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Le parole di coach Luca Banchi in seguito alla vittoria della sua Segafredo contro Valencia. La Vu nera raggiunge i diciassette successi stagionali in Eurolega e ribalta la differenza canestri con gli spagnoli.

Serviva una risposta in un momento difficile, la risposta è arrivata. La Segafredo supera agilmente Valencia, mantiene il terzo posto condiviso in graduatoria e continua a coltivare il sogno playoff, avvicinando la quota necessaria per terminare la regular season tra le prime sei.

I primi complimenti vanno, senza dubbio, a tutto il gruppo squadra, staff tecnico e dirigenza compresi, poichè nel momento più difficile dell'annata sportiva in corso, almeno fino a questo momento, non era scontato venisse accumulato un +13 nei confronti della nona forza d'Europa; le Vu nere avevano bisogno di scacciare i demoni della Coppa Italia, riprendere il filo del discorso col campionato più difficile del Vecchio Continente dopo quattordici giorni di inattività e superare lo shock di inizio gara dovuto all'infortunio di Shengelia.

Nel post partita, Luca Banchi torna a complimentarsi con tutto il team, in seguito a qualche conferenza meno serena, quantomeno a livello di stato d'animo del coach e di prestazione da parte dei giocatori in campo. La guida tecnica toscana prova a toccare immediatamente i punti più rilevanti dell'incontro, sui quali la sua compagine non si è fatta trovare impreparata: "Una partita molto dura come ci aspettavamo, Valencia è sempre una squadra molto aggressiva e fisica. Entrambe le squadre sono arrivate a questa partita con molte incertezze e punti interrogativi legati a una preparazione molto breve. Credo che la nostra squadra abbia risposto alla grande alle avversità, abbiamo avuto uno sforzo comune che ha permesso di controllare la partita." Il capo allenatore della Segafredo pone sotto la lente di ingradimento la fisicità e la capacità di difendere con forza dell'avversario appena battuto: Valencia, infatti, è la miglior retroguardia di tutta l'Eurolega, grazie ai soli 106 punti concessi su 100 possessi di media, e nei primi minuti è riuscita a mettere in particolare difficoltà i felsinei, limitando, in particolare, la prima costruzione, basando il proprio lavoro su forti "body check" perimetrali e stringendo le maglie all'interno del pitturato. A due minuti dalla fine della prima frazione, però, la Segafredo, complice l'ingresso in campo di Jordan Mickey, riesce ad avvicinarsi alle plance iberiche, riesce a fari girare più velocemente il pallone oltre l'arco e inizia ad insinuarsi all'interno dei pochi pertugi che si aprono nella difesa di Valencia.

"Innanzitutto festeggiamo la vittoria e poi la capacità di ribaltare la differenza canestri." - prosegue coach Banchi - "Non dimentichiamo che abbiamo perso la partita di Valencia di otto punti, quindi questo è un aspetto positivo che è meglio sottolineare, visto che siamo arrivati a questa partita con molte incertezze e con l’infortunio di Shengelia all’inizio. Abbiamo risposto come squadra e abbiamo fatto una prestazione molto matura”. La seconda parte del commento post gara di Luca Banchi descrive perfettamente il momento storico all'interno del quale si trova Bologna: dopo il quarto di finale perso in Coppa Italia contro Reggio Emilia, erano arrivate tante critiche riguardo la mancata condivisione del pallone ed un'attitudine individualista, che quasi mai, per la verità, si era vista fino a quel momento, poi la sosta FIBA, la poca preparazione al match e ancora l'infortunio di Shengelia avevano minato la serenità di un ambiente poco abile nel ricordare quanto di buono fosse stato fatto fino a pochi giorni prima, dunque era necessario rispondere da squadra, da collettivo, e la Virtus lo ha fatto.

Viene chiesto alla guida tecnica bianconera di commentare le ottime prestazioni di Polonara e Mickey, ma niente da fare, anche e soprattutto in virtù di quanto scritto sopra: “Credo si farebbe torto a una squadra che ha fornito una prestazione di alto profilo e i numeri lo testimoniano. Valencia ha una delle difese più efficaci e efficienti di tutta l’Eurolega, siamo riusciti a collezionare un buon numero di conclusioni da due punti. E’ difficile anche per squadre di alto lignaggio riuscire a farlo con la frequenza con la quale lo abbiamo fatto noi. Abbiamo cercato di portare lunghi i nostri attacchi in modo aggressivo, senza una condivisione della palla come abbiamo fatto contenendo a solo 8 il numero delle palle perse di cui credo uno o due sono falli in attacco testimoniano una qualità di prestazione di alto profilo. Se nominassi solo alcuni farei un torto agli altri, credo sia stato il manifesto di un’importante prestazione di squadra.” Non ne vuole sapere coach Banchi di mettere in luce la prestazione di qualche individualità, poiché la forza delle Vu nere si è, senza dubbio, identificata nel collettivo: Bologna ha risposto da grande squadra ad un ottimo avvio di Valencia, che ha condotto i primi minuti della diatriba, poi, dall'ottavo minuto in avanti, è stato dominio bianconero, con la Virtus abile nel passarsi la sfera, pazientare per trovare la soluzione migliore in fase offensiva e capace di non regalare possessi agli avversari. Le otto palle perse, al netto di ventitré assist di squadra, fungono da manifesto al gioco di Luca Banchi, incentrato sulla coralità della pallacanestro e sulle due fasi di gioco portate avanti di sistema. La Segafredo vince, domina e porta avanti la sua idea cestistica, senza snaturarsi, mutare in base all'avversario e farsi prendere dal panico nelle fasi di gara in cui non riesce ad imporre i propri concetti: è una vittoria matura, tutta da "gòdere".

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