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Efes squadra delusione del 2023 secondo quanto espresso dalla redazione di #eurodevotion. Superata di qualche voto l'Olimpia Milano.

L'ormai celeberrima previsione che Ergin Ataman ci regalò a Belgrado, dopo il "back-to-back" in Eurolega, si è rivelata una sorta di boomerang. Non solo la finale non sarà Efes-Olimpia, ma nessuna delle due squadre si è qualificata per i Playoff.

L'Efes è la squadra delusione del 2023 secondo la redazione di #eurodevotion, precedendo di qualche voto la stessa Olimpia Milano nella poco lusinghiera graduatoria. 11 preferenze per i turchi, 8 per i milanesi.

Dopo la finale 2019, dopo il dominio incontrastato del 2020 (24-4) quando solo il Covid potè fermare la sponda europea di Istanbul, allora nella sua miglior versione del quinquennio, dopo i titoli 2021 e 2022, l'attesa per il "threepeat" era grande ed il mercato sulla carta sontuoso faceva dei campioni uscenti una delle favorire assolute, se non addirittura quella nettamente più accreditata alla vittoria finale.

Clyburn, Polonara e Zizic aggiunti alla squadra di Mici e Larkin, di Beaubois e Bryant, di Dunston e Pleiss? Tutto sembrava apparecchiato per volare altissimo ed invece non c'è mai praticamente stato nemmeno il decollo.

Stagione balbettante in cui quasi tutti abbiamo pensato che, come nelle recenti ultime stagioni vincenti, prima o poi ad Istanbul si sarebbero ricompattati. Nulla di tutto ciò. Si è scherzato col fuoco e lo si è fatto troppo a lungo: non ne è derivata solo una bruciatura ma un incendio che ha decretato la fine di un'era gloriosa, come l'addio di Ataman, ormai pressochè certo, sta decretando.

17 vinte e 17 perse, con 6 sconfitte casalinghe che sanguinano ancora oggi ed alcune prestazioni francamente incomprensibili, come l'ultima trasferta a Berlino.

La chimica nel trio Micic-Larkin-Clyburn non si è mai vista e la coesistenza di tre che hanno voluto troppo a lungo la palla in mano è diventata un ostacolo. Tanto che le rare migliori versioni stagionali sono arrivate con l'ex Cska schierato da 4, bilanciando meglio la squadra.

Larkin, saltati i primi tre mesi di stagionerei infortunio, non si è mai rivisto ai suoi eccellenti ed abituali livelli, Micic non è mai stato l'MVP che conoscevamo, a parte certe stats che in questo caso ingannano, Clyburn è parso solo ciliegina su una torta di cui però doveva essere ingrediente fondamentale.

Ataman si è preso tutte le colpe con dichiarazioni assai emozionali, l'Efes chiude una pagina di storia eccezionale che non possiamo dimenticare. Non sarà l'ultima stagione a togliere il minimo merito ad una squadra che è leggenda non soltanto turca ma della competizione intera.

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