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Il Real Madrid soffre più del previsto ma alla fine vince 96-86 contro il Valencia, in una partita che i campioni in carica hanno giocato ben al di sotto degli standard stagionali. Ancora una volta non sono bastati quaranta minuti per decidere la partita, anche se oggi il Real non ha avuto problemi a imporsi nel supplementare, a differenza di quanto successo una settimana fa contro l'Efes quando sono serviti ben quattro overtime prima che i Blancos vincessero la partita.

Al Wizink Center, il Valencia è stato capace di mettere in difficoltà la squadra di Mateo giocando a viso aperto e dimostrando più di una volta di avere le carte in regola per vincere, poi però nell'overtime sono mancate le energie e l'impresa è sfumata.

La partita

Inizio complesso per il Real Madrid che litiga con le percentuali al tiro e fatica a contenere gli scatenati Jones e Davies. Il Valencia è entrato in campo con la sua solità aggressività difensiva ma è in attacco che gli uomini di Mumbru sono decisamente più ispirati rispetto al solito. Il Real prova a reagire affidandosi come sempre al talento dei suoi campioni, i quali però non riescono a sbloccarsi; dopo 10' gli ospiti conducono 24-16.

Nel secondo quarto l'attacco del Valencia si ferma, ma i Blancos sono ancora contratti e non ne approfittano immediatamente. Il rientro in campo di Tavares è fondamentale per i Blancos che, viste le difficoltà al tiro, cercano con costanza il proprio lungo e giocano a due con lui. Il Valencia non sa come contenere il capoverdiano e il Real arriva a un solo possesso di distanza. Il primo tempo, però, si chiude con i taronja ancora avanti di cinque lunghezze sul 35-40.

Dopo un intervallo più lungo del previsto per qualche problema al cronometro, le squadre rientrano in campo un po' fredde e i ritmi si abbassano rispetto al primo tempo. Il Real continua a non essere particolarmente brillante, ma il Valencia è calato molto e la squadra di Mateo ritrova il vantaggio con i canestri di Yabusele e Campazzo. Dopo 30' è +3 Madrid, 58-55.

Le difficoltà per i Blancos non sono ancora finite. L'inizio di ultimo periodo è di nuovo a favore del Valencia che piazza un parziale di 10-3. Davies continua a essere un fattore per l'attacco dei taronja colpendo anche da dietro l'arco e portando i suoi a +6. Il Real non si arrende e reagisce immediatamente con un gioco da quattro punti di Hezonja e un altro pick&roll di Tavares. Nel finale punto a punto, le triple di Llull e Campazzo sembrano bastare per regalare la vittoria al Real, ma una magia di Harper manda la sfida all'overtime.

Llull segna i primi cinque punti del supplementare, il Valencia risponde con Davies e Inglis, poi la squadra di Mumbru si spegne, smette di segnare e il Real non ha problemi a vincere la partita gestendo con totale tranquillità i possessi finali.

Jones e Davies non bastano a un buon Valencia

Una sconfitta lascia sempre un po' di amaro in bocca, soprattutto se arriva dopo un overtime, ma il Valencia questa sera non ha nulla da rimproverarsi e può uscire dal Wizink Center consapevole di aver fatto vedere delle ottime cose che non si possono collegare esclusivamente alla prestazione sottotono del Real. È anche merito della squadra di Mumbru se i Blancos hanno faticato per lunghi tratti di gara.

I taronja sono partiti molto forte, hanno aggredito la partita e hanno sorpreso la squadra di Mateo che evidentemente non si aspettava un inizio del genere da parte degli avversari. Questo ha messo un po' di pressione al Real e non gli ha permesso di giocare con l'autorità e la tranquillità solite.

Il Valencia ha saputo colpire con costanza la difesa del Madrid e lo ha fatto muovendo bene la palla e costruendo dei buoni tiri, cose che non sempre si sono viste fare alla squadra di Mumbru. I 20 assist di squadra sono uno dei migliori dati di questa stagione e nascono dalla capacità di leggere quello che la difesa del Real concedeva, come nel caso di Davies (19 punti) che ha messo in costante difficoltà la retroguardia madrilena con il suo tiro dalla media e dalla lunga distanza, punendo la scelta di Tavares di rimanere quasi sempre dentro l'area.

Jones (17 e 6 assist) e Jovic hanno saputo gestire con ordine i ritmi della squadra e se il Valencia è rimasto sempre in partita, gran parte del merito è loro che hanno servito assist ai compagni e si sono messi in proprio trovando canestri importanti quando il Real provava ad allungare.

Rimane il rammarico di aver mollato così facilmente nell'overtime, ma onestamente era difficile aspettarsi di più da questo Valencia.

Tavares è dominante

Più dei canestri di Llull e più dei canestri di Campazzo, quello che ha permesso al Real di vincere, nonostante una prestazione di un livello decisamente più basso rispetto al solito, è stato un Edy Tavares dominante.

La partita del capoverdiano si è chiusa con una doppia doppia mostruosa da 18 punti e 19 rimbalzi per un un 32 di valutazione complessiva. Anche se il Valencia è una squadra molto fisica, non c'è un giocatore che ha le caratteristiche per arginare Tavares, che infatti ha fatto quello che ha voluto. Complice l'assenza di Poirier, è stato in campo più di 38 minuti, un minutaggio altissimo per lui, ma necessario; visti i problemi generali della squadra era impossibile privarsi dell'unico giocatore che ha messo costantemente in difficoltà gli avversari.

Che fosse catturando un rimbalzo, attirando un raddoppio o giocando un pick&roll, Tavares ha sempre creato un vantaggio e per tutta la partita è stato un rebus irrisolvibile per la difesa del Valencia. Se il Real ha evitato la sconfitta il merito è quasi del tutto suo.

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