Reyer-show da 4 in fila, Derthona impantanato nella ripresa
Successo numero 4 in fila in LBA per la Reyer, che ferma anche la corsa di Derthona al Taliercio e continua il proprio percorso di risalita e crescita che si è visto nelle ultime settimane. Negli ultimi 6 giorni la squadra di Spahija ha messo al tappeto la seconda e la terza della classe, dando dimostrazione di grande forza, solidità e qualità nelle giocate. 89-80 il finale del match giocato al Taliercio, con Venezia che ha avuto 5 giocatori in doppia cifra.
23 di un grande Granger per gli oro-granata, che hanno anche 13 punti da Spissu e Watt, 11 di Moraschini e 10 di un determinante Mike Bramos. I bianco-neri ne hanno 23 di un eccellente Christon, 16 di Radosevic, 15 di Macura e 13 di Severini. Con questo successo i ragazzi di Spahija volano a quota 26 in classifica, mentre quelli di Ramondino restano fermi a quota 34. Presente al Taliercio a guardare gli oro-granata anche Gasper Vidmar, premiato dalla società lagunare nel pre-partita.
La partita
Partita pazzesca quella vissuta al Taliercio, con Venezia e Tortona che hanno giocato per 40' una pallacanestro davvero bella, fisica e tattica, oltre che molto tecnica. Un successo meritato per la squadra di Spahija, che ha condotto per tutto il secondo tempo dopo aver sofferto l'altissima percentuale dall'arco della squadra di Ramondino, abile a crivellare con costanza.
Per quel che riguarda l'andamento del match, è presto raccontato il primo tempo: la Reyer si affida a Granger, Moraschini (grande impatto) e Watt, trovando tanti punti grazie ai tiri liberi ed un'ottima percentuale da due punti, mentre Derthona ha 24 dei 47 punti con tiri dall'arco, di cui 3 di un Severini chirurgico. Equilibrio totale al Taliercio, con le due squadre che sin scambiano spesso e volentieri la leadership, tra giocate in isolamento e azioni molto ben costruite.
Nella ripresa dopo l'affondata flash di Radosevic per la parità è arrivato Marco Spissu show: il play azzurro ha piazzato 8 punti in un amen dando la prima vera spallata al match con un break di 10-0 che crea un solco in doppia cifra di margine. Gli ospiti provano a restare incollati al match grazie ad un Macura finalmente preciso ed il solito Christon, oltre alla solidità di Radosevic. Si va all'ultimo mini intervallo sul 70-63 per i locali, che non sono riusciti a spaccare del tutto il match.
L'ultimo quarto si apre bene per i piemontesi, che con le giocate dei soliti Christon e Radosevic si riporta a -3, ma il primo segnale di nuovo break oro-granata arriva con una tripla dalla "mattonella-Bramos", ovviamente dal capitano: il #6 oro-granata rispolvera il tiro da lontano e sono dolori. Granger in lunetta ed al ferro mettono carne sul fuoco, Brooks trova la tripla dal palleggio ma sempre Christon è l'ultimo ad arrendersi tenendo 2 possessi di distanza. Fa esplodere la Santa Barbara ancora Bramos, che in uscita dai blocchi strappa il match e consegna 2 punti alla Reyer.
4x4 Reyer in LBA: grandi segnali dalla laguna
La Reyer lancia grandi segnali di crescita in LBA: la squadra di Spahija è alla quarta vittoria consecutiva e piomba con il fiato sul collo di Varese, caduta con Reggio Emilia in casa. Un successo ovviamente sofferto visto e considerato che l'avversario è di grande livello, ma assolutamente meritato e legittimato da una ripresa giocata in crescendo e con grande solidità. Tante le chiavi del successo, dal grande coinvolgimento di tutti alla conquista della lotta a rimbalzo, sino alle giocate clutch di Bramos e Granger, oltre a dei dettagli tattici non da dimenticare.
Partendo da quest'ultimo fattore, la difesa a zona alternata 3-2 e 2-3 toglie riferimenti offensivi a Derthona, che comincia a perdere lucidità e cala nettamente di precisione dall'arco complice una rotazione finalmente aggressiva e precisa di tutti e 5 i giocatori impegnati sul parquet. La presenza di un esterno come Parks permette a Spahija di togliere il pick and pop al duo Christon-Severini, devastante nel primo tempo, oltre che di contenere meglio Filloy: da 8/15 al 20° a 10/30 al 40° nel tiro da lontano spiega tutto.
L'attacco oro-granata alla zone-press piazzata da Ramondino già nel secondo quarto è l'altra chiave del successo: per una squadra che vuole correre non è mai semplice giocare contro una difesa che mira a rompere il ritmo, ma la Reyer nel secondo tempo lo ha fatto al meglio per larghi tratti grazie ad una continua rete di passaggi e l'utilizzo di esterni abili a trattare il pallone. Dall'altra parte Venezia per correre doveva controllare i rimbalzi: così è stato, con Derthona che non ha retto l'urto, finendo per pagare dazio 39-29.
L'impatto di Spissu in uscita dalla panchina e di Granger dal quintetto base è altro fattore chiave, ma la partita Venezia la ha vinta trovando tanti protagonisti, dal più continuo uruguagio al play azzurro, sino ad un Watt molto solido ed un duo di esterni molto brillante come Parks e Moraschini, che hanno messo grandissima energia nei minuti in cui sono stati in campo. L'impatto nel momento topico di Bramos e Brooks è da scuole basket, con il capitano che ha messo il siluro del ciaone a 120" dal termine.
La nota di merito più grande da dare a Spahija ed alla squadra è la grande difesa, concentrata, sul pezzo e quasi mai in difficoltà nel secondo tempo: i cambiamenti apportati dal tecnico croato all'intervallo hanno funzionato. Seconda nota di merito, enorme, l'esecuzione nei momenti topici. La squadra veneziana nei momenti di massima difficoltà è rimasta concentrata trovando quelle soluzioni e situazioni che voleva: esperienza e - finalmente - consapevolezza.
Derthona sconfitto ma non ridimensionato
Il Derthona resta impantanato negli ultimi 20' al Taliercio, restando vittima delle proprie percentuali dall'arco crollate vertiginosamente e di una lotta a rimbalzo che ha visto la Reyer comandare per 39-29. La difesa di Spahija cambia lo spartito nel secondo tempo, coach Ramondino riesce a trovare i giusti adeguamenti solo con le giocate di Radosevic e Christon, ma perdendo riferimenti nel pick and pop con Severini. Fisicità, cambio di piano partita e giocatori sotto tono le note negative, Christon, Severini ed un match di grande livello sono però da sottolineare
La Reyer costringe coach Ramondino a cambiare spartito nel secondo tempo, andando a cercare con più continuità soluzioni vicino al ferro non facili complice la fisicità degli esterni e dei lunghi a disposizione di Spahija e trovando molta meno precisione nel tiro dall'arco, che è crollato da un eccellente 8/15 di metà partita ad un 10/30 conclusivo. Di fatto, si è avuto un 2/15 certamente non positivo per i piemontesi nella ripresa: in tal senso i meriti sono della squadra oro-granata, che ha ruotato su ogni giocatore con attenzione.
I piemontesi non hanno certo giocato una partita negativa, trovando in Christon il primo faro offensivo da 23 punti e vero trascinatore continuo, mentre dalla panchina la presenza di un lungo fuoriclasse come Leon Radosevic ha fatto penare e non poco Tessitori soprattutto: l'ex Bayern ha chiuso con 16 punti in 23' e 3 rimbalzi, martellando con enorme continuità da due punti (6/6). Filloy ha avuto poi un ottimo impatto sparendo nella ripresa, mentre Macura ha trovato l'unica fiammata nel terzo quarto finendo poi per uscire lentamente dal match.
Se a ciò ci si aggiunge la serata negativa di Cain e nerissima di Harper il giochino è presto fatto, con coach Ramondino che ha avuto più di qualche giocatore al di sotto degli standard ed è chiaro che in queste serate non ce lo si può permettere. La vena di Severini che ha chiuso un primo tempo da 11 punti e 3/4 dall'arco si è spenta nel secondo tempo, con l'azzurro molto ben controllato dalla difesa lagunare.
Il piano partita preparato da Ramondino è stato impeccabile per 20', mentre nella ripresa gli adattamenti di Spahija hanno indirizzato la sfida verso la Reyer, che ha giocato davvero molto bene. Ripetiamo, Derthona esce con 0 punti ma non ridimensionato e non sconfitto nel gioco: la squadra piemontese ha dimostrato a tutti perché è terza in classifica ed ha messo in difficoltà una Venezia in salute e chirurgica. La fisicità e la lotta a rimbalzo il primo problema della serata del Taliercio, ma siamo certi che è stato solo un episodio.
Foto credit: Reyer, Derthona e LBA