PARTNERS

Il Barça di coach Grimau ieri sera al Palau ha dimostrato di aver fatto tesoro delle iniziali difficoltà incontrate durante questo inizio di stagione facendo molto parlare la stampa: il roster, al netto delle separazioni (Mirotić , Higgins su tutti) è competitivo e di alto livello. Dall'altra parte, l'Efes, ha dimostrato che la costruzione di una chimica di squadra è in fase di sperimentazione, anche per le minor partite ufficiali giocate dalla squadra turca in questo inizio stagione rispetto al team catalano. 

Pronti, partenza, via!

La partita è iniziata con un primo quarto abbastanza irreale per le abitudini di Eurolague: nei primi 9 minuti ci sono stati 0 cambi e 0 timeout chiamati. Il ritmo era alto, prevaleva da entrambi i lati la qualità offensiva e si correva da un lato all'altro del campo con rapidità oltreoceanica. Lato Efes si è messo subito in mostra Willis con 8 punti nel primo quarto: fondamentale per capitalizzare lo spazio creato da Larkin e Thompson. Il Barça rispondeva colpo su colpo con un gioco corale fatto di gestioni offensive ottime soprattutto del contropiede e degli spazi utilizzando molto Vesely e Da Silva.

Il primo tempo ha denotato l'imprescendibilità , ad oggi, di Larkin nel gioco offensivo della sua squadra. Hollatz non ha illuminato nel tempo in cui è stato schierato anche a causa del fatto che Clyburn, principale creatore offensivo del secondo quintetto Efes, ieri sera non ha brillato. 

Il primo tempo finisce +6 per la squadra di coach Grimau: 40-34. 

Il secondo tempo si apre con un terzo periodo spumeggiante: 29-30 per la squadra di coach Can. Hernangomez esce fuori alla distanza e piazza 11 punti in questa frazione di gioco dimostrandoci la potenzialità fisica e tecnica che può garantire.

La chiave della partita è stata l'ultimo periodo: il punteggio parla chiaro, il Barca segna 12 punti in più dei rivali negli ultimi 10 minuti portandosi a distacchi che gli hanno garantito una agile gestione del finale concludendo la partita a loro favore per 91-74.

Stats, MVP e tanto altro di Barca-Efes

76,2% è la statistica di maggior rilievo: è la percentuale da due del Barça. Che significato ha? La scelta dei tiri ad alta qualità e basso coefficiente di errore cioè i tiri da vicino al canestro ci dimostra la prestazione di eccellente livello sfoggiata. Il gioco corale dei catalani ha portato a 4 giocatori in doppia cifra (Hernangomez, Parker, Vesely e Laprovitola) e il resto del team tutti a referto a parte Parra e Nnaji. La variabilità offensiva è stata la chiave della vittoria. Menzione speciale per Parker: ultimo periodo di livello superiore e capacità difensive fisiche notevoli, se il ragazzo godrà di benessere fisico potrà essere una delle chiavi della stagione. 

Lato efes il giudizio deve essere obiettivo: sono mancati all'appello due punte di diamante come Clyburn e Thompson. La somma dei loro +/- è zero e insieme hanno tirato 4/19. L'Efes ha bisogno di loro perché l'unico creatore ieri sera è stato Larkin che ha chiuso con un 26 di PIR, encomiabile partita. 

Da segnalare inoltre i 10 rimbalzi difensivi in più presi dal Barca rispetto ai rivali.

Grimau

Dopo tante critiche, Grimau ha dimostrato di avere gestito molto bene la partita. Lui, l'Eurolega l'ha già vinta da giocatore. Se fosse la sua competizione preferita e adatta al suo stile di gioco?

Vedremo, per ora, il Barça si prende due punti meritatissimi. 

Maccabi-Partizan è monologo israeliano sulle note di Lorenzo Brown
Virtus-Zalgiris postpartita, Banchi: "Dobbiamo accelerare il processo di conoscenza reciproca"