Dopo la vittoria nel recupero di martedì contro il Real Madrid, l'Efes cade contro il Partizan di Zeljko Obradovic, 84-97 il risultato finale. È una sconfitta molto pesante in vista della volata finale verso i playoff per i campioni in carica, che ora rischiano davvero di rimanere fuori dalle migliori otto, anche se nulla è ancora deciso.

Quella contro il Partizan è la terza sconfitta nelle ultima quattro partite, non esattamente quello che ci si aspettava in un momento così importante della stagione da una squadra come l'Efes, che ci aveva abituato a finali di stagione ben diversi negli ultimi anni.

La partita

La partita inizia molto bene per i turchi, che approfittano del brutto approccio del Partizan per mettere fin da subito tanti punti tra le due squadre. La palla si muove bene e i tiri, ben costruiti, trovano spesso il fondo della retina. Il primo quarto termina 23-11 in favore dei padroni di casa. Nel secondo quarto, il Partizan entra in campo con un atteggiamento diverso e in quattro minuti piazza un parziale di 13-2 che ristabilisce l'equilibrio. L'Efes che, è giusto dirlo, è alla sua quinta partita in nove giorni, non riesce a limitare l'energia dei serbi, che chiudono il primo tempo avanti di due lunghezze, 37-39.

Il terzo quarto è molto combattuto. L'Efes ritrova un po' di vitalità e, guidato da Clyburn, risponde colpo su colpo al Partizan. L'ex CSKA segna 12 punti nella terza frazione di gioco, che si conclude sul 64-63 per i turchi. L'ultimo quarto, però, condanna la squadra di Ataman. Dopo tre minuti di equilibrio, il Partizan, con Punter protagonista, piazza un parziale di 16-0 che chiude la partita. L'Efes non riesce più a trovare la via del canestro in alcun modo e finisce per innervosirsi e intestardirsi in forzature individuali che non portano a nulla di buono. Il digiuno dei turchi dura quasi quattro minuti, quelli che decidono la sfida.

L'Efes gioca solo due quarti, ma il Partizan ha tanti meriti

Nonostante l'alto numero di partite ravvicinate, una squadra come l'Efes, in un momento così delicato della stagione, non può permettersi di avere dei blackout come quelli del secondo e del quarto periodo. In Eurolega se giochi solamente due quarti su quattro non puoi vincere, a maggior ragione contro questo Partizan.

La squadra di Obradovic, escluso il primo quarto, ha giocato una grande partita. È riuscita a giocare la sua pallacanestro, esaltando le caratteristiche e il talento dei propri giocatori. Tutti quelli che sono entrati in campo hanno contribuito in maniera positiva per vincere questa partita. A fine gara sono cinque i giocatori in doppia cifra, guidati dai 19 punti di Punter, protagonista, con giocate di puro talento, nello strappo decisivo con cui il Partizan ha vinto la partita.

La vittoria dei serbi, però, è una vittoria del collettivo, è una vittoria di una squadra che sa quali sono le proprie potenzialità, ma soprattutto di una squadra che ha compiuto un percorso di crescita e di miglioramento incredibile nel corso della stagione, e, ancora una volta, tanti meriti vanno a Zeljko Obradovic.

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