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Alba da incubo per l'Olimpia Milano. Il terzo KO su 4 gare europee (il quinto in stagione) visto dalla prospettiva dei berlinesi.

Perspektiva, perspektiva suonano le casse della Mercedes-Benz arena a Berlino. La prospettiva sara’ tutta gialloblu in questo articolo, visto che uno sguardo piu’ ampio sulla partita la potete trovare qui.

Non c’e’ l’atmosfera delle grandi occasioni sugli spalti, ne la torcida gialloblu tipica di Tel Aviv, per esempio, che il sottoscritto ha avuto la fortuna di raccontare: ma ci sono tanti tifosi appassionati, il Block 212, che si fa sentire soprattutto nelle fasi migliori di marca gialloblu (questa sera giallonera, in realta’) e nel finale di partita ovviamente.  

In una citta’ grande, immensa come Berlino, dispersiva per la moltitudine di eventi che offre, e’ difficile per una squadra giovane, soprattutto in Eurolega, creare una fan base forte e rumorosa – soprattutto in serate come questa che si preannunciano tutt’altro che facili. Si sara’ pentito chi ha preferito altro a questa bella serata di basket. 

Olinde e’ un fattore nell’inizio forte dei berlinesi, in attacco con due assist e uno sfondamento preso su Melli. Ricorda un Tayshaun Prince di Pistoniana memoria: non solo per le fattezze, ma anche per quello che mette in campo. 17 di valutazione, +14 di plus/minus: aiuta molto, anche in fase offensiva (non proprio la specialita’ della casa) non sporcando il foglio ma anzi, da un contributo fondamentale da tre. Dall’altro lato del campo, belle le sfide contro Shavon Shields. 

Stessa cosa per Sterling Brown, non una sorpresa in attacco, (bell’abbraccio iniziale con Mirotic, compagni di squadra nel 2019 a Milwaukee) e che sara’ importante non solo nel finale, ma in generale per tenere su l’attacco berlinese nel corso dei primi tre quarti (insieme a Thiemann). 

Sterling Brown, fondamentale

Appena Milano mette a posto due meccanismi, va subito su e il 10-3 iniziale e’ gia’ un ricordo: stessa cosa ad inizio terzo quarto, con il +2 milanese che diventa in pochi minuti +12. L’Alba ha il merito di non sbragare, rimane li e anzi si riporta sul -2 a fine terzo quarto – un highlight su tutti: la stoppata di Procida su Mirotic, con il primo che va a cercarlo con uno sguardo di sfida un attimo dopo. Il sale sulla carne della partita.

Procida preso subito da Shields, per Spagnolo c’e’ Maodo Lo: questa e’ l’Eurolega, ragazzi. Entrambi protagonisti nel corso della gara, l’ala soprattutto nel secondo tempo con la sua presenza difensiva, mentre nel finale coach Gonzalez lascia Spagnolo dentro per minuti importanti (+7 di plus/minus con lui in campo a guidare i suoi) anche se, bisogna sottolinearlo, Spagnolo fa ancora molta fatica dietro. 

Justin Bean con una meccanica di tiro tutta particolare: giocatore di difficile collocazione, stasera tanta buona volonta’ nei pochi minuti concessigli ma ad oggi non e’un fattore positivo per la sua squadra. Diverso il discorso invece su Schneider e Malte Delow, che non sono fenomeni ma fanno il loro:porta legna il primo, da una mano su piu’ aspetti (tiro da tre, aiuto a rimbalzo) il secondo, con doti anche di leadership. 

Khoumadje, nonostante fosse in dubbio come da injury-report,  si fa subito sentire sotto canestro (due stoppate in un attimo): coach Gonzalez spende parole al miele nel dopopartita, dicendo che con solo due allenamenti, ha sorpreso lui e compagni. In generale, quel che emerge dal primo tempo e’ che nonostante una fisicita’ inferiore senza dubbio rispetto a Milano, i gialli non soccombano come nell’esordio stagionale (49-17 contro il Bayern) come sottolineato da tutti gli addetti ad Eurodevotion. 12 a 6 a fine primo quarto per parte milanese, 29 a 22 a fine terzo quarto, 34 a 31 gialloblu a fine partita: un crescendo. E, come sottolinea coach Messina a fine partita, ben 8 rimbalzi offensivi gialloblu nell’ultimo quarto. 

Thiemann si fa in quattro, si sbatte, combatte, da manate, lotta a rimbalzo a turno con i vari Melli, Hines, Mirotic, anche Tonut. Aggiunge anche un 3/5 da tre e il canestro del -1. Fondamentale. 

Thiemann, signor giocatore in campo e fuori

-4 Berlino al 36’: altro che sbragare. Milano aiuta molto l’Alba ha portare a casa questa vittoria: in un certo qual modo e’ meritata, l’Alba ha il merito di lottare fino alla fine e in una competizione come questa arrivare sul punto a punto non e’ mai una buona idea. 

Un’ultima menzione d’obbligo per Maodo Lo: con il corpo e con la mente recita il claim gialloblu qui sotto. Stasera piu’ di mente che altro, nel naufragio milanese e’ dignitoso, con coach Messina che lo tiene anche nel finale in campo.

Maodo LO: Mit Leib und Seele

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