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La gara dell'Ulker Arena tra Fenerbahce e Virtus Bologna è un no game dopo appena 5 minuti di gioco: i turchi prendono il largo in modo perentorio e comandano con autorevolezza fino al 104-72 finale.

Una vittoria che conferma il grande periodo di forma ritrovato del Fener e la discontinuità delle vu nere in quella che è una stagione europea di ups & downs.

La gara

La Virtus inizia bene la partita: asseconda i ritmi alti imposti dai turchi, ma allo stesso tempo attacca bene e va a rimbalzo con autorità: il parziale bolognese si assesta sul 6-12. Da quel momento arriva l'ennesimo blackout della stagione bianconera che si prolungherà fino al punto di non ritorno.

Il Fener mette alcune cose a posto, attacca con più lucidità e prende fiducia quando vede che le triple entrano con grande continuità. Si arriva così in un amen al 31-12 dopo uno strabordante 25-2 di parziale. Lo showtime gialloblu, poi, continua anche nel secondo quarto aperto da una delle tante triple sontuose segnate da Wilbekin che, per non farsi mancare nulla, segna anche di tabella il 53-26. Il 58-29 alla sirena dell'intervallo è già pietra tombale sul match.

Il secondo tempo altro non è che un lunghissimo garbage time che è quasi inutile commentare. La Virtus prova ad abbozzare una difesa a zona, ma non chiude prontamente gli angoli e allora il Fener punisce sistematicamente da quelle mattonelle. I turchi accarezzano anche il +40 di vantaggio all'interno di una gara che non ha più nulla dire.

Impressionanti i numeri del Fenerbache. Soprattutto quello del tiro dall'arco: 50% con 20 triple segnate e record di squadra in Eurolega eguagliato. Dominio anche a rimbalzo (43-30) confermando quello che era stato il trend dell'andata, seppur con esiti completamente diversi. Ottimo anche il 27/13 nel rapporto assist/palle perse dei padroni di casa contro il 21/17 avversario che annovera troppe palle perse banali. Insomma, tripudio turco e caporetto bianconera.

fenerbahce virtus

E' tornato il Fenerbahce di inizio stagione

Dopo due mesi in cui la pallacanestro del Fenerbahce era stata celestiale - quasi incomprensibilmente visto che si trattava di una squadra rivoluzionata e in gran parte con interpreti nuovi - la compagine di Itoudis aveva perso brillantezza e non era più riuscita a riproporre quello stile di gioco.

Ecco, quel Fener si è rivisto con grande autorevolezza alla Stark Arena una settimana fa e ha confermato di essere tornato questa sera in una partita che ha comandato in lungo e in largo dimostrando a tratti una superiorità quasi imbarazzante rispetto all'avversario in qualsiasi aspetto.

Il Fener, a questi livelli, è squadra che sa muovere la palla in modo impressionante in attacco grazie alla presenza di un play come Calathes che riesce a tracciare le geometrie giuste ma anche grazie a un grande utilizzo del pick&roll centrale (spesso rifiutato dal portatore di palla) e dall'alto/basso.

In particolar modo il quintetto più usato da Itoudis, ovvero quello formato da Calathes-Wilbekin-Pierre-Davis-Motley è di un impatto veramente riguardevole. Si tratta di un quintetto che, soprattutto nel reparto ali, vanta fisicità ed atletismo a bizzeffe grazie a due giocatori (Pierre e Davis) che sono perfetti vicini a Motley e che oltre ad aprire il campo sono anche ottimi in fase difensiva, in grado di cambiare su qualsiasi avversario.

Non è un caso che questa rinascita gialloblu coincida col tanto atteso ritrovamento di forma di Dyshawn Pierre. Il migliore in campo stasera e quello che ormai è chiaro essere uno degli uomini chiave di Itoudis: sa giocare in post, tirare dall'arco con grande continuità, tagliare spalle al difensore, andare a rimbalzo con esplosività e cambiare sistematicamente in difesa. Anche stasera il referto dice 20 punti con 5/7 dall'arco, 3 rimbalzi e 22 di PIR.

Tra le tante cose buone si è rivisto in campo anche Nemanja Bjelica che non aveva mai giocato un minuto in Eurolega alla sua stagione di ritorno in Europa. L'impressione è che un giocatore della sua intelligenza non ci metterà molto a entrare nel sistema di Itoudis; a cui dovrà essere aggiunto anche un fuoriclasse come Tyler Dorsey.

Insomma, il Fener rimette con prepotenza il suo nome nel novero delle contender per il titolo.

Si spegne ancora la luce per la Virtus Bologna...

Partizan, Olympiacos, Barcellona e ora Fenerbahce. Iniziano ad essere numerose le "imbarcate" che la Virtus Bologna sta subendo in questa Eurolega. E sono anche di più quei momenti in cui i bianconeri staccano completamente la luce e subiscono dei parziali che vanno molto vicini ai 20 punti. E poi è normale che una squadra che non spicca per talento offensivo (ovvero una squadra che non è fatta per vivere di parziali) non riesca a recuperare un disavanzo così presante.

Sinceramente c'è poco da dire dal punto di vista tecnico. Quando il blackout è così evidente e prolungato poi risulta difficile e pressoché inutile anche interloquire su situazioni tattico-strategiche. Semplicemente il Fenerbahce è stato nettamente superiore - in alcuni momenti anche in modo imbarazzante - in tutti gli aspetti del gioco.

A questo punto sarebbe necessario comprendere cosa succede nella testa di giocatori e allenatore quando avvengono questi momenti di rottura prolungata. Oppure capire quello che non succede tra giocatori e allenatore. Perché evidentemente o i giocatori non riescono a mettere in pratica quello che il coach dice loro oppure il coach non riesce a toccare le corde giuste per frenare lo strapotere avversario.

Onestamente non riusciamo a trovare una risposta a questo quesito. E questa constatazione rende il tutto ancora più preoccupante perché sono proprio i problemi che sembrano più insolubili a essere quelli più profondi e forse ineludibili.

Sta di fatto che la partita di questa sera, in un certo senso, conferma quella che è stata la stagione della Virtus Bologna. Ovvero una stagione in cui non è mai stata trovata continuità di rendimento; in cui non c'è mai stata quella bilanciata ed equilibrata via mediana che, del resto, caratterizza le squadra che lottano per i playoffs. E' stata una stagione di continui alti bassi con ottimi momenti di pallacanestro ed altri pessimi.

Ad oggi, quindi, questa squadra non sembra pronta per affrontare la post-season in Eurolega. Durante la prossima settimana c'è un doppio turno che questa volta è davvero ultima spiaggia per le vu nere. O arriva un 2-0 o ogni velleità di playoffs finirà veramente. Chissà, seguendo il tracciato di questa pazza stagione potrebbe anche essere che i bianconeri si ricompattino e piazzino un'ottima vittoria contro il Partizan. Non ci sorprenderemmo.

Ma vedere al 3 di marzo gli stessi errori di ottobre non è un buon segnale.

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