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Murcia-Real Madrid(G14), i blancos sono inarrestabili

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Murcia-Real Madrid segna la terza vittoria per i blancos in appena sei giorni. Il match della domenica pomeriggio, infatti, si è concluso con un 71-80 in favore della squadra di Pablo Laso, che porta così a dodici il suo bottino di successi in campionato. Partita tesa e sempre in bilico, con i padroni di casa del Murcia che, più volte, sono riusciti a tornare a tornare a contato, senza, però, destare grossi problemi al Real Madrid. Scopriamo ora cos’è successo, più nello specifico, in questa Murcia-Real Madrid.

Ottimo avvio

Murcia-Real Madrid è stata segnata da un ottimo avvio per gli ospiti. Il Real Madrid non ha sfigurato sia in attacco, grazie Goss e Poirier, che in difesa. Grazie a loro due, infatti, i blancos hanno saputo realizzare ben 19 punti in meno di cinque minuti, mentre nella metà campo difensiva quelli subiti sono stati solamente cinque. Un avvio che, in altre occasioni, avrebbe definitivamente tagliato le gambe a qualsiasi avversario, ma non per il Murcia che non si è dato per sconfitto, chiudendo la prima frazione sotto solamente di otto lunghezze.

Il supporto di Rudy Fernandez

Murcia-Real Madrid è entrata nel vivo nel secondo quarto. Il pubblico di casa, infatti, galvanizzato dalla prima mini rimonta, ha iniziato a farsi sentire, incoraggiando i propri giocatori. Il Real Madrid, però, è riuscito a rimanere concentrato, continuando a giocare un ottima pallacanestro. Oltre ai già citati Goss e Poirier, infatti, ha dato il suo supporto il solito Rudy Fernandez, decisivo per il parziale di 7-0. Parziale che ha permesso i blacos di rientrare negli spogliatoi sul 35-45, potendo riorganizzare le idee in tranquillità.

La paura degli infortuni

In una domenica dove sembrava andare tutto bene è tornata la paura delle assenze. Oltre a Causeur, fuori per Covid, durante il match hanno dovuto abbandonare anche Alocen e Rudy Fernandez. Due assenze che durante la partita hanno rischiato di pesare, con il Murcia pronto a rifarsi sotto. Bisognerà capire ora quanto sarà grave l’entità dei due infortuni e, soprattutto, per quanto tempo i due blancos dovranno rimanere lontani dal campo. Una situazione che, tornando indietro con il pensiero alla scorsa stagione, potrebbe preoccupare non poco Pablo Laso.

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