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Real-Barça, appunti per un “clàsico” tra importanza e strategia

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Real-Barça, non esiste rivalità più importante a livello continentale per storia, prestigio e valori in campo. Stasera un “clàsico” valido per il Round 26 di Eurolega, tra una settimana per la Copa del Rey?

Real-Barça, è sufficiente leggere questi due nomi per entrare nel clima della più grande rivalità europea. Questione di prestigio, questione di onore, questione tecnica e, spesso, molto di più.

Stasera in campo al Wizink Center per la quarta volta in stagione. Sinora al Real la sfida di Supercopa, al Barça i due appuntamenti di Liga ed Eurolega.

Per il Mundo Deportivo, voce catalana, ci sarà un forte “pulso estrategico” ad una settimana da Granada, mentre Marca, voce castigliana, si chiede se ci sia “una psicosi del Real” per questa gara. Ok, strategia ce ne sarà, ma difficile si nasconda qualche carta. Una sfida del genere non lo giustificherebbe mai.

Psicosi? Addirittura? Beh, da quando Jasi siede sul pino blaugrana il Real si è aggiudicato le due finali di Supercoppa, ma il Barça ha fatto suoi ben 8 “clàsicos” degli altri 9.

E allora non sarà soltanto un “clàsico” in più, ma avrà valenza per il primo posto attuale in Eurolega e, soprattutto, peserà psicologicamente in vista dell’importantissimo primo trofeo del 2022 che verrà assegnato nel prossimo fine settimana a Granada. E forse la seconda più della prima, poiché ben sappiamo che in fondo l’unica cosa che cambia in Europa è arrivare nelle prime quattro, col vantaggio del fatto campo per i Playoff.

Pablo Laso ha fatto usato le parole con grande intelligenza: «E’ una partita importante, contro un grande rivale, ma non posso raccontare ai miei che vincendo solleveremo il trofeo di Eurolega, mi prenderebbero per scemo».

«L’avversario ti stimola, spero ci sia coinvolgimento del pubblico che, a sua volta, trasmetta entusiasmo a noi».

L’emergenza in casa madrilena è abbastanza chiara: niente Taylor e Deck, poche speranze per Hanga ed Heurtel, i grandi ex, ai quali nelle ultime ore si è aggiunto un problema muscolare delicatissimo per Rudy, in dubbio anche per la Copa.

Tra i rivali possibile presenza, finalmente, di Abrines, mentre Higgins andrà sotto i ferri lunedì ed Oriola è sempre ai box.

Pressione? La stampa ci marcia. E’ sempre il Mundo a ricordarci che il Barça sta tirando la miglior percentuale del millennio da tre, mentre il Real ha quella peggiore da sei anni a questa parte.

Il Real risponde con le celebrazioni di Eurolega, che stasera assegna il titolo di “leggenda” a Felipe Reyes.

Da Madrid arrivano statistiche che perfino la NBA faticherebbe a pareggiare, ma si sa, un “clàsico” vale tutto ciò ed anche oltre.

E Jasi? Non è stato certo a guardare. Incalzato dai giornalisti sulla situazione del Real, che arriva da tre sconfitte consecutive in casa, compreso il successo del Barça in Liga, è stato secco: «Non parlo del Real, non è roba mia, alleno il Barça, chiedimi della mia squadra se vuoi». La stampa non si arrende ed allora il Coach lituano, un po’ stufo, risponde così: «Ancora… Il Real sarà concentratissimo, molto fisico e con parecchia voglia. Dovremo essere all’altezza di tutto ciò».

Voglia? Ecco la risposta madridista. Chi se non Sergi?

Potremmo andare avanti per ore sull’asse del “puente aereo”. Che si alzi la palla a due, in fondo è quello che vogliamo più di ogni altra cosa.

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