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Real-Valencia (J21) è un inno al basket dal colore “taronja”

Eurocup Real-Valencia
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Real-Valencia, al Wizink Center sfida nobilissima tra squadre che rappresentano l’eccellenza europea nella due massime competizioni continentali.

Archiviata la definizione della classifica per la Copa del Rey di Granada (17-20 febbraio), la Liga lancia la corsa verso i Playoff.

E si parte con una grandissima sfida come Madrid contro Valencia, eccellenza assoluta sia nazionale che europea, valida per la Jornada 21.

Alla palla a due sia arriva con i “blancos” leader della classifica on un record di 16/3, seppur reduci dall’inopinata caduta interna con Andorra, mentre i “taronja” sono al quarto posto con 11 vittorie e 6 sconfitte, ma con 7W nelle ultime 9 gare.

Ed è subito spettacolo puro, quello che solo la Liga sa offrire in Europa per qualità di pallacanestro.

“Vaya partidazo!”

La prima metà gara è semplicemente straordinaria.

Madrid vola subito avanti grazie ad un flusso offensivo senza eguali che porta ad un 5/5 da tre che spiega tutto. Se poi anche una sorta di forzatura di Heurtel entra con l’aiuto del tabellone…

Valencia potrebbe già crollare ma è una macchina guidata alla perfezione da Coach Penarroya. Il Real è grosso? Bene, li sfida faccia a faccia col quintettone che vede Labeyrie da 3.

«Me gusta, me gusta este basket contra cultural en un basket que le gusta los pequeños». Fran Fermoso, il miglior commentatore d’Europa a parere di chi scrive, la vede così. E noi ci accodiamo. Si può giocare divinamente a pallacanestro anche coi lunghi, come si è fatto per una vita prima che lo “small ball” cambiasse le cose diametralmente.

I “taronja” rientrano e vanno avanti, 48-51 alla sirena dell’intervallo lungo. Da una parte l’asse francese Heurtel-Yabusele è uno spettacolo, dall’altra la stella del giovanissimo Jaime Pradilla brilla anche più di un Dubljevic perfetto.

Il gioco disegnato da Laso a 2 secondi e 6 centesimi da metà gara è l’immagine più bella.

La ripresa prosegue sulla falsariga dei primi 20′. Stavolta è Valencia a scappare con una pallacanestro meravigliosa, ma il Real si attacca all’eternità di Llull e Rudy che riportano la questione in parità. Quando il vantaggio “taronja” sembra definitivo, sull’83-90, è proprio una tripla di Rudy a riaprire il tutto, finché Yabusele confeziona il 90 pari.

«Valencia è una squadra da Eurolega e non certamente per gli ultimi posti».

Jasiel Rivero non ha nessun timore reverenziale nei confronti del duo di lunghi più forte d’Europa: il suo 2+1 con tanto di schiacciata fenomenale è il vero suggello del successo valenciano, una squadra che vale assolutamente l’Eurolega e non certo quella degli ultimi posti.

Il cubano confeziona una serata da 16, così come Prepelic, che forse aveva qualcosa da dimostrare a chi lo bocciò poche stagioni fa. Il finale è 93-94 e porta la grande firma di entrambi.

I 17 di Llull, con 5/10 da tre sono poesia, così come la sua bomba con cui dà l’ultima speranza ai suoi, ma la vera chiave è la vittoria a rimbalzo (33 a 30) della squadra di Penarroya, uno che merita il più alto livello possibile, quello a cui porta tutte le squadre che allena come dimostrato a Burgos.

Resta il sapore dolcissimo di uno spettacolo meraviglioso come solo un certo tipo di pallacanestro sa essere. “Vaya partidazo” si dice da quelle parti. Come non sottoscrivere.

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