Nel segno di Marinkovic il Baskonia torna a vincere
Il Baskonia riassapora la vittoria in Liga, violando il Palacio des Esportes de Murcia
Il ko che aveva interrotto la striscia del Baskonia è presto archiviato, con i ragazzi di Penarroya che riescono ad espugnare Murcia in una gara combattuta ma quasi sempre condotta nel punteggio.
La truppa di Sito Alonso concede così il suo scalpo per 87-80.
Un rapido resumè del match della Jornada 18 di Liga nel nostro racconto per punti.
Il Baskonia, il backcourt e le fatiche di coppa
La squadra di Penarroya si è mostrata a Murcia in una veste non certo delle più baldanzose, dopo la clamorosa battaglia contro l'Efes.
Le problematiche legate ad Henry, l'ancora precoce inserimento di Heidegger, la scavigliata occorsa ad Howard molto presto nella gara, l'appannamento di un Thompson provato dalle imprese europee, sono tutti elementi hanno fortunatamente trovato una validissima risposta nella prova di grandissima autorità di Vanja Marinkovic.
Il serbo è stato autore di un primo tempo clamoroso da 18 punti, per poi concludere la sua gara con 25 e 4/6 dall'arco.
Quando si è incartato un po', non essendo tra l'altro per natura un grande creatore, c'è stata qualche difficoltà in più per una squadra che non è riuscita a giocare il suo ritmo più classico nel corso della gara.
Il saldo assist-to-turnover (14/11) indica chiaramente una performance un po' sottotono per il miglior team in assistenze dell'intera Liga, ma che comunque è stata compensata con la caparbietà e la presenza nella gara, che hanno consentito una vittoria di ottima fattura, senza richiedere la più grande qualità di gioco.
McFadden e una Murcia pugnace
Murcia esce da questa sfida sconfitta, ma tutto sommato non insoddisfatta, per una gara di carattere che ha creato più di un grattacapo agli avversari.
Il Baskonia è infatti riuscito ben poco a correre come è solito fare, costretto ad attaccare spesso a metà campo da una transizione difensiva di buona qualità. La palla è stata condivisa con diligenza nell'attacco di Sito Alonso, sebbene le conclusioni e le soluzioni non fossero sempre le più precise.
A guidare i padroni di casa sono stati Anderson prima, McFadden poi.
L'ex Efes si è segnalato particolarmente nella prima parte di gara, punendo con frequenza sulle uscite dai blocchi e, soprattutto, sul suo causare ed attaccare i cambi contro i lunghi baskonisti. Queste situazioni sono diventate sempre più rare e così è anche un po' sbiadito il suo protagonismo.
Molto più spiccato è stato nel finale quello del veteranissimo di Flint, che ha tentato di prendersi sulle spalle i suoi segnando dall'arco a ripetizione (20 punti, con 5/11) nel finale per tentare di insinuare insicurezze nel Baskonia.
Cinismo basco
Nonostante questo, i baschi sono riusciti ad avere la meglio. Riflettendo su una prova in cui il tabellino propone dati quasi simmetrici per entrambe le compagini, eccetto quello dei rimbalzi (44-35), che quindi ha evidentemente pesato molto, è stata la consapevolezza di squadra dei baschi a decidere la gara.
Murcia ha avuto dei palloni per svoltarla e, quando non sono circolati dalle mani di McFadden, non è riuscita ad essere sufficientemente pragmatica, a cominciare da un falloso Travis Trice (9 punti, con 1/6 dall'arco).
I baschi invece sono stati capaci di piazzare un paio di recuperi chiave con contropiede - uno propiziato dalla perfetta esecuzione di un cambio difensivo di Costello, che poi ha concluso con la bimane dal lato opposto - e di gestire saldamente tutti i possessi, per tornare a mettere fieno in cascina nella ripresa rincorsa verso una vetta composta da squadre che pare non accennino a fermarsi.
Una settimana di solidità e vittorie che rintuzza il percorso del Baskonia.
Photo credit: ACB Facebook, Baskonia e UCAM Murcia Twitter