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Nico Mannion, stiamo parlando sempre di un classe 2001…

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L’inizio terribile dell’anno 2022 della Virtus ha scaraventato, attraverso la dura e rozza voce dei social, ormai più potente e tagliente dei giornali, sul banco degli imputati Nico Mannion. Il nativo di Siena che compirà ventuno anni tra meno di un mese, il 14 marzo, il giorno dopo il derby di Bologna.

La stagione di Mannion, finora, è stata abbastanza tribolata; segnata da virus, di diversi tipi, e problemi fisici. Guai che, oltre a limitare le performance fisiche, non hanno mai permesso quello slancio mentale utile per un’esperienza a questi livelli, in una società sbranata dalla voglia di vincere, in una squadra con lo scudetto sul petto. Alla prima esperienza professionistica appesantità dal peso delle responsabilità e delle attese.

In parte, l’ex Golden State, è vittima di un preolimpico e di un olimpiade giocata con impeto leonino. La giornata di Belgrado, nella quale è stato il protagonista di un’impresa che resterà negli annali del basket italiano, lo ha sancito uomo copertina di una nazionale entusiasmante.

L’olimpiade, dove sarebbe stato in grado di distillare la pioggia dalle nubi e il sale dalle onde, ha confermato le enormi attese; ingigantite dalle parole al miele di Curry e dall’atteggiamento rispettoso di Teodosic – al termine di Serbia-Italia.

Un finale di estate che, per il figlio dell’ex giocatore Pace Mannion, è diventato un fardello di pressione. La sua stagione in campionato ci narra di 8 punti a sera con 4,4 assist ed il 29% dalla lunga distanza con 2 palle perse in 17 minuti di media. In Europa, in una competizione nella quale al momento la Virtus sta faticando più del previsto, per Mannion, meno minuti di media (13), meno punti (3,4) ed una percentuale dalla lunga distanza molto simile.

Cifre che restano numeri crudi, utili soprattutto per gli amanti delle statistiche. Giudicare le cifre senza tener conto di tutti i fattori che le hanno generalizzate, per esempio, sarebbe come accusare Mozart di leggerezza tralasciando la profondità che arricchisce le sue opere.

Anche dai progressi di Nico Mannion passano le speranze della Virtus di conservare lo scudetto sul petto e, soprattutto, di conquistare la tanto agognata qualificazione in EuroLega.

La stagione dei bianconeri è ancora tutta da giocare, ben presto si entrerà nella fase calda di EuroCup, quella nella quale non si potrà più sbagliare. Quella dove i campioni d’Italia potranno scoprire la splendida gemma che si nasconde nel rigido astuccio incorniciato dai capelli rossi. Una gemma che, al momento, va attesa e coccolata con pazienza.

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