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Un periodo positivo, una crescita sul piano del gioco, della mentalità, delle idee, della solidità e della cementificazione del gruppo. La Reyer deve dimostrare tutto questo nel turno 11 di LBA, nella trasferta - complessa - sul campo di una Reggio in crisi nera di risultati ed alle prese con l'esonero di coach Menetti arrivato due settimane fa, oltre ad un ultimo posto poco edificante per una squadra storica come quella emiliana.

Gli oro-granata reduci dal ko beffardo di Badalona vogliono reagire e tornare a vincere fuori casa in campionato dopo 2 mesi senza squilli (l'unico a Trieste a metà del mese di ottobre), dando continuità alla vittoria in rimonta nell'ultima uscita casalinga contro Brescia in uno scontro direttissimo per la zona playoff. Gli emiliani hanno perso a Milano la settimana scorsa e cercano i due punti contro una big per uscire dalle sabbie mobili.

Alla sfida del Pala Bigi la squadra di De Raffaele arriva senza Bramos ma con un morale comunque alto dopo la grande prova Europea, nonostante il ko, i locali perdono coach Sakota per covid ed hanno aggiunto RJ Nembhard da pochissimo al proprio roster. Sarà gara particolare per Vitali e De Nicolao, grandi ex della serata.

Una partita da batticuore quella tra Reggio e Reyer, con gli oro-granata che hanno disputato una partita offensivamente perfetta per larghi tratti, senza però mai uccidere definitivamente la partita: un grande errore, perché gli emiliani hanno retto l'urto, rialzato la testa dal -17 e risposto colpo su colpo fino ad avere i tiri per vincere.

LA REYER PASSA A REGGIO DOPO DUE OVERTIME

Non sono bastati 40 minuti, non ne sono bastati nemmeno 45: ce ne sono voluti 50 per decretare la squadra lagunare come vincitrice del match più bello dell'anno in LBA. Il finale 101-115 punisce oltre i suoi limiti ed oltre le sue responsabilità una Reggiana volitiva, coriacea e solida, guidata dal solito commovente Cinciarini. La squadra oro-granata ha 52 punti dal duo Spissu-Granger.

34 in 10', il miglior primo tempo in LBA per la Reyer

Il primo quarto della Reyer in LBA sul campo di Reggio è stato qualcosa di devastante. Gli oro-granata hanno approcciato bene, benissimo la partita, segnando a ripetizione e mandando a bersaglio tutte e 5 le triple tentate: due di Moraschini e Granger, una di Willis. Tutti tiri con grande logica, costruiti con estrema attenzione e cura, con voglia di passarsi il pallone ed una condivisione importante.

Nel complesso la squadra di De Raffaele ha realizzato 12 dei 17 tiri dal campo tentati nel primo quarto, con una percentuale del 100% da oltre l'arco (5/5) e del 58% da due punti (7/12), oltre che un immacolato 100% in lunetta. Il 71% dal campo è probabilmente la miglior percentuale realizzativa complessiva dell'intero campionato in un singolo quarto per gli oro-granata.

Se si avevano dubbi sul contraccolpo psicologico che poteva avere la sconfitta bruciante di Badalona, il primo quarto del PalaBigi ha tolto ogni possibilità di domanda e perplessità: nessun problema, nessuna paura, nessun rimbalzo negativo nella testa, nel cuore e nell'animo di una squadra esperta e navigata.

I viaggianti - pur subendo 23 punti - hanno tenuto una media altissima di corsa in contropiede nel primo quarto, trovando spesso canestri a difesa non schierata o nei primi 15" dell'azione: in questa stagione è successo poche volte di vedere un ritmo così alto ed un gioco così pulito e corale della truppa lagunare.

Pur dovendo riconoscere che i bianco-rossi non sono certo la miglior difesa del campionato, è doveroso dire che quanto ha prodotto Venezia va molto al di là di quelli che sono i limiti e le difficoltà di una Reggiana in crisi di risultati e con un ultimo posto che aleggiava come spettro.

WILLIS AL TIRO, UNA BELLA PROVA DELL'EX BRINDISI

Dal -17 ai due overtime, una Reggio commovente che non muore mai

Che Reggio fosse squadra orgogliosa non lo si scopre di certo oggi. La squadra allenata da Sakota - non in panchina per covid - recupera 17 punti di svantaggio e portando per tre volte la Reyer a sudare la vittoria. Dopo il massimo disavanzo in negativo ad inizio secondo quarto, i reggiani hanno macinato punti con l'ex Vitali e con un Cinciarini da 12+15 assist.

Non è stato un episodio, però: a pochi minuti dal termine - 3 circa - i viaggianti si sono trovati nuovamente alle porte della doppia cifra di margine, ma non sono stati capaci di controllare i ritmi ed uccidere definitivamente la partita: ancora il play ex Milano, stavolta con Olisevicius, ha guidato la squadra alla rimonta e ad un pareggio che è significato primo overtime.

Nei primi 5' i locali hanno avuto la possibilità di mettere ko Venezia, ma la scarsa lucidità e la poca precisione hanno concesso agli ospiti il riaggancio a 98: proprio il tiratore lituano ha segnato uno dei canestri che poteva valere i 2 punti, ma i compagni non sono stati così lucidi da blindare il risultato.

Alla fine, nonostante il finale dica 101-115, il pubblico emiliano esce dal PalaBigi con l'idea di una squadra ritrovata mentalmente, con ancora entusiasmo e con un cuore che è infinito. Certo, alla fine il 69% in lunetta può aver pure influito, ma i problemi probabilmente sono stati altri. Le prove ottime di Olisevicius, Hopkins, Cinciarini e Vitali non sono bastate per i due punti, da rivedere la reattività difensiva in tanti momenti.

OLISEVICIUS, BUONA PROVA DEL LITUANO

Granger e Spissu, la matrice dei piccoli a spingere la Reyer

La vittoria della Reyer ha probabilmente un nome ed un cognome: Jayson Granger. Il play uruguagio non viene da buone prove in LBA, ma ha spinto i compagni all'impresa solo sfiorata in quel di Badalona, con Spissu. Proprio i due esterni sono i perni sul quale è cresciuta, maturata ed arrivata la vittoria a Reggio: 52 punti combinati, 14/26 dal campo, 55 di valutazione, 12 assist.

Il folletto ex Sassari ha costruito la prima fuga mettendo in ritmo i compagni ed ha realizzato la seconda, sia creando vantaggi per i lunghi che realizzando canestri a ripetizione con triple perfette; l'ex Baskonia dopo esser partito fortissimo ed aver disputato un secondo tempo importante, ha segnato o assistito praticamente tutti i canestri di Venezia nel secondo overtime.

Una prova devastante dei due piccoli, che - partiti in quintetto - si sono caricati la squadra sulle spalle ed hanno guidato i compagni al sacco di Reggio.

Nel complesso, però, è un gran bel successo di squadra, tra qualche patema d'animo di troppo: le prove di Watt, Willis e Moraschini testimoniano questo dato, con l'azzurro che ha realizzato 9 punti, catturato 6 rimbalzi e servito 6 assist. Da aggiungere anche il solito ottimo impatto di Tessitori da 9 punti e 5 rimbalzi in 20' di utilizzo.

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