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Partita assolutamente incredibile quella del Pireo, dove non bastano i tempi regolamentari per decidere il vincitore della sfida tra Oly ed Efes. L’Efes accarezza la vittoria ma Kostas Sloukas segna la tripla decisiva che regala il match alla sua squadra, capace di imporsi per 87-85.
Andiamo quindi ad analizzare il match nei consueti tre punti chiave:
L’OLY VINCE ANCHE CON STATISTOCHE MOLTO PARTICOLARI
Uno dei dati sicuramente più curiosi di questa sfida riguarda le percentuali. I turchi tirano infatti meglio da 2 punti, con un maestoso 67.6% contro il solo 51.4 dei greci, e ai tiri liberi (91.7% vs 80.0%), e registrano anche un numero nettamente maggiore di assist, a testimonianza di come la fluidità offensiva non sia mancata.
Chiaro che se 13 di quei 23 assist totali vengono sfornati da Micic questo significa che il contributo degli altri giocatori non è stato del tutto omogeneo, ma è comunque un ottimo segnale per coach Ataman.
L’Oly tira dunque peggio vicino al ferro ed in lunetta ma, nonostante ciò, porta a casa la partita grazie al tiro dalla lunga distanza (11/32), con segna con percentuali maggiore rispetto all’Efes, che invece tira solo 8/26.
Sempre riguardo ai dati statistici, dove i greci hanno realmente fatto la differenza sono stati i rimbalzi, 40 contro i soli 32 dei turchi, chiave fondamentale delle partite contro Micic e soci in quando permettono di gestire il ritmo e le conseguenti fiammate che gli uomini di Ataman sono soliti avere nell’arco della partita.
GLI OGGETTI MISTERIOSI DELLA PANCHINA TURCA
Durante l’estate, l’Efes aveva cercato di sopperire alla partenza di Sanli con l’aggiunta di Filip Petrusev, prospetto di primissimo livello reduce dalla nomina ad MVP della Aba League a soli 20 anni.
Poi, dopo poche giornate dall’inizio della stagione, per allungare le rotazioni tra gli esterni, è stato preso Elijah Bryant, proveniente dalla NBA ed ex Maccabi Tel Aviv.
Nella partita di ieri contro l’Oly sono soltanto 3 i punti di quest’ultimo in più di 20 minuti sul terreno di gioco, con un misero 0/4 da 2 e -3 di valutazione, mentre il giovane centro serbo non vede nemmeno il campo e pare in evidente rottura con Ataman e la società a questo punto, Del resto, già negli scorsi giorni si era vociferato di un ritorno sul mercato dei turchi per trovare un sostituto e lo stesso Petrusev era stato accostato alla Stella Rossa.
Ciò che è certo è che il rendimento di questi due giocatori è altamente al di sotto delle aspettative di inizio stagione, e questo sta creando non pochi problemi ai turchi, i quali sono conseguentemente costretti a fare affidamento solo ed unicamente su Micic, giocatore fortissimo ma che non può guidare la squadra per tutte le 34 partite più eventuali playoff senza avere naturali periodi di flessione.
Dopo questa sconfitta contro l’Oly, ora l’Efes è 12-12 in stagione, con i playoff a due partite di distanza: il momento di invertire la rotta è ora o mai più.
IL BUZZER BEATER DI SLOUKAS
Con l’Oly sotto 84-85 a pochi secondi dalla sirena finale, Sloukas prende palla, spinge la transizione, attira la difesa, e con un movimento Djordjevic di primissimo livello si riposiziona in angolo sul lato forte dove, dopo aver fatto saltare il difensore in recupero, piazza il buzzer beater decisivo per portare a casa la partita.
Se questo non è esser campioni, allora non so cosa lo sia.
L’Oly vince e consolida il suo quarto posto in classifica, volenterosa di tornare ai playoff, e a guidarcela sarà proprio Kostas Sloukas.
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