Copa del Rey 2025 | La finale sarà Real Madrid-Malaga. Battute Gran Canaria e Tenerife
Real-Malaga l'atto finale della Coppa del Re. Gran Canaria e Tenerife coraggiose ma insufficienti per superare le due squadre in testa anche alla Liga Endesa.
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Real Madrid contro Malaga è il verdetto del sabato di semifinali de la Copa del Rey 2025 e azzardiamo anche il meglio che la Liga Acb propone al momento, Barcellona permettendo. E da spettatori neutrali, nulla di cui lamentarsi.
Appuntamento a domenica ore 20.00 per capire se sarà la 30ima Copa per le Merengues o la terza per gli andalusi.
Unicaja Malaga - La Laguna Tenerife 90-83
Ci si aspettava battaglia e Txus Vidorreta e ragazzi non han mancato di dare tutto contro una Malaga che si dimostra ancora una volta squadra con tantissime risorse. L'Unicaja vince replicando la griffe dei quarti contro Badalona, piazzando il decisivo parziale nel terzo quarto (34-21).
Gli uomini guidati da Ibon Navarro inaugurano la gara in maniera positiva, cercando di adeguare sin da subito il match ai ritmi prediletti. Attacco in transizione e tantissimi buoni tiri da vicino, che arrivano grazie alla solità fluidità offensiva. Sima e Kravish ne beneficiano, con l'ex Venezia che segna 9 punti nel solo primo quarto. Saranno addirittura 21 alla sirena.
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Tenerife non è qui per fare lo sparring. Sembra che faccia fatica a restare in scia per tutti i primi dieci minuti ma appena Malaga rallenta un poco (anche per via dei problemi di falli di Sima), Tenerife trova i suoi riferimenti sotto canestro. 11-0 di parziale a cavallo del mini intervallo con Shermadini protagonista (10 punti consecutivi) e gli isolani che toccano anche il +5.
Malaga non si scompone, risponde e all'intervallo si è sempre sul filo. Un filo che resta in equilibrio sino a metà del terzo quarto quando la tripla di Alberto Diaz da l'abbrivio giusto ai verdi-viola per realizzare la fuga decisiva di serata. Huertas è ancora una volta commovente (18) ma non sufficiente per completare la rimonta.
Negli ultimi dieci minuti, Malaga tocca il massimo vantaggio (+15), prima di passare il finale a rintuzzare gli assalti di un'orgogliosissima Tenerife, mai doma. La squadra di Vidorreta esce a testa alta dalla Copa del Rey, al cospetto di una Malaga che trova 51 punti dalla panchina e che è sempre sembrata in controllo delle emozioni e dell'andamento della partita.
Rispetto alla chirurgica cura del pallone avuta in semifinale, 10 perse per gli andalusi, superati però dalle 15 di Tenerife, piuttosto sanguinose. E ora finale per Malaga, per riportare la Copa in bacheca dopo l'edizione 2023, vinta ma con un prospettive ben diverse da quelle attuali da vera e propria contender.
Dreamland Gran Canaria - Real Madrid 63-80
Dura un tempo la coerenza tra il main sponsor e l'ambizione dei padroni di casa, prima che salga in cattedra la spietata solidità del Real Madrid di Chus Mateo. Ora le Merengues trovano l'ostacolo Malaga per doppiare il successo dello scorso anno e toccare quota 30 alla voce Copa del Rey.
Inizio a dir poco farraginoso, 2-0 dopo 2', il Real pareggia 2-2 a metà del primo tempo e a qualcuno potrebbe venir il dubbio che si parli di una partita con sede al Bernabeu. Ma il Real è in trasferta e anche in grande difficoltà contro Gran Canaria. Semplicemente non segna con nessuna delle sue innumerevoli armi. 10 punti segnati, 12 tiri (vs i 18 degli avversari), 0/6 da 3 e 5 perse. I numeri di un incipit complicato.
Gran Canaria senza strafare allunga e vola sul +14 con un 9-0 di parziale ad inizio del secondo periodo. Il pubblico di casa ci crede, ma qualche errore di troppo (7 perse dei gialli) e un Real che pian piano si riassesta, riportano sulla terra il palazzetto di Las Palmas.
Hezonja con 8 punti è artefice del rientro dei blancos, a conferma dell'investitura ricevuta ieri da Chus Mateo stesso e il Real chiude a contatto con i padroni di casa. Se Hezonja emerge come leader, il Real può contare anche su leadership consolidate e nella ripresa, quando più serve arriva il momento di Campazzo.
Dal 35-30 GranCa, due triple dell'argentino sbloccano i suoi e danno avvio ad un parziale fondamentale che gela le velleità canarine. Shurna rimette punti a tabellone, quando il punteggio è ribaltato e Madrid è a quota 43. 13-0 e ora in fuga ci sono gli ospiti.
Homesley (15) e Tobey (9) duettano e trovano il fondo della retina per tenere a contatto l'entusiasmo del palazzo, ma Campazzo è ispirato da dietro l'arco (9 punti nel quarto) e il Real si prepara al colpo di grazia. E chi meglio di Llull? Il veteranissimo segna 7 punti per iniziare, +15 e contesa conclusa. Il Real controlla, gestisce, scollina oltre quota 20 (+22 sull'80-58) e da minuti e fiducia a Fernando che segna 8 punti dei 10 personali nel parziale.
La truppa di Lakovic si scioglie sul più bello, dopo la stellare prestazione per eliminare Valencia una serata piuttosto magra al tiro che al contrario degli avversari, comunque largamente favoriti, non son riusciti a raddrizzare. Vista la splendida cornice casalinga ovviamente un peccato uscire con un secondo tempo molto negativo.
Grande capacità di reazione del Real. Dopo primi 20' molto complicati le Merengues han sistemato tutti i numeri piuttosto desolanti prima dell'intervallo. 7/15 da 3 e 11/12 da dentro l'arco nella ripresa. Due partite che han necessitato di un Real ben allacciato seppure non sempre perfetto sui 40 minuti. Qualcosa che non è perdonabile fare contro la Malaga di Ibon Navarro. Forse, Clasico escluso almeno per tradizione, la finale più eccitante alla vigilia e che ora andrà in scena domani alle ore 20.00