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Ramondino: “Ora noi abbiamo alzato l’asticella. Messina? Grande ammirazione”

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Tortona si arrende allo strapotere dell’Olimpia Milano, ma esce a testa alta da finalista dalle Final Eight di Coppa Italia dopo aver disputato un torneo da capogiro.

Al termine della partita Marco Ramondino ha fatto i complimenti agli avversari ed anche ai suoi giocatori per tutto quello che sono riusciti a dare in campo. Non sono mancati grandi elogi per Ettore Messina e la mappatura del percorso che la sua Bertram dovrà intraprendere da qui alla fine della stagione. Ecco le sue parole.

Le parole di Ramondino nel post-partita

Doverosi e meritatissimi complimenti a Milano, al coaching staff e ai giocatori per avere conquistato la Coppa Italia, controllando la partita dall’inizio alla fine. Nell’arco della manifestazione l’AX Armani Exchange ha meritato il trofeo. Le nostre prestazioni nel torneo sono state buone sia dal punto di vista tecnico sia caratteriale nei primi due giorni, oggi abbiamo dato tutto come gruppo ma non è stato sufficiente contro Milano.

Confrontarsi contro grandi allenatori e giocatori deve essere da stimolo per provare a migliorare. Ettore Messina è un allenatore che finirà nella Hall of Fame di Springfield e per i coach della mia generazione è un modello sotto tutti i punti di vista: c’è grande ammirazione per quello che è, ha fatto e farà per la pallacanestro.

Per il tipo di squadra che siamo, è difficile estrapolare un singolo giocatore dal contesto: si percepisce una collaborazione tra i giocatori e l’assecondare i comportamenti che permettono a tutti di esprimersi. La cosa più positiva della Coppa Italia è la percezione di come andiamo via e di dove possiamo migliorare.

In ottica campionato questo torneo può essere più pericoloso che positivo semplicemente da un punto di vista extra tecnico: avere raggiunto la finale alza l’asticella su di noi ed essendo neopromossi dobbiamo renderci contro del livello a cui siamo. Evitiamo la trappola di alzare le aspettative solo se torniamo in palestra con l’idea che quello che è stato fatto è tanto ma si può crescere“.

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