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Leday al tiro contro Wetzell, Alba
Leday, mvp di serata contro l'Alba - photocredit: Olimpia Milano X

L'Alba si presta, l'Olimpia non tradisce, a Milano i padroni di casa vincono agevolmente 100-68, gestendo in maniera matura e lungimirante la prima partita del sesto doppio turno della stagione di Euroleague. Milano ottiene una convincente vittoria contro i tedeschi che arrivavano da 4 vittorie negli ultimi 5 scontri diretti.

La cronaca della partita

Milano inaugura una settimana pregna di pressione per la doppia occasione casalinga con qualche problema di troppo in termini di roster. Alle incertezze sulle condizioni di Nebo e soprattutto di Causeur si aggiunge l'assenza di Dimitrijevic. L'Alba si presenta come un ostacolo abbordabile ma forse i brutti ricordi della trasferta d'andata consigliano Milano a non fidarsi.

L'Alba gioca da Alba, cercando di stressare i ritmi e provando a far gara a chi ne fa uno in più. Il freschissimo ex McCormack, la mano di Thomas e l'atletismo di Procida, fanno bella mostra del meglio che può offrire Berlino, quando la partita è proprio all'inizio. Tra le caratteristiche dell'Alba però non figura l'efficacia difensiva (18ima su 18) e Milano senza strafare e girando 10 effettivi riesce a fare comunque gara di testa. 

Di certo non si respira quella tensione agonistica delle grandi occasioni e in questo clima l'Olimpia si concede qualche distrazione, perdendo diversi palloni, troppi palloni. Sono addirittura 9, per una squadra che di media ne perde 12, non pochi. E l'Alba rimane li. -4 con il tap-in sulla sirena dell'intervallo di Wetzell.

Il terzo quarto è un bel film già visto, solo 6 giorni fa a Belgrado contro il Maccabi. L'interruttore è accesso e per i berlinesi non c'è più partita. 31-10 di parziale totale, 1 sola persa (13 alla fine) 6-2 per iniziare che regala la prima doppia cifra di vantaggio. La minifuga di Milano viene sancita dagli 8 punti consecutivi di Shields (12 nel quarto) e dal tris di Leday. Sfondamento, capovolta e doppia tripla. +19 massimo vantaggio (fino a quel momento, si arriverà al +32 della sirena) e una partita che a livello di risultato ha già consegnato ai posteri la propria sentenza. 

La squadra di Messina si conferma matura, gestendo con agio due partite da vincere e vinte, sapendo leggere i momenti della gara e tirando le giuste corde dell'intensità fisica e difensiva per poter vivere finali facili. Finale che permette la rotazione completa del roster, un show di talento di Mirotic e delle apprezzatissime standing-ovation per il montenegrino stesso, per Leday e Shields. Dall'Alba all'Alba, Milano si può dire che che ha rivisto la luce di un ambiente ora vivo e accanto a questa squadra. Un clima che sarà un'arma in più nell'appuntamento di giovedì contro il Partizan, che si prevede ben più probante.

 

La brutta partita dell'Alba

Forse una delle peggiori versioni recenti della squadra della capitale tedesca. Difficile fare un bilancio di una serata così complicata, non la prima, immaginiamo non l'ultima. La sinistra sensazione di giocare al gatto col topo dei primi due quarti, la tremenda conferma del secondo tempo della partita. Un'Alba in partita per volere dell'atteggiamento più conservativo dell'Olimpia, che per meriti propri.

E basta il primo strappo per staccarsi dal match, come i velocisti sullo Zoncolan attenti più al tempo massimo che alla prestazione. Il problema è che questa squadra non sembra aver conservato caratteristiche specifiche che hanno reso i gialloblu, seppur un progetto mai troppo vincente, una compagine scomoda se in serata e un lido perfetto dove poter sviluppare talenti giocando una pallacanestro moderna e brillante.

Una difesa inesistente, una minima resistenza emotiva e l'impressione di una squadra poco decisa e molto confusionaria rispetto alle priorità da ricercare anche in attacco. Questo caos è ben visibile anche tra i confini nazionali dove la squadra di Israel Gonzalez è 14ima. Seppure con uno sguardo interessato allo sviluppo dei nostri due alfieri Procida e Spagnolo (stasera out), una prestazione non all'altezza del palcoscenico per l'Alba giunta alla 8va sconfitta consecutiva.

 

I protagonisti di serata

Difficile trovare un singolo che emerga dalla bellissima serata del Forum. Il tabellino ci consegna il solito artistico ventello di Mirotic (21), un ricco Leday da 18, 6 rimbalzi e 26 di valutazione e uno Shields con 16 e grande protagonista del perfetto terzo quarto risultato poi letale per gli ospiti. 

Forse la menzione speciale spetta a chi finora è stato importante si, ma spesso in secondo piano. Ottima la partita di Bolmaro (11+8 assist), il migliore dei suoi nel primo tempo, ma bravo ad attaccare lo sguarnito ferro berlinese e creare pressione allo spuntato attacco ospite.

Buon contributo anche per Gillespie, motivato anche dal duello con colui che ha sostituito (McCormack) e sempre più calato nel ruolo richiesto dallo staff meneghino. Bene anche Brooks con 12 punti e più simile all'ottimo rendimento che spesso offre in LBA. Una serata perfettamente gestita nei minutaggi, nella selezione delle scelte. Gestione figlia di una chiarezza nelle gerarchie che regala un'Olimpia sicura, serena e competitiva.

Mirotic da il cinque a Flaccadori
Mirotic top scorer, Flacca unico a 0, gerarchie e unione nell'Olimpia di serata - photocredit: Olimpia Milano X
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