso Messina come "President of basketball operations", visto il doppio ruolo che ricopre oggi. In caso di uscita completa da Milano un'ipotesi di ritorno in NBA è ritenuta da taluni credibile, ma anche qui non vi sono certezze, ivi comprese quelle sull'eventuale destinazione nordamericana.

Sia chiaro, oggi non vi è ancora nulla di certo, salvo il contatto tra i due, in alcuna direzione e questo, tornando al punto iniziale, non riguarda solo Milano. Al momento attuale ci sono in seria discussione almeno una dozzina di panchine della massima competizione continentale e tra i nomi più noti soltanto Bartzokas e Zeljko Obradovic sono assolutamente certi di sedersi sullo stesso pino la prossima stagione. Tutto ciò ovviamente sta bloccando tantissime trattative ed oltretutto potrebbe portare ad un discreto numero di scelte tecniche effettuate ancor prima di conoscere chi guiderà quei giocatori, cosa non certo ideale.

Lo scorso anno, di questo tempi, erano ampiamente note diverse mosse, ad esempio proprio Milano su Pangos e Davies, piuttosto che Madrid su Musa tra le altre, perché c'erano maggiori certezze sugli allenatori. Ora con tanti dubbi a partire dalle grandi di Spagna, dall'Efes bicampione e da tante altre situazioni, lo stallo è notevole. Almeno all'apparenza.

(Photo credit: Gigantes del Basket, aprile 2020)

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