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E’ dolce la prima di Lakovic. Gran Canaria manda il Barça KO

Gran Canaria | Eurodevotion
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Gran Canaria apre la sua Liga con una prova convincente contro un Barça che sembra sempre ad un passo dal fare la cosa vincente senza riuscire a compierlo.

88-85. La stagione “liguera” di Gran Canaria si apre con un bellissimo successo sul Barça.

La squadra di Lakovic sembra rispondere immediatamente a quanto richiede il suo nuovo, ambiziosissimo allenatore.

I 6138 della Gran Canaria Arena si godono un Balcerowski che prosegue il cammino intrapreso durante Eurobasket giocando una gara notevolissima: 17 e 3 rimbalzi con due soli errori dall’arco ed una presenza costante in grado di minacciare costantemente i rivali da ogni zona del campo. Giova ricordare che il 19 novembre compirà 22 anni.

Il 33% da tre “amarillo” è inferiore al 46% “blaugrana” tuttavia la qualità è migliore globalmente per i padroni di casa (19/11 assist/perse contro 21/16).

“Granca” è avanti quasi sempre, con l’eccezione del canestro di Jokubaitis che porta vanti gli ospiti sulla sirena del primo quarto, ed un paio di vantaggi nelle fasi finali della gara, sempre di un solo punto e sempre prontamente seguiti da una replica canarina.

Aver tenuto sostanzialmente a rimbalzo (35 v 38) è una delle chiavi del successo degli uomini di Lakovic che dimostrano la giusta aggressività ed il corretto approccio. Di quelle 16 perse menzionate 12 sono recuperi dei locali.

«Abbiamo creduto l’uno nell’altro, siamo stati una squadra. Il pubblico ci ha aiutato molto soprattutto nell’ultimo quarto quando il momento sembrava favorevole per il Barça. E’ una grande vittoria, dolce, ma è la prima partita, ne mancano 33» (Jaka Lakovic)

Il Barça si ritrova con una seconda sconfitta in pochi giorni dopo la finale di Supercoppa col Real ed alle porte c’è una sfida che richiede il massimo impegno contro il Baskonia domani sera al Palau.

Dopo i 33 liberi concessi domenica scorsa ai madrileni, oggi ce ne sono 27 ed allora si inizia ad intravedere una situazione su cui si deve lavorare. Troppo spesso ci si trova in ritardo o ci si muove troppo pigramente scegliendo od essendo costretti alla soluzione del fallo.

16 perse sono un altro dato non certo esaltante, così come la condizione di Satoransky e Vesely che al momento pare abbastanza lontana dal meglio di entrambi. Paiono spesso titubanti.

50 punti in tre di Kalinic, Abrines e Sanli sono positivi, tuttavia l’impressione generale è che si debba ancora diventare squadra, cosa abbastanza normale di questi tempi ma che non va sottovalutata.

La vera differenza, a favore degli isolani è stata proprio nell’apporto di tutti a formare un insieme, mentre spesso i catalani sono sembrati affidarsi più a soluzioni individuali dettate dal diffuso talento a disposizione.

88 punti subiti, poi, dimostrano una leggerezza difensiva di una squadra che obiettivamente pare più votata alla fase offensiva con questa costruzione.

«Ci manca identità difensiva e perdiamo troppi palloni. Se segnamo 40 punti nel primo tempo perdendo 10 palloni, c’è qualcosa da aggiustare. Ci stiamo allenando molto bene però queste perse vanno discusse. Commettiamo anche tanti falli sui tiratori. La sconfitta col Real in Supercoppa? Il Barça deve sempre e solo guardare avanti» (Sarunas Jasikevicius)

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