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Euroleague Man of the week: Kostas Sloukas, giustiziere dell’Efes

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La corrente edizione del Man of the Week punterà tutti i suoi riflettori sull’exploit settimanale del leader del team biancorosso di Atene, la point-guard del Pireo Kostas Sloukas.

Nella partita più emozionante del recente turno di Euroleague i greci hanno strappato un importantissimo successo casalingo contro i campioni in carica dell’Efes, proprio grazie alla giocata pazzesca dell’ex Fenerbahçe, che ha concluso l’overtime e deciso le sorti dell’incontro.

I reds escono così, grazie anche alla vittoria dello scorso turno contro il Baskonia, dal momento negativo che li aveva visti coinvolti in quattro sconfitte consecutive, e lo fanno conquistando il prestigioso scalpo di Micic e soci.

Come abbiamo già ricordato, il vero e proprio trascinatore della compagine di Bartzokas è stato ancora una volta il suo illuminante playmaker, che ha collezionato, oltre al colpo di teatro finale, numeri d’eccezione. 23 punti, con un balistico 4/6 dall’arco, 6 assist e 5 rimbalzi sono le statistiche prodotte nella prestazione all-around del nativo di Salonicco.

Paradossalmente il talento della Macedonia greca ha sprigionato tutto la sua forza proprio nell’unica occasione in cui è mancato il suo fido scudiero, Thomas Walkup. Infatti colui che rappresenta il vero segreto della nuova linfa trovata da Sloukas in questa stagione giovedì ha dato forfait per un problema alla schiena. Così Kostas ha dovuto fare gli straordinari, è rimasto in campo per 38′ e ha condotto i suoi alla vittoria.

E’ però chiaro che si tratti soltanto dell’eccezione che conferma la regola, visto che da inizio anno l’innesto dell’esterno ex Zalgiris si è rivelato fondamentale e ha contribuito a rispolverare e rievocare il reale impatto sul gioco dell’atleta ellenico che abbiamo conosciuto negli ultimi anni.

Nonostante il diminuire dei minuti – da 27 di media della scorsa annata ai 24 attuali – il rendimento del play dell’Oly è diventato più efficace e consistente. La presenza di un alter ego così complementare ha permesso a Bartzokas di “normalizzare” il ruolo di Sloukas: similmente a quanto accadeva al Fener, il greco parte sempre dalla panchina, da finto sesto uomo. Più lucido, più protetto, più incisivo.

In un processo non dissimile da quello che ha visto l’affiancamento di Delaney al Chacho Rodriguez dopo la prima stagione di Messina, la creazione di un’accoppiata ben assortita ha dato grande solidità al manico del Pireo e, come naturale conseguenza, a tutta la squadra di Atene.

La rinascita dei grandi colori dell’Olympiacos poggia quindi le sue basi sulle sapienti giocate del rampollo, del figliol prodigo. Riaccolto alla corte ateniese dopo l’addio prematuro in direzione turca, Sloukas è un campione che ha deciso di sposare a pieno le rinnovate ambizioni della dirigenza reds ed è pronto a regalare una deep playoff run ai suoi affezionati tifosi.

La menzione onorevole di questa settimana è invece dedicata a Maodo Lô, la point-guard dell’Alba Berlino. Un altro playmaker che sta disputando una stagione davvero dirompente.

La sua prestazione nello sgambetto tedesco allo Zenit è stata ancora una volta preziosa ed è solo la punta dell’iceberg di una spirale virtuosa ben più ampia. Infatti i suoi 15 efficientissimi punti, con 8 falli subiti, 4 assist e 24 di valutazione finale, segnano la sua nona gara in doppia cifra di fila. Inoltre il ragazzo di Berlino tira ampiamente sopra il 40% sia da due che da tre, ed è quattordicesimo nella graduatoria dei punti ad allacciata di scarpe e diciassettesimo in quella della valutazione.

Nel suo percorso di crescita costante ai vertici della pallacanestro teutonica, tra Bamberg, Bayern e Alba, questa sembra senza alcun dubbio la sua break-out season.

Photo credit: Alba Berlin Twitter, Olympiacos B.C. Facebook

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