Real Madrid 2023/24: roster, forza, debolezze ed ambizioni
Real Madrid ai blocchi di partenza del 2023/24 di Eurolega con l'ambizione di sempre: competere fino in fondo e sollevare trofei.
I campioni vanno decisamente alla ricerca del "repeat", cosa che manca dai titoli del '67 e del '68.
Mercato limitato in termini di numeri ma qualitativamente eccezionale, visto che la firma è stata solo una ma risponde la nome di Facundo Campazzo. Se i campioni in carica aggiungono la miglior PG di Eurolega nel ruolo dove sembravano più deboli, cosa attendersi se non una stagione di estrema competitività? Stagione iniziata con l'ennesimo titolo in Supecopa.
Sono usciti Hanga, Randolph, Williams-Goss e Cornelie ed oggi le rotazioni sono molto più stabilite. Da non sottovalutare che potrebbero entrare in gioco giovani dal futuro brillantissimo come Hugo Gonzalez, Egor Demin e quell'Ismaila Diagne (17 anni il 20 dicembre) che ha esordito in Liga facendo cose favolose nientemeno che nel "clàsico".
Coach Mateo, in silenzio, con la tranquillità e consapevolezza che appartengono solo a persone di alta qualità, porta avanti il suo lavoro. Ad oggi sono 4 titoli in 6 competizioni in cui ha allenato. Ma non diteglielo, perchè vi dirà che sono solo 3 perchè «la Liga 2022 è di Pablo». Classe.
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pag 2 - IL ROSTER
pag 3 - LA FORZA
pag 4 - LE DEBOLEZZE
pag 5 - LE AMBIZIONI
⛹️♂️ ¡A por el 1⃣er título de la temporada! ⛹️♂️
— Real Madrid Basket (@RMBaloncesto) September 15, 2023
🔜 #SupercopaEndesa pic.twitter.com/844Jz8QzFK
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Squadra al completo. Accarezzato per ampliare le possibilità nel ruolo di 4 il ritorno di Garuba, che ha fatto scelte differenti, per quel tiratore puro di cui si è parlato si vedrà in stagione.
G - Campazzo, Rodriguez. Llull, Causeur, Alocen, Abalde
F - Musa, R.Fernandez, Hezonja, Deck
PF/C - Ndiaye, Yabusele, Tavares, Poirier
Da valutare l'inserimento, ad oggi non ancora ufficiale, del grande talento Hugo Gonzalez, già saldamente nelle rotazioni di Liga, di Egor Demin e di Ismaila Diagne.
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LA FORZA
L'asse play-pivot non sarà considerata così fondamentale nella pallacanestro odierna, ma se hai Campazzo e Tavares direi che tanto male non stai. La miglior PG della competizione ed il giocatore che più influenza e determina le gare e le scelte avversarie.
Poi... c'è un mondo di talento, fisicità ed esperienza. Da Musa a Hezonja, da Deck a Yabusele per arrivare ad un centro di riserva come Poirier, titolare in quasi tutte le rivali, fino al trio delle meraviglie Sergi-Chahco-Rudy, che poi è un quartetto se ci aggiungiamo Causeur, l'uomo delle gare che contano.
Eli Ndiaye si è già dimostrato pronto cancellando Nikola Mirotic a Kaunas, dopodiché chi rischia di aver minuti contati qui è gente come Abalde, oltre ad un Alocen che resta però un mistero per le condizioni fisiche dopo anni di inattività.
Infine quei giovani straordinari di cui si è detto. Non serve altro.
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LE DEBOLEZZE
Dura trovarne, ma forse una va considerata: l'età dei grandissimi Rudy, Chacho e Sergi, gente che come vediamo nella foto sotto celebrava l'Eurolega già nel 2015... Restano uomini fondamentali quindi la loro gestione, eccellente nel 22/23 come dimostra il rendimento del Chacho quando contava a fine stagione, è un fattore chiave.
Un tiratore puro, nel ricordo delle gesta di Jaycee, non c'è, anche se poi le stesse guardie, Hezonja, Musa e tutti gli altri, escluso il solo Tavares non possono far pensare ad una vera e propria debolezza. Resta però il fatto che i momenti più difficili sono arrivati proprio quando le percentuali dall'arco sono state pessime.
Il 4? E' vero che di ruolo puro c'è solo Yabusele ma le alternative trovate con Deck e con Hezonja hanno comunque pagato alti dividendi.
Un piccolo riferimento va fatto alla questione del rinnovo di Walter Tavares, che scadrà a giungo, quando il capoverdiano avrà 32 anni. Da Madrid trapela ottimismo, il giocatore ha glissato spesso: dovesse essere cosa che si trascinasse a lungo potrebbe causare qualche malumore. Non mancherà, o meglio non manca già ora, chi è disposto ad offerte faraoniche.
Infine l'eterna questione Chus Mateo. L'uomo, come detto, lavora con la chiara consapevolezza del ruolo che ricopre e lo sta facendo al meglio. Che poi a Madrid ad ogni eventuale sconfitta appaiano i fantasmi dei potenziali sostituti è cosa nota che non cambierà nemmeno questa stagione, a firma di una stampa che non esita quotidianamente a prendere determinate posizioni. Serve equilibrio ed è la caratteristica principale di chi siede sul pino della "casa blanca". Non è poco, anzi.
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LE AMBIZIONI
Arrivare fino in fondo, nulla di differente.
Vestire il "blanco" vuol dire essere competitivi sempre. Nessuno in Europa ed in patria ha il record delle "merengues" dal 2011 in poi, quando iniziò l'era Laso dopo anni veramente bui.
Vista l'età avanzata di tanti protagonisti importanti non ci stupirebbe una gestione della stagione a velocità di crociera, indipendentemente dal record. Gestire e distribuire lo sforzo è obiettivo chiave poichè l'esperienza per poi vincere su qualsiasi campo a questa squadra non manca.