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E' sabato, le squadre che si giocheranno il terzo posto scendono in campo per l'allenamento e le facce sono quelle che sono: noi scambiamo qualche pensiero con Marko Guduric, uscito sconfitto ieri col suo Fener.

Guduric, come al solito, è disponibilissimo, positivo e sorridente anche in un momento in cui molti altri farebbero fatica a rivolgerti la parola. Campione fuori dal campo come anche dentro. E' giusto sottolinearlo quando si ha a che fare con grandi persone prima che grandi giocatori.

"Marko, ieri dopo un inizio difficile siete riusciti a rimontare. Poi avete avuto un momento difficile tra terzo e quarto periodo in cui avete seg

nato 2 punti in circa 10 minuti. Pensi che sia stato dovuto a un po' di tensione, alla loro ottima difesa, al fatto di non avere avuto i vostri lunghi al meglio? Come puoi spiegare quel passaggio a vuoto?"

"Sì, penso che abbiamo molto sofferto l'assenza dei nostri lunghi. Motley si portava dietro un infortunio; lo stesso Papagiannis non stava bene: stava ancora male per un virus che ha preso nei giorni scorsi. Ovviamente poi il Panathinaikos ha difeso davvero benissimo, rendendo la vita difficilissima a Scottie (Wilbekin, ndr). Sono stati aggressivi fin da subito e hanno giocato una grande partita; hanno meritato di vincere e auguro loro il meglio per la finale".

"Coach Jasikevicius è arrivato a novembre, quindi dobbiamo ricordarci, credo, che arrivare qua alle Final Four sia stato già un grande successo. Il percorso è ancora lungo e penso che il prossimo anno proverete a tornare qua con un gruppo ancora più forte e unito".

"Certamente. Penso che arrivare alle Final Four quando si cambia il coach nel bel mezzo della stagione sia un'eccezione. Spero che questo gruppo possa rimanere unito - il coach e gran parte dei giocatori - per costruire qualcosa di importante nei prossimi 2/3 anni. Questa è la chiave per vincere. Quest'anno il Panathinaikos ha sorpreso tutti costruendo una squadra nuova e arrivando già in finale, ma normalmente le cose migliori arrivano quando stanno insieme per diversi anni, con lo stesso allenatore e un buon nucleo di giocatori. Quindi speriamo di costruire qualcosa di grande nelle stagioni avvenire".

"Grazie Marko! E' sempre un piacere parlare con te".

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