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La terza giornata di Liga ACB si chiude col clàsico, la sfida immortale tra Real Madrid e Barcellona: già la seconda della stagione dopo quella andata in scena a Murcia per la SuperCopa.

E, come in quell'occasione, sono i blancos a prevalere al termine di una gara che li ha visti sempre condurre e che non è mai sembrata poter finire in modo diverso, nonostante la pesante assenza di Tavares. Per il Barça c'è ancora tanto, tantissimo da lavorare.

Il racconto della partita

Mateo parte con Diagne e Abalde in quintetto, ma nessun problema: subito 11-2 di parziale con un triplazo di Campazzo. Il Barça è già frastornato dall'energia e dalla fisicità madrilene; incredibile l'impatto del debuttante Diagne sotto canestro, una piovra su ogni rimbalzo. Ma l'attacco del Real si ferma completamente e i blaugrana possono prendere fiducia e piazzare un controparziale di 2-9 col secondo quintetto. 14-13 contratto dopo un primo quarto a corrente alternata per entrambe.

Il Real riparte nuovamente meglio sull'asse Chacho-Poirier, ma sul 20-21 ecco il primo vantaggio catalano. Molto bene Poirier da una parte, benissimo Brizuela dall'altra che sta trascinando da solo il Barça. Madrid continua a dominare a rimbalzo offensivo, ma non concretizza e sbaglia tanti tiri aperti. Ora anche gli ospiti hanno alzato notevolmente il tasso di fisicità e intensità, ma continuano a perdere troppi palloni. Tanti errori in un secondo quarto che termina sul 37-33.

Dopo l'intervallo sono ancora i madridisti a ripartire meglio: più intensi e più decisi. Subito parziale per provare a indirizzare la partita e +10 riconquistato sul 46-36. Il Barça non riesce mai a trovare la via del canestro. Diagne vola ancora sopra il canestro, ma il Real non riesce a dare il colpo di grazia all'incontro; i blaugrana, in qualche modo, rimangono appesi. 59-50 dopo trenta minuti: c'è ancora partita, ma gli ospiti devono risolvere i problemi in fase di impostazione e le palle perse.

Se anche Lapro fa airball da tre i presagi non sono di quelli buoni per Grimau. Llull segna una mandarina, ma anche l'attacco madrileno balbetta e quindi partita ancora viva. Le scorribande in area di Campazzo, però, continuano a fare male e allora ennesimo allungo Real sul 70-58: sarà quello buono? Altra tripla dal grande peso specifico di Campazzo, Poirier regala un'altra schiacciata al WiZink e allora sul 82-66 pare davvero scendere la parola "fine" sull'incontro. Il Barça non ha mai avuto né la forza collettiva né dei singoli per vincere questa partita. Secondo clàsico su due della stagione del Real Madrid: gli equilibri sono già chiari.

Barça, attacco confusionario e Willy desaparecido

Ancora lavori in corso in casa Barça. Non cambia molto dalla gara di venerdì, vinta per un mezzo miracolo contro Palencia dopo che si è rischiato di perdere una partita che sarebbe stata storica al contrario.

Il Real non aveva Tavares, eppure i blaugrana sono riusciti a soffrire ugualmente terribilmente sotto canestro. Poirier ha giocato una delle sue migliori partite in maglia Real e l'esordiente Diagne ha giganteggiato sotto i tabelloni per lunghi frangenti di partita. Oltre a Vesely, non ancora in condizione, stanno impressionando in negativo queste prime uscite di Willy Hernangomez.

L'ex NBA è atteso a un rendimento molto più elevato di quello che abbiamo visto nelle sue prime apparizioni in maglia blaugrana. Anche oggi enormi difficoltà dalla lunetta e nel fronteggiare la fisicità dei lunghi madrileni: per lui solo 4 punti in poco più di 11 minuti di impiego. Qualcosa non sta funzionando. E' solo tempo di adattamento?

Per il resto sono state troppe le palle perse ed è stato evidente come a questa squadra manchi qualcosa in fase di playmaking. Né LaprovittolaSatoransky sono due play classici e il Barça spesso fa enorme fatica in fase di costruzione. Per il momento, però, manca collante fra delle parti che devono essere ancora amalgamate.

Nota positiva da Brizuela (14 punti in 19 minuti), solo lui con la sua energia ha ridato energia alla squadra ed è stato artefice di molti dei controparziali catalani.

Real Madrid a velocità di crociera, anche senza Tavares

Senza Tavares comunque nessun problema per il Real Madrid che è talmente profondo che si può permettere che un quasi debuttante assoluto, il sedicenne Ismaila Diagne, parta titolare e giochi una partita di grande spessore contro il Barcellona. Per lui 9 punti e 8 rimbalzi in nemmeno 14 minuti in campo! Se non sono segnali questi...

A fianco a lui l'altro centro, Vincent Poirier, gioca una partita di livello assoluto - e questo sarebbe il back-up dei madrileni ... avercene. 22 punti e 8 rimbalzi ma soprattutto un'intimidazione costante sotto le plance e dei tempi perfetti di lettura sul pick&roll.

Poi è abbastanza chiaro come questo sia tornata già ad essere la squadra di Facundo Campazzo. Con lui in campo tutto gira al doppio se non al triplo della velocità, e tutto è dannatamente più incisivo ed efficace. Anche oggi 17 punti e 5 assist quasi senza sforzarsi.

E poi tutti gli altri fenomeni che fanno il contorno. In una serata in cui sbagliano tiri aperti e tirano col 20% dall'arco, comunque in un clàsico gli uomini di Mateo non danno mai l'impressione di poter perdere la partita.

Sono lontanissimi dall'essere perfetti, ma fanno già paura per l'assurda profondità che hanno e per lo strapotere che possono esprimere.

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