Piu' Fener, piu' fame: giu’ il Real
Round 28 con uno dei match di cartello di questa giornata: il Real Madrid ospita il Fenerbahce. Pubblico delle grandi occasioni, c’e’ Jaycee Carroll tra il pubblico, standing-ovation per lui, ma lo stesso Bodiroga accanto a Florentino Perez. Hanno scelto una bella partita!
LA PARTITA
Primo quarto di sostanziale equilibrio, con Tavares molto cercato che non si fa pregare per farsi trovare. Dall’altra parte e’ Dorsey ad essere in palla, anche a rimbalzo con tre carambole gia’ catturate nei primi 10’. Punto su cui ha battuto evidentemente nel piano partita Jasikevicius, con gli ospiti con gia’ 15 rimbalzi (a 8), con ben otto giocatori gia’ a referto su questo fondamentale. 15-20 il parziale.
Secondo quarto che si apre con il Chacho a distribuire caramelle per un goloso Poirier, sempre efficiente quando in campo. Interessante il tiro da tre fino a questo punto: 0/4 Real, 3/16 Fener. Modo opposto di interpretare la partita.
Calathes non e’ da meno rispetto al Chacho, Hayes-Davis che porta in carrozza i suoi contro un Real falloso e distratto, +11 e timeout obbligato Mateo. Il trend a rimbalzo continua, con ben 10 rimbalzi offensivi gialloblu contro i solo 3 blancos. Troppi. Tutti gli 11 giocatori scesi in campo per il Fener hanno segnato almeno due punti. Non male.
Secondo quarto che si conclude sul 33-43.
SECONDO TEMPO
Primi due quarti con un Real svogliato (leggi Campazzo e Yabusele), terzo quarto che si apre in modo opposto con il Real che fatica – non potrebbe essere altrimenti contro una squadra da final 4 – ma ci mette la voglia (leggi il Campazzo di cui sopra). Il quarto fallo di Tavares al 25’ complica i piani, la partita torna comunque sulla parita’, punto piu’/punto meno, con il Fener che fatica a segnare – le maglie si stringono molto, Yabusele ad usare tutta la sua fisicita’.
Qui pero', fine terzo quarto, la partita diventa da play-off, scaldandosi (tecnico a Mateo, particolarmente nervoso), accenno di rissa Campazzo-Calathes, con il primo forse un po’ ingenuo nel non pensare di trovare pan per i suoi denti con un marpione come Calathes. Doppio antisportivo per sedare subito gli animi. 56-67 per gli ospiti, 0 triple segnate in trenta minuti per i bianchi.
Arbitri spesso criticati, anche dal sottoscritto, ma qui dobbiamo solo applaudire: gestione perfetta del momento caldo.
Due minuti di leadership vera di Llull ad inizio quarto quarto, difesa e primo tiro da tre. Due-minuti-due: necessario. Il Real pero’ gioca con troppa leggerezza (Deck), regali falli, e’ molle a rimbalzo – 16 rimbalzi offensivi turchi – il Fener segna da seconde, anche terze opportunita’ ed e’, un po’ all’improvviso direi, +16 meta’ quarto. Biberovic molto maturo, Hayes-Davis da MVP.
Non basta il ritorno di Llull – tardivo, meritava piu’ minuti stasera – troppa leggerezza ancora una volta madridista (questa volta Musa e Yabusele a distinguersi in negativo). Finisce 79-89.
Il Fener ha piu' fame e vince
Terza sconfitta consecutiva per i blancos, dopo quella della scorsa settimana con il Pana, altro avversario diretto a Maggio, e quella prima della pausa con Milano. 0-2 anche contro il Fener in questa regular season, che dimostra di essere bestia nera per gli uomini di Mateo. I gialloblu sono navigati, tengono la fisicita' madridista, sono relativamente lunghi in panchina - buoni contributi da tutta la panchina, di fatto - e riescono ad incanalare la partita dove vogliono loro. Menzione speciale per Biberovic, giocatore cresciuto molto in questa stagione: se non sara' NBA, e' il futuro dell'Eurolega. Compleanno di Jasikevicius festeggiato al meglio: il roster esegue quel che chiede il coach, momento positivo che prosegue.
Il Real manca di tante cose questa sera: voglia di difendere il proprio canestro a rimbalzo - gia' menzionato in precedenza il dato a rimbalzo offensivo Fener - voglia di piegare le ginocchia, una certa sonnolenza da alcuni giocatori chiave - Hezonja, Campazzo, Deck - che si accendono veramente a sprazzi ma non puo' bastare. Feeling da pancia piena: ci puo' stare ad inizio Marzo. Meglio comunque non abbassare la guardia, da questo punto di visto forse la Virtus poteva sperare di incontrare un Real che arrivera' a Bologna voglioso di dimostrare il n. 1 seed di fatto gia' conquistato.
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