Barça-Malaga, squadre appaiate al terzo posto in Liga, è stata la partitissima della Jornada 12 di Liga Endesa. Successo blaugrana che consolida il cammino degli uomini di Jasi.

Malaga arriva al Palau forte di 6 vittorie consecutive tutte con scarti eclatanti. Fatto salvo il successo sul campo dell'Obradoiro di un solo punto, la serie recita +46 con il Betis, +26 con Granada, +16 a Valencia, +26 con Zaragoza e l'ultimo colpo da record, il 117-85 sul parquet del Fuenlabrada.

Ibon Navarro lanciassimo quindi, che trova un Saras Jasikevicius che di contro ha visto i suoi cadere con Badalona ed Obradoiro nelle ultime 4 gare nazionali, sebbene in settimana sia arrivata la solida prova nel Principato di Monaco e la sofferta W contro il Panathinaikos venerdì sera.

La Liga al suo meglio in termini di classifica e ne è uscita una gara tosta, interessante anche se non di travolgente contenuto estetico.

Ha vinto, e lo ha fatto meritatamente il Barça con un 75-60 figlio di una prova difensiva di spessore.

LA GARA

Si parte a ritmi alti accompagnati però da basse percentuali. I padroni di casa mantengono un primo vantaggio che estendono fino al 27-15, figlio soprattutto di un certo dominio a rimbalzo.

Malaga non molla e si tiene in quota sino al 37-30 di metà gara, dopodiché si ripresenta in campo molto più aggressiva, soprattutto in fase di penetrazione, provando a garantirsi comunque scarni viaggi in lunetta che non erano arrivati nei primi 20', chiusi con un inedito "0" in quel dato statistico.

Mirotic si gira la caviglia sinistra, c'è il sorpasso ospite sul 46-47 ma la reazione degli uomini di Jasi fa sì che il quarto si chiuda sul 53-50.

Gli ospiti si bloccano di fronte alla fisicità dei contatti, non segnano più e permettono la fuga decisiva del Barça, col Palau molto sollevato dal ritorno in campo di Mirotic. Finisce 75-60 grazie al 22-10 del periodo finale, divario se vogliamo un po' troppo largo per una grande equilibratissima per almeno 30'.

LE CHIAVI

44-29 a rimbalzo è un dato che la dice lunga in una gara in cui le percentuali sono state molto poco brillanti. Il Barcellona ha raccolto 16 palloni dei 36 disponibili sotto le plance andaluse ed è una situazione con la quale difficilmente si perde.

Entrambe al 49% da due, addirittura meglio gli ospiti da tre, al 27% contro il 22%.

21/26 ai liberi per gli uomini di Jasi mentre quelli di Navarro sono andati in lunetta solo 3 volte in tutta la gara, segnando in 2 occasioni sempre con Ejim.

E proprio la fisicità dei contatti è stata subita dagli ospiti in maniera significativa, determinando il risultato finale. Grandi meriti catalani nel tenere a quota 60 una squadra che di media ne segnava 87.

MVP

Laprovittola, nella domenica in cui celebra il Mondiale vinto dalla sua Argentina, è insieme a Tobey il blaugrana col miglior plus/minus, a quota +16. Se dal campo non fa quasi mai canestro (2/7), si garantisce 9 tiri liberi che risultano fondamentale nell'economia della gara. Bene anche Jokubaitis, molto lucido, ma se proprio dobbiamo dare un MVP diremmo Jasi, perchè in una sfida di altissima classifica a seguito di un doppio turno di Eurolega, ruota 10 giocatori tra i 17'17" di Mirotic ed i 23'29" di proprio di Lapro. Sono investimenti sul "load management" che potranno pagare importanti dividendi più avanti.

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