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Olimpia Milano, Gigi Datome: La vittoria in gara 1 è stata decisiva

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Gigi Datome, altro grande protagonista del 29esimo scudetto dell’Olimpia Milano ha parlato così durante la conferenza stampa di domenica prima della festa con i tifosi biancorossi.

Le parole di Gigi Datome

Non mi aspettato le lacrime, ma è stata una serie di fattori. La finale persa l’anno scorso, quella con Roma nel 2013 ed il fatto che, da ragazzino, quando ho vinto gli scudetti con le giovanili mi chiedevo se mi sarebbe capitato ‘da grande’. Quando capisci che ce l’hai fatta, con mio padre arrivato dopo essersi negativizzato la mattina prima… Allora mi sono liberato“. Il commento iniziale sul pianto dopo la vittoria di gara 6

“Questi ultimi sette anni ho giocato le finali, molte le ho vinte. Sono partite che mi piace giocare, ero concentrato, nonostante i pochi minuti delle partite prima. Ero focalizzato sull’aiutare la squadra per vincere, poi i compagni ed il coach hanno fiducia in me. È stato molto bello“. Sullo scudetto

“Il fattore campo vero l’abbiamo avuto in finale. Prima c’erano i tifosi, ci avevano dato una mano, ma non c’era mai stato questo calore. Ci abbiamo messo del nostro per vincere tante partite in casa. Chissà il prossimo anno ce l’avremo anche nei playoff di Eurolega, perché ci serve un fattore campo così. Ci facciamo un mazzo tanto per arrivare tra le prime quattro, avere il fattore campo, poi tutta Europa ce l’ha e noi… So che c’era Inter-Milan, restrizioni, ma spero il prossimo anno di vivere una serata del genere a livello europeo. Sarebbe davvero importante“. Sul Forum come fortino

“La vittoria in trasferta in Gara 1 è stata la partita decisiva per la serie, poi abbiamo avuto un vero fattore campo con un pubblico bellissimo e molto corretto. Mi ha fatto piacere essere stato dalla parte di una certa eleganza“. Sul pubblico

“Sì, lo confermo. Può portare continuità, dopo i grandi risultati ottenuti da Meo. Porterà il piacere di giocare in Nazionale e di vedersi in estate per fare qualcosa di bello. Poi porterà qualcosa di suo, perché Poz è unico e porterà il suo bagaglio di allenatore e di personalità“. Sulla nazionale e su Pozzecco

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