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Walter Tavares: Pablo Laso? E’ quello che ci chiede il segreto per vincere le partite

Walter Tavares
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Esclusiva Eurodevotion! Walter Tavares, da anni miglior centro di Eurolega, ha risposto ad alcune nostre domande alla vigilia della gara di Milano contro l’Olimpia.

Dopo una stagione complicata da mille problemi come quella scorsa avete trionfato nel primo trofeo stagionale in Supercopa a Tenerife. Quanto è stato importante superare quei problemi per crescere ed essere la squadra che siete oggi?

«Il problema dello scorso anno sono stati infortuni ed un sacco di altre situazioni durante la stagione che oggi ci aiutano ad essere più forti, più concentrati… Sappiamo che sarà dura ma credo che quell’esperienza ci possa dare più forza ed esperienza per fare bene».

Coach Laso ha dimostrato la sua grandezza mille volte in 11 anni di panchina madrilena. C’è una sua caratteristica che ritieni fondamentale per la squadra ed alla base dei vostri successi?

«Non stacca mai la spina, ci chiede sempre di giocare con la massima energia, di giocare bene sin dall’inizio, di restare concentrati, di mantenere l’intensità… Sono le cose che ci chiede quelle che ci fanno vincere le partite».

Diverse volte in stagione vi abbiamo visto giocare con le due torri, tu e Poirier contemporaneamente, qualcosa di veramente unico nel panorama del basket europeo. Come hai adattato il tuo gioco a questa situazione?

«Abbiamo uno dei migliori Coach, se non il migliore, in Eurolega. Cerca sempre di adattarsi alle situazioni, di migliorare ogni cosa che possiamo fare. Vince (Poirier) può tirare da tre, sa giocare a volte anche da 4 e tutto diventa più facile quando hai attorno grandi giocatori».

Il “clásico” non è stato positivo come risultato ma ha dimostrato come anche in una serata non ottimale siete in grado di competere al massimo livello. Dopo tre mesi avete un trofeo in bacheca, siete primi in Liga e secondi in Eurolega: dove credi dobbiate crescere tecnicamente per essere ancora migliori di quanto già siete oggi?

«C’è sempre qualcosa da migliorare e questo succede ogni stagione. Qui al Real amiamo giocare veloce ma teoricamente io sono qui per giocare in post basso. Sono pronto per la sfida ma se la squadra non ha bisogno che io faccia quello sono pronto a fare ciò che di differente mi viene richiesto. Rimbalzi, stoppate e prontezza in attacco quando mi arriva il pallone per concludere».

Voi, come il Barça ed il Baskonia, giocate la lega nazionale più competitiva che ci sia in Europa, molto superiore a tutti gli altri tornei. In Liga devi sempre giocare al massimo poiché si può perdere ogni settimana. Pensi che questa situazione aiuti o sia un problema maggiore in ottica Eurolega?

«Penso sia meglio perchè ti chiede di essere pronto per ogni gara. Sappiamo di essere il Real e quindi ogni squadra è preparata al massimo per giocare contro di noi. La Liga è uno dei campionati più competitivi perchè ogni squadra studia e prepara benissimo ogni partita. E’ quindi una cosa buona ma difficile allo stesso tempo: sai di dover essere pronto a giocare ogni sfida come se fosse l’ultima».

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