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Dalla terza sfida stagionale tra Virtus Bologna e Olimpia Milano era lecito aspettarsi qualcosa di molto diverso dalle prime due uscite (tra semifinale di Supercoppa e andata di Eurolega) e infatti così è stato.

I primi due atti dello scontro tra le due maggiori compagini italiane erano stati "bruttini", per usare un eufemismo, per motivi diversi. Nel primo caso perché le due squadre venivano ancora dal periodo di preparazione, nel secondo perché entrambi i roster erano già menomati da numerosi infortuni e dentro un periodo di trasformazione.

In ogni caso ne erano uscite due partite dai ritmi molto bassi, dai numerosi errori, dalla spiccata fisicità e fallosità. Vediamo qualche numero.

Nella gara di Supercoppa entrambe le squadre avevano tirato malissimo dall'arco: 23.1% Milano contro 23.3% Bologna. Ma la Virtus aveva nettamente prevalso a rimbalzo 32-45. Identico il rapporto assist/palle perse.

Nella sfida di Eurolega al Forum la sfida a rimbalzo è stata quasi pareggiata dai meneghini sul 35-37, ma mentre l'Olimpia ha continuato a tirare male dall'arco (25%), i bianconeri in quella sfida hanno fatto decisamente meglio (37.5%). Insomma, se c'erano due varianti che potevano essere circolettate in vista del terzo atto quelle erano rimbalzi e percentuali nel tiro dalla lunga distanza.

Eppure dalla gara giocate ieri sera, nonostante questi due precedenti, era quasi normale aspettarsi una gara ad alto punteggio. Milano veniva da un mese di dicembre di grande ripresa in cui ha capito di essere fatta per giocare ad alte intensità. E lo ha fatto ritrovando la difesa e anche una certa efficacia offensiva nonostante l'assenza di un play puro. 35.3%, 42.3% 3 42.3% le percentuali dall'arco nelle ultime tre gare di Eurolega; 28.6%, 21.7%, 27.6% le percentuali da tre punti concesse agli avversari sempre nelle suddette gare. Sono dati inequivocabili.

La Virtus veniva da un dicembre molto buono dove ha ridato luce al proprio percorso europeo. Come nel caso di Milano - prendendo questa volta a campione le partite con Alba, Maccabi e Fenerbahce - alte le percentuali dall'arco (38.9%, 25% e 54.5%) e basse quelle concesse agli avversari (22.2%, 23.8%, 32%).

Insomma le squadre arrivavano alla sfida della Segafredo Arena in stati di forma molto simili aggiungendo a tutto questo il fatto che però la Virtus aveva faticato molto a rimbalzo nelle ultime uscite mentre Milano aveva tenuto bene in quella contesa.

Virtus-Olimpia: cosa ci ha detto il terzo atto?

Come ben sapete, l'Olimpia è nettamente prevalsa nella sfida di ieri sera. E cosa ci dicono i numeri? Innanzitutto che si è giocato a ritmi alti e che questo tipo di partita sembra, per conformazione del roster, favorire decisamente i meneghini rispetto ai bolognesi che, invece, possono giocare anche a intensità minori con risultati migliori contro squadre fatte per correre.

Milano ha vinto comodamente a rimbalzo (33-27), ha tirato benissimo dall'arco (45.8%) concedendo anche qualcosa in più del necessario alle vu nere (40.7%) ma soprattutto ha messo a referto 20 assist a fronte di sole 9 perse. Una partita lucida, dalle idee chiarissime ed eseguita alla perfezione. L'Olimpia ha senza dubbio giocato la sua migliore gara della stagione per qualità e continuità di rendimento. Pazzesca la difesa sugli esterni e certi momenti di manovra offensiva: in primis lo short roll di Davies.

D'altro canto la Virtus ha messo a segno un rapporto assist/palle perse di 16/13 ed è stata anche molto fallosa dalla lunetta: solo 9/19. In generale, però, l'impressione è stata che i bianconeri fossero decisamente stanchi e quindi poco lucidi a seguito della sudata vittoria di venerdì contro il Fener. Una vittoria che ha richiesto una sforzo fisico e mentale notevolissimi. Soprattutto per una squadra che annovera ancora tanti infortuni pesanti.

Cosa trarre quindi da questo terzo atto? Che la Virtus è incappata in una sconfitta che, nonostante le ampie proporzioni, è normalissima viste le premesse e il percorso (era molto più importante vincere col Fener che con l'Olimpia per un discorso di obiettivi e classifiche), come ha ribadito anche Scariolo nel post-partita.

Ma ci ha anche detto che Milano può dirsi definitivamente fuori dalla crisi e che sta producendo una pallacanestro sempre di qualità migliore uscita dopo uscita. La gara del Pireo che arriverà in settimana sarà un bel test per confermare questa tendenza. Tuttavia, in ogni caso, l'Olimpia c'è!

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