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EUROLEAGUE PROFILES: JORDAN MICKEY

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Altro giro e altro profilo nella rubrica di Eurodevotion sui protagonisti della prossima stagione di Euroleague. Questa volta tocca a Jordan Mickey, nuovo acquisto della Virtus Bologna.

Pagina 1 – I dati e la carriera

Pagina 2 – Caratteristiche tecniche

Pagina 3 – Jordan Mickey: ruolo e impatto previsti nella Virtus Bologna

I DATI E LA CARRIERA

Jordan Mickey nasce a Dallas nel 1994 e, dopo due anni passati ai Tigers di LSU, viene selezionato al draft del 2015 alla 33 dai Boston Celtics, con cui gioca per due stagioni, prima di trasferirsi in Florida agli Heat.

Nel 2018 decide di andare oltreoceano per avere più garanzie sia tecniche che economiche e firma con il Khimki, dove gioca una grandissima stagione a 14.2 punti e 5 rimbalzi di media, che gli valgono la chiamata del Real Madrid per l’anno successivo.

Qui però il nativo texano mostra alcuni limiti e non riesce mai ad incidere come era lecito aspettarsi, lasciando l’amaro in bocca a molti tifosi blancos, che ne intravedevano le potenzialità senza xche queste venissero però rispettate sul terreno di gioco. Da qui la decisione di tornare in Russia per l’annata 2020-2021, proprio in quel Khimki che due anni prima lo aveva lanciato.

La stagione viene interrotta dal Covid ma Mickey riesce ad impressionare nuovamente gli addetti ai lavori e si assicura la chiamata di coach Xavi Pascual nel suo Zenit di San Pietroburgo, con cui vince la VTB League venendo anche nominato MVP delle finali.

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Jordan Mickey è un giocatore molto versatile sia in fase offensiva che in fase difensiva, ed è questa sua duttilità che lo rende un’arma sempre preziosa per gli allenatori.

Per quanto riguarda la fase offensiva, è qui che sicuramente l’ex Khimki ha la parte preponderante del suo gioco, essendo un realizzatore estremamente costante e avente una doppia dimensione interna-esterna che nel 2022 risulta essere imprescindibile. Mickey è infatti in grado in punire sia spalle a canestro, dove vanta innumerevoli soluzioni, sia da dietro l’arco, fondamentale che ha perfezionato anno dopo anno.

In fase difensiva, invece, il texano mostra qualche lacuna in più. sia chiaro, si parla di un più che discreto difensore sulla palla (specie sui cambi difensivi) e di un intimidatore di tutto rispetto, ma spesso prevale la voglia della giocata spettacolare rispetto alla concretezza di una giocata meno appariscente ma più efficace, anche se pure sotto questo aspetto i miglioramenti sono stati notevoli.

Mickey è dunque un giocatore che, per caratteristiche tecniche, può e deve essere un complemento di primissimo livello (chiedergli di essere una star sarebbe sbagliato),potendo essere affiancato sia a centri di peso che ad ali forti stazzate ma più dinamiche.

Proprio questa sua capacità di giocare sia 4 che 5 è stata, è e sarà sempre più cruciale per Jordan Mickey.

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JORDAN MICKEY: RUOLO E IMPATTO PREVISTI NELLA VIRTUS BOLOGNA

E’ arrivato nella giornata del 13 Luglio l’annuncio ufficiale del passaggio di Mickey alla Virtus Bologna, un accordo ormai noto da tempo ma che ancora non era divenuto certo tramite i canali ufficiali della società bianconera.

Ma che ruolo avrà Mickey nello scacchiere di Sergio Scariolo, visto che se ne sono lette di ogni (qui l’approfondimenti fatto il giorno dell’annuncio)?

L’idea del sottoscritto è che Jordan Mickey, almeno inizialmente, uscirà dalla panchina come cambio di Shengelia in posizione di 4, potendo poi giocare minuti importanti con il georgiano a gara in corso. Questa idea deriva dal fatto che il texano, come detto, è un’arma offensiva di primo livello, e potrà dunque servire come giocatore che spezza momenti di difficoltà offensiva (qualora ci dovessero essere) uscendo dalla panchina, molto più di quanto possa fare chiunque altro in quel reparto.

Ciò che è certo è che, da titolare o sesto uomo, l’impatto di questo giocatore sarà assolutamente cruciale, specie in virtù del fatto che Jaiteh è esordiente in Euroleague e Bako è al secondo anno nella competizione.

L’impressione di chi vi scrive è che il minutaggio e l’importanza dell’ex Khimki aumenterà con l’andare avanti della stagione, quando la pericolosità offensiva diventerà assolutamente imprescindibile per potere stare in campo, e quel punto starà a coach Scariolo gestire il giocatore americano ed utilizzarlo al meglio.

Le aspettative sono ovviamente alte, il campo darà come sempre le risposte.

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