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Il Punto di Toni Cappellari: All’Olimpia europea serve ritrovare continuità in difesa

Il Punto di Toni Cappellari
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Torna Il Punto di Toni Cappellari, con l’accento posto sulle 4 sconfitte consecutive di Milano alla vigilia della trasferta monegasca.

Melli continua ad esser determinante in difesa ma fa molta fatica in attacco. Come ti spieghi questo momento del reggiano?   

«Melli tira poco e male in questo momento, applicandosi di più in difesa ed a rimbalzo. E’ un momento così ma non tralascerei il fatto che forse rispetti in squadra chi tira meglio di lui. Coumunque si tratta di situazione che potremo valutare meglio tra qualche settimana. Aspettiamo almeno la fine del girone di andata in Eurolega».

Il momento europeo dell’Olimpia pare delicato…

«Perdendo anche con l’Alba è arrivata la quarta sconfitta consecutiva. Super Luke Sikma gran passatore e difensore, mentre Marcus Eriksson gioca un gran partita non sbagliando quasi mai da tre. Milano sfoggia la sua ottima difesa solo nel quarto quarto soprattutto grazie ad un grande Hines che la riporta sotto, ma un solo quarto non può bastare a questi livelli. Serve ritrovare continuità di rendimento sui 40 minuti in difesa e migliorare la fluidità di un attacco che può e deve crescere molto».

27 minuti per Hines contro Brindisi, 31 di Shields ed ancora fuori Grant e Daniels. Non c’è il rischio di staccare troppo questi giocatori? In sostanza Messina ha ruotato ad 8, escludendo Biligha, Baldasso ed Alviti in una gara vinta di 26 punti in LBA. E’ tema molto discusso in questo giorni, cosa ne pensi?

«Messina ne ruota solo otto e forse ha reputato che gli altri non fossero pronti per una gara come quella con Brindisi in un momento un po’ delicato dopo le 4 sconfitte di fila in Eurolega. Per certi versi è comprensibile».

Che idea hai sui nuovi arrivati?

«Baldasso potrà essere valutato solo dopo un reale utilizzo in momenti importanti delle gare. Bentil inizia male con tripla e schiacciata sbagliata, poi cresce e diventa il terminale importante. In generale va dato loro il tempo per adattarsi a questo nuovo contesto».

Petrucci ha detto che la FIP è stata troppo “soft” nella finestra delle nazionali, mentre altre federazioni hanno avuto i giocatori di Eurolega almeno per la seconda partita della nazionale. La tua idea a riguardo?

«Petrucci si lamenta ed è ovvio che non condivida la politica di Euroleague perché sostiene la FIBA. Sappiamo tutti che il problema esiste, il calendario è sicuramente affollato e la  programmazione andrebbe valutata insieme. Ma se non ci si siede attorno ad un tavolo con l’idea di non alzarsi finché non si è fatto il bene della pallacanestro, il problema resta ed è quasi irrisolvibile, con scontri continui».

(Foto copertina: Twitter @OlimpiaMI1936 )

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