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Bayern 2023/24: roster, forza, debolezze ed ambizioni

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Il Bayern di Pablo Laso è chiamato ad una stagione 2023/24 di Eurolega nella quale consolidare i propri valori e migliorare la classifica dello scorso anno.

Il BAYERN al via della stagione 2023/24 è un mix di novità, ambizione e consolidamento di quanto costruito nelle stagioni scorse.

L’attesa della SAP Arena (chi la sta vedendo nascere ne parla in termini più che entusiastici) sta coinvolgendo tutto il mondo della pallacanestro bavarese.

Il sogno di diventare per la palla a spicchi quello che si è già dalle parti dell’Allianz per il calcio è lì ed è evidente. Ecco che, per portarlo avanti, dopo gli anni dalle imprese memorabili firmati Trinchieri, è arrivato Pablo Laso, semplicemente uno dei più grandi allenatori di sempre in Eurolega.

Cambiamenti significativi per la coppia dietro la scrivania Pesic-Baiesi.

Via Cheatam (che peccato!), Sisko, Walden, Zipser, Jaramaz, Winston e Seeley oltre al ritiro della leggenda Othello Hunter, dentro Bolmaro, Edwards, Booker, Francisco, Weidemeann, Brankovic ed infine Ibaka.

Rivoluzione? Un po’ sì, un po’ no. In fondo uno zoccolo duro firmato Weiler-Babb, Bonga, Lucic ed Obst è rimasto e da lì si può ripartire.

Senza dimenticare l’entusiasmo che può derivare dalla presenza di tre campioni del mondo (Giffey, oltre ai già citati Bonga ed Obst).

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pag 2 – IL ROSTER

pag 3 – LA FORZA

pag 4 – LE DEBOLEZZE

pag 5 – LE AMBIZIONI

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IL ROSTER

La squadra è fatta e ad oggi non paiono in calendario inserimenti particolari.

G – Bolmaro, Francisco, Weidemann, Weiler-Babb, Edwards, Obst

F – Bonga, Giffey, Lucic, Wimberg, Harris

PF/C – Booker, Gillespie, Ibaka, Brankovic

Coach : Pablo Laso

I giocatori bavaresi sommano 34 stagioni di esperienza in Eurolega, di cui 10 sono però del solo Vladimir Lucic. L’uomo con più stagioni alle spalle è… Coach Laso a quota 11.

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LA FORZA

Sicuramente la guida in panchina. Dopo gli anni di Trinchieri ecco Laso: diciamo che al Bayern si trattano decisamente bene in tema di allenatori.

Il ritorno in Europa di Bolmaro ci pare sottovalutato al momento: si tratta di un profilo in grado di fare la differenza per la sua poliedricità e la capacità di esser un fattore sui due lati del campo, ancor più in difesa, con ruoli alla Scottie Pippen. E se parliamo di difesa come non ricordare la presenza di Isaac Bonga, di recente più noto come “The Doncic stopper”? Coppia clamorosa questa.

Così come intriga la coppia, che può diventare terzetto, con Sylvain Francisco, uno dei pochi a salvarsi nel disgraziato mondiale francese e reduce da un’ottima stagione al Periseri di Spanoulis dopo un’altra straordinaria nel Manresa dei miracoli 2021/22. Se solo ha appreso qualcosina da V-Span…

L’Andy Obst visto ai mondiali è da considerarsi un giocatore potenzialmente devastante ed è quasi automatico pensare, vista la presenza di Laso in panchina, ad un accostamento e ad un utilizzo in stile Jaycee Carroll. Da questo punto di vista anche la presenza di Carsen Edwards è di grande interesse.

Vladimir Lucic è uno dei migliori interpreti nel ruolo in Eurolega: IQ ben soprana media, tecnica notevole, ha tutto. Deve star bene, questo è il grande dubbio. Ricordiamo ancora le parole di Trinchieri quando ci disse «dobbiamo preservarlo come una reliquia».

Globalmente la squadra ci pare sbilanciata, in termini di forza, sugli esterni, almeno sino a qualche giorno fa. L’arrivo di Serge Ibaka, altro atleta che conosce il gioco come pochi, può dare moltissimo. la sua continuità atletica, se confermata, sarà un’altra delle chiavi in grado di portare il Bayern verso l’alto.

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LE DEBOLEZZE

Globalmente dopo l’arrivo di Ibaka di cui si è detto la squadra sembra molto più completa ma è evidente come sia necessario un rendimento di livello dei lunghi se si vuole provare ad eccellere.

Il 35% in carriera nei “corner 3s” proprio di “Air Congo”, nonchè quella percentuale superiore al 30% dello stesso dall’arco dovranno essere basi fondamentali perchè il rischio è che ci sia una certa spaccatura tra giocatori interni ed esterni senza la possibilità di aprire il campo con un “4” come la pallacanestro di oggi richiede.

Gli errori di inesperienza di Gillespie dovranno essere limati molto rispetto alla stagione d’esordio nella quale l’ingenuità l’ha fatta troppo spesso da padrona.

Booker non ha mai mantenuto le promesse rispetto ad un talento che c’è ma che non è mai esploso: nel Bayern di oggi serve eccome e se non dovesse fare almeno discretamente bene sarebbe un ulteriore problema.

Infine Bolmaro, punto di forza con… una criticità. Il suo tiro dall’arco deve funzionare almeno decentemente poichè il gioco odierno difficilmente regge ad alto livello una guardia che non sia da rispettare in quella zona del campo. Vedere difese che lo battezzassero sarebbe un problema.

A livello generale stare lontani dagli infortuni quanto possibile è necessità primaria. Tanti giocatori hanno avuto problemi in passato e questo non va dimenticato. Soprattutto Lucic, uomo chiave: se dovesse star fuori lui chi ne potrebbe raccogliere il peso tecnico?

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LE AMBIZIONI

Incominciare bene, stare lì e, migliorando, provare ad entrare nella lotta per un posto ai PLAY-IN.

Oggi il Bayern non pare una squadra da Playoff, ovvero primi 6 posti, ma non può essere tolto dalla lotta per le posizioni 7-10, forse più ragionevolmente la nona e la decima.

I bavaresi avevano un’allenatore grandissimo, oggi ne hanno uno che questa lega l’ha vinta due volte e nella quale è stato competitivo parzialmente per quasi un decennio. Se non è ambizione questa…

Il 50% di vittorie può essere un traguardo ragionevole, ma probabilmente lo è ancor di più quello di raggiungere una continuità tecnica di rilievo entro fine anno, ovvero aver assorbito il sistema Laso, una pallacanestro brillante su entrambi i lati del campo.

Non vi diremo mai che allenare Madrid è più facile che altrove o il contrario. Allenare è allenare, farlo bene vale ovunque, ma è chiaro che si tratti di due ambienti completamente differenti e che il condottiero di mille trionfi in “blanco” debba trasmettere questa sua ambizione in un contesto mutato rispetto al suo vissuto passato.

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